La Casalinga a Firenze

“La mattina, prima di tutto, si mette il brodo”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 luglio 2011 15:25
La Casalinga a Firenze

“La mattina, prima di tutto, si mette il brodo.” Questo è quello che ci ha detto Andrea, uno degli attuali proprietari de “La Casalinga”, ricordandoci che “senza brodo non si può cucinare!” Tale frase non è comprensibile se non si conosce la filosofia, la tradizione non-detta di questa trattoria. Arrivare stanchi e affamati davanti alla porta a vetri, entrare con ancora la fretta addosso e ritrovarsi, di colpo, in un altro mondo. Risate, profumi di soffritto e carne alla brace.

Clienti che chiacchierano da un tavolino all'altro come se si conoscessero da una vita. I camerieri, tutti “di famiglia”, passeggiano veloci tra i tavoli con un numero impressionante di piatti in mano. Tutto questo è unito dalla straordinaria cucina che dal 1964 si può assaggiare in questo luogo a-temporale. Le pietanze sono semplici, come la ribollita o la francesina (N.d.A. lesso rifatto), ma ci raccontano una storia lunga più di mezzo secolo. Ci raccontano degli artigiani di San Frediano che venivano a pranzare velocemente con “un'insalata popolare” per tornare a lavoro.

Ci fanno immaginare gli studenti sessantottini che cenavano fino a tarda ora sugli stessi tavoli dove mangiamo noi adesso. Senza contare l'aria che si riesce a respirare in quel grande ambiente di pareti bianche e dediche di personaggi famosi appese al muro. Un'aria che riesce a farci togliere gli abiti della nostra quotidianità, per portarci in un altro mondo. Dove il gruppetto accanto al nostro tavolo può essere un occasione per conoscere dei nuovi amici. Oppure il signore che si porta lentamente alla bocca un cucchiaio stracolmo di panna cotta traballante, può essere quel poeta che tanto ci piace. La Casalinga è per noi fiorentini il luogo dei sapori e degli odori di sempre, che sono nostri fin dall'infanzia.

Qui i viaggiatori, pur non sentendosi a casa, potranno assaggiare assieme al brodo tutta la nostra terra. Il cameriere, prendendo le nostre ordinazioni, non si esimerà da una battuta che ci farà sorridere. Forse il chiasso del compleanno in fondo alla sala ci infastidirà, ma soffriremo moltissimo di non essere in quella tavolata quando, all'improvviso, tutte le luci si spegneranno, si leverà la conosciutissima canzone e una torta colma di candeline attraverserà la sala. Ma allo stesso tempo ci darà un piacere senza fine dire ai nostri amici: “Conosci La Casalinga, in Santo Spirito?” E sentirci dare una risposta negativa, così da poterli portare assieme a noi a vivere quell'epifania che tanto ci ha colpito la prima volta.

Prenoterete, ben sapendo che se non lo farete non mangerete proprio. Inizierete con i salumi, meravigliosi la soprassata e il lardo. Poi andrete sulle calde zuppe del contadino o la ribollita. Qualche minuto e poi il tuffo sui secondi: il delicato fegato alla salvia, la trippa alla fiorentina, l'arista con un delizioso purè al seguito e il pinzimonio per il vostro amico vegetariano. Dopo tutto questo guarderete gli occhi dei vostri commensali quando, appropriatisi del conto per rendervi il favore d'averli portati lì, vi chiederanno di fermare il cameriere per dirgli che il conto è sbagliato, che: “Per Firenze non è normale, è troppo basso!” Tutto questo è “La Casalinga”, un microcosmo difficile da descrivere ma piacevolissimo da vivere. di Francesco Ricceri Piatti consigliati

Lardo di Colonnata Soprassata Ribollita Minestra in brodo Bollito misto in salsa verde Fegato alla salvia Tiramisù Torta della nonna
Costo medio: 20 euro circa per un pasto completo, senza vino.

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