Approvato il Dpef 2012

Quattro priorità che nel documento trovano spazio e che riguardano il rilancio dell’industria, le infrastratture che mancano e che per lo sviluppo economico futuro sono necessarie, un’attenzione particolare ai giovani e ai disoccupati di tutte le età

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
27 luglio 2011 20:31
Approvato il Dpef 2012

Firenze - Quattro punti. Quattro priorità. Sono quelli con cui l’assessore al bilancio della Toscana, Riccardo Nencini, riassume il documento economico e finanziario per il 2012 approvato oggi dall’aula del Consiglio regionale, l’atto di programmazione più importante nel governo di una regione. Quattro priorità che nel documento trovano spazio e che riguardano il rilancio dell’industria, le infrastratture che mancano e che per lo sviluppo economico futuro sono necessarie, un’attenzione particolare ai giovani e ai disoccupati di tutte le età, con il rischio di trovarsi da qui al 2014 con 60 mila posti di lavoro in meno in tutta la regione, e il riordino del sistema istituzionale e delle funzioni di Comuni e Province, “non più rinviabile” oramai secondo l’assessore.

La Regione chiede anche con forza, al governo, la revisione delle regola del patto di stabilità interno in modo da introdurre elementi di flessibilità che consentano di utilizzano le risorse per lo sviluppo già disponibili. “Industria, manifatturiero ed economia della conoscenza rimangono i motori fondamentali per lo sviluppo in Toscana, insieme ai settori orientati all’esportazione come artigianato, agricoltura e turismo – sottolinea Nencini – Nel documento economico e finanziario abbiamo individuato un percorso per la piena copertura dell’azione di rilancio dell’economia prevista dai programmi comunitari, qualificando gli interventi”.

La Regione sta rinegoziando con la commissione europea la rimodulazione dei fondi infrastrutturali. La giunta sta inoltre definendo una proposta di legge in materia di competitività per le imprese toscane, che definirà un contesto favorevole alla crescita e al rilancio del sistema economico, semplificando certe procedure, sostenendo innovazione e crescite della dimensione delle aziende, con incentivi pure per l’attrazione di investimenti e programmi di reindustrializzazione. “Ma le aziende hanno bisogno anche di infrastrutture adeguate per il loro sviluppo – prosegue Nencini – e per questo la seconda priorità riguarda le grandi opere infrastrutturali e l’avvio dei cantieri per l’ammordernamento del sistema viario e ferroviaio”.

Ma non solo. Un esempio? L’assessore fa quello dell’aeroporto fiorentino di Peretola, “che deve essere potenziato”. Nel documento di programmazione economica e finanziaria c’è attenzione anche al welfare e alle tutele per chi è in difficoltà o tagliato fuori dal mondo del lavoro. “C’è un progetto per le nuove generazioni e l’autonomia dei giovani – ricorda Nencini – ma ci sono anche misure per tutti gli altri disoccupati. La crisi e l’emorragia di posti di lavoro è un emergenza, che i provvedimenti del governo nazionale non sono stati sufficienti a tamponare, e la lotta alla disoccupazione, a tutte le età, diventa quindi una priorità.

Da qui al 2014 rischiamo di perdere 60 mila posti di laovro”. In un simile scenario anche il contenimento dei costi della politica e la riorganizzazione del sistema istituzionale diventa importante: per erogare gli stessi servizi a costi minori, indispensabile dopo i tagli del governo, per una pubblica amministrazione più efficace e rapida. La Toscana non si è sottratta al contenimento della spesa , che peraltro in Toscana per molti aspetti non era alta rispetto ad altre regioni. “Occorre adesso procedere ad una riforma complessiva del sistema isituzionale, per cui la giunta ha già presentato una proposta di legge” conferma Nencini. L’ultimo accenno riguarda il federalismo, non solo fiscale..

“I rischi di un rinvio a dopo il 2013 è consistente – sottolinea l’assessore – come nella manovra del governo nazionale non ci sono misura per la crescita e manca una chiara descrizione dello sviluppo di quello che dovrebbe essere l’Italia che verrà. Si operano solo tagli lineari che colpiscono indistintamente tutti i cittadini. Si tagliano 450 milioni alla sanità e si introducono ticket. Se tagli e ticket devono esserci, che siano in base al reddito. E ‘ quello che, come giunta, proporremo”.

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