Bilancio 2012: a giugno la Regione senza soldi

Rossi: “Tagli catastrofici, 200 milioni in meno all’appello”. Dal governo 360 milioni in meno nel 2011 e 405 l'anno prossimo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 ottobre 2011 21:32
Bilancio 2012: a giugno la Regione senza soldi

Rigore, equità e sviluppo sono le tre parole chiave della nuova Legge finanziaria che la Giunta propone alla discussione del Consiglio regionale. Il presidente Enrico Rossi ha presentato anche il documento preliminare per il Bilancio 2012 ricordando i “tagli catastrofici“ effettuati dal Governo (mancano ancora all’appello 200 milioni per chiudere il Bilancio) e rilanciando la stagione delle riforme, introducendo la cosiddetta “spending review”, ovvero la revisione integrale della spesa regionale a partire dai costi della politica e dal riordino organizzativo.

Il testo contiene inoltre concreti interventi per lo sviluppo, a partire dalla realizzazione delle infrastrutture, anche attraverso l’attuazione della nuova legge per le opere strategiche, fino ad arrivare ad un rinnovato sostegno alla green economy. L’equità e la tutela sociale resta prioritaria. Si estende la lotta all’evasione fiscale e si mantengono i livelli essenziali delle prestazioni, in particolare verso disabili, minori e anziani. Si introduce la gestione unica del patrimonio immobiliare delle aziende sanitarie. “E’ ora di parlare il linguaggio della verità.

Nel 2011 siamo riusciti a mantenere lo stesso livello di spesa e a salvare lo stato sociale. Abbiamo contenuto l’effetto dei tagli trovando risorse con una politica improntata sul rigore e sull’equità, riqualificando la spesa, eliminando sprechi e spese improduttive, riducendo le spese di funzionamento della Regione, facendo sul serio la lotta all’evasione fiscale. Abbiamo sopperito con risorse nostre ai tagli fatti dal governo anche su materia di competenza del governo stesso. Ma ora dobbiamo dire le cose come stanno: per l’anno prossimo ci mancano 200 milioni: se lo stato non ne reintegra almeno 100 il Trasporto pubblico locale andrà in ginocchio, treni e pullman rischiano di dimezzarsi”.

Si è espresso così il presidente Enrico Rossi, presentando oggi alla stampa i documenti preliminari del bilancio 2012 e della finanziaria, che vengono consegnati al consiglio regionale. Il presidente ha rivendicato gli sforzi compiuti nei mesi scorsi per far quadrare i conti senza penalizzare i servizi, nonostante un taglio da parte del governo di 360 milioni, destinati a salire a 500 nel 2012. “Abbiamo usato tutte le leve disponibili, trovato 130 milioni per il Tpl, risorse per i giovani, 60 milioni per il fondo per la non autosufficienza, azzerato dal governo, 30 milioni per i cassintegrati, 5 e mezzo per 90 classi di scuola per l’infanzia, 5 per il diritto allo studio universitario, un milione per gli istituti culturali statali, 6 e mezzo per l’emergenza abitativa.

Abbiamo spostato gli investimenti sulla sanità, per poter spendere le risorse disponibili. Abbiamo riorganizzato, sfrondato. Ma davanti un taglio di 500 milioni è una catastrofe”. “Secondo i nostri calcoli — ha proseguito il presidente — mancheranno all’appello 200 milioni. Stimiamo di poterne ricavare un centinaio con la spending rewiev, a cui intendiamo sottoporre il nostro bilancio e quello degli enti collegati, e dalla lotta all’evasione fiscale. Ma il governo deve assicurarci gli altri 100.

Per la sanità l’incremento previsto del fondo di 68 milioni non ce la può fare a compensare la spesa. Interverremo con una operazione analoga a quella che, anni fa, ha istituito le Asl, dimezzato gli ospedali e i osti letto, trovando nella dimensione dell’Area vasta la possibilità di una programmazione che garantisca la massima qualità dei servizi e la massima razionalizzazione della spesa, eliminando doppioni e ridondanze e insistendo sulla specializzazione.” “Quanto il Trasporto pubblico locale – ha proseguito il presidente Rossi – dopo averlo salvato abbiamo lanciato la gara unica che ci permetterà di superare i 14 contratti di servizio.

Dispiace che una riforma così importante sia contrastata, ma ci riusciremo”. Le riforme previste Razionalizzazioni e verifica puntuale dell’efficacia di alcune spese che si ripetono da anni, grazie anche all’aiuto di un team di esperti. Mancano le risorse: spendiamo meglio. Con un occhio allo sviluppo, per far marciare più velocemente programmi ed investimenti, compresi i progetti infrastrutturali portati avanti dagli enti locali ma finanziati per almeno la metà dalla Regione.

Saranno infatti monitorati ritardi e criticità, dopodiché la Regione potrebbe intervenire. Barra dritta su strade, autostrade e green economy. Ma anche misure per l’equità e la tutela sociale, a partire da un’uso più diffuso dell’Isee, per i servizi comunali e regionali. E poi la sanità e il riordino istituzionale dei vari livelli di governo, dalle comunità montane alle unioni e associazioni di Comuni e Province, anche alla luce delle nuove disposizioni nazionali. Impegni, agende e interventi normativi che stanno tutti dentro al documento preliminare licenziato dalla giunta e che finiranno quindi nella finanziaria che accompagnerà il bilancio 2012.

Una proposta di legge, quella che la Giunta presenterà, che ha contenuti più ampi rispetto a quelli prettamente tecnici di “copertura” normativa alle poste di bilancio, e che comprende anche interventi di riforma strutturale di settori dell’attività regionale e disposizioni relative alle linee generali di alcune politiche, come del resto è avvenuto con la finanziaria per l’anno in corso, approvata con l.r. 65/2010. La finanziaria sarà anche accompagnata da specifiche e distinte proposte di legge “collegate” funzionalmente alla manovra, che dovranno essere approvate entro il 31 dicembre 2011. Misure per il contenimento e la qualificazione della spesa Riduzione dei costi della politica Nel vasto programma di riforme che attende la Regione, un ruolo importante rivestono tutti quegli interventi che nel linguaggio corrente sono ormai raggruppati sotto la dicitura “riduzione dei costi della politica”.

La giunta sta facendo la propria parte, con una riduzione delle spese di funzionamento da 32 a 25 milioni nell’anno in corso. Anche il Consiglio regionale si è già impegnato in tale direzione, per la riduzione dei vitalizi e del numero dei componenti. Revisione integrale della spesa regionale La spending review coinvolgerà, oltre alla Regione, anche gli enti dipendenti e gli altri organismi facenti parte del sistema regionale. Sarà portata avanti con l’apporto di Irpet, l’istituto di programmazione economica della Toscana, e la Scuola superiore Sant’Anna di Pisa. Riordino e razionalizzazione organizzativa La misura più significativa della pdl finanziaria nel prosieguo dell’azione di riordino e razionalizzazione degli enti regionali riguarderà Artea, l’agenzia regionale toscana per le erogazioni in agricoltura istituita nel 19999 come organismo pagatore regionale in agricoltura.

Saranno ridefinite le competenze e il personale sarà ricondotto nel ruolo unico regionale. Sarà realizzata una revisione dell’ordinamento contabile degli enti parco. Quindi entro il 2012 sarà riordinato il sistema gestionale delle aziende agricole regionali. Nel frattempo la gestione commissariale dell’azienda regionale agricola di Alberese sarà prorogata. Continua anche la riduzione della spesa relativa a organismi collegiali e monocratici nell’ambito del sistema regionale. Abolizione albo artigiani Ogni funzione istruttoria sarà mantenuta in capo alle Camere di Commercio. Interventi per lo sviluppo Attuazione della legge per le opere strategiche La legge, inviata in Consiglio dalla giunta, è stata approvata nei mesi scorsi.

E’ previsto il monitoraggio di tutti gli interventi finanziati almeno per la metà della Regione Toscana. Conclusa l’analisi e verificate eventuali criticità ritenute insormontabile, la Regione potrebbe anche intervenire in prima persona. Terza corsia e alta velocità Sarà monitorata l’intesa con Autostrade per le terze corsie e con Ferrovie per l’Alta Velocità nel tratto fiorentino (ovvero sottopasso e nuova stazione). Altre infrastrutture La finanziaria prevederà l’impegno della Giunta regionale a monitorare le procedure di realizzazione delle opere di potenziamento e messa in sicurezza dell’Autostrada del sole A1, dell’Autostrada Firenze-Mare A11, dell’Autostrada Tirrenica A12, della Due Mari Grosseto-Fano (itinerario europeo E 78), del raccordo autostradale Siena-Firenze e della strada regionale Firenze-Pisa-Livorno integrata con la realizzazione della Bretella Lastra a Signa-Prato.

In merito all’autostrada Tirrenica sarà previsto nella proposta di legge finanziaria l’impegno della Giunta regionale ad operare per giungere all’approvazione da parte del Cipe del progetto definitivo, nel rispetto dei tempi previsti dalla normativa, a seguito delle integrazioni e delle verifiche necessarie per la Via e in coerenza con le indicazioni espresse dalla Giunta. Sulla Fi-Pi-Li la Giunta intende invece procedere alla predisposizione del bando di gara per lo studio di fattibilità entro novembre 2011.

Quanto al raccordo Siena-Firenze è prevista la predisposizione e pubblicazione del bando di gara per l’individuazione del promotore, in coerenza con lo studio di fattibilità, entro settembre 2012, contemporaneamente al bando che Anas predisporrà e pubblicherà, in base alla bozza di intesa in via di condivisione, Green economy Sarà istituito un fondo di garanzia per gli investimenti in energie rinnovabili. Prevista l’incentivazione degli impianti fotovoltaici, la presentazione di una proposta di legge per attribuire alle Regioni la competenza relativa alla bonifica dei siti inquinati (Sin), la partecipazione della Regione a Italcertifer spa per la gestione della piattaforma tecnologica del Centro di dinamica sperimentale dell’Osmannoro. Semplificazione burocratica L’idea è quella di facilitare e rafforzare l’amministrazione telematica. Misure per l’equità e la tutela sociale Sempre più Isee L’Isee, l’indicatore che consente di misurare la ricchezza e capacità di spesa di famiglie diverse per numerosità, diventerà sempre più il metodo unico di valutazione della situazione economica degli utenti dei servizi erogati dagli enti pubblici.

Una specifica disposizione della proposta di legge finanziaria 2012 delineerà un percorso di progressiva, uniforme e generale applicazione dell’Isee standard disciplinato dalla normativa nazionale, da parte della Regione e degli enti locali. In particolare lo strumento sarà applicato per la determinazione della quota di compartecipazione dell’utente al costo dei servizi sanitari e sociali e ai fini dell’accesso alle agevolazioni previste nei sistemi tariffari dei servizi pubblici locali. Gli utenti non provvisti di Isee saranno automaticamente collocati nella fascia di contribuzione più alta e non potranno beneficiare di alcuna agevolazione.

Nell’ambito della loro autonomia e delle disponibilità dei rispettivi bilanci, gli enti erogatori dei servizi potranno poi determinare le fasce di reddito e i correlati importi di compartecipazione o aliquote di agevolazione. Integrazione del fondo regionale assistenza sociale La proposta di legge finanziaria confermerà il mantenimento sul territorio dei livelli essenziali regionali delle prestazioni sociali, il sostegno a forme di assistenza riferite in particolare ai minori stranieri non accompagnati ed in generale ai minori allontanati dalle famiglie, e a situazioni di particolare marginalità. Interventi a favore dei disabili Saranno rafforzati gli interventi a favore delle persone in situazioni di disabilità.

Previsti interventi per l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici pubblici e negli spazi pubblici urbani e il sostegno per l’accesso al lavoro. Case popolari in vendita e nuove regole per gli affitti Una proposta di legge collegata conterrà norme in materia di alienazione patrimonio immobiliare edilizia residenziale pubblica, non sulla base della rendita catastale ma sulla rendita media di mercato. Altri due interventi legislativi riguarderanno la revisione complessiva della legge sull’edilizia residenziale pubblica – con particolare riguardo ai requisiti di assegnazione degli alloggi; la gestione della procedura di attribuzione dei punteggi e di formazione delle graduatorie; i criteri di determinazione dei canoni di locazione degli alloggi – e le agenzie sociali per la casa.. Servizio sanitario regionale Razionalizzazione organizzativa Si prevedono tetti di spesa nei consumi, nel personale, nei livelli di contrattazione.

Saranno introdotto principi di finanza pubblica in particolare in merito alla spesa farmaceutica e standardizzazione dell’offerta sanitaria. Gestione unica del patrimonio immobiliare delle aziende sanitarie Le Asl saranno impegnate nella gestione unitaria del patrimonio immobiliare non strumentale, anche con la costituzione di consorzi o società. Sarà possibile ricorrere ai fondi immobiliari regionali che saranno eventualmente attivati e finalizzati alla realizzazione di alloggi di housing sociale. Efficienza del sistema Si prevede il potenziamento del ruolo delle Aree vaste. Disposizioni di riordino istituzionale Sono tre gli scenari su cui si interverrà.

C’è una propost si legge collegata per la riforma della disciplina degli Ato, gli ambiti ottiminali per la gestione dei servizi idrici e lo smaltimento dei rifiuti, le cui linee essenziali sono illustrate in un documento preliminare approvato dalla giunta. Si interverrà anche sui consorzi di bonifica. Sarà presentato un testo unico sulla difesa del suolo che prevederà una razionalizzazione delle competenze dei vari livelli istituzionali e la rivisitazione della disciplina dei Consorzi di bonifica.

Dovrà infine essere adeguata alla recenti manovre finanziarie statali la proposta di legge, già inviata mesi fa in Consiglio regione, sul riordino del sistema delle autonomie locali.

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