Sei detenuti di Rebibbia diventano pellegrini

Domani parte il viaggio a piedi da Radicofani a Roma (168 chilometri) per sei reclusi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 giugno 2011 19:41
Sei detenuti di Rebibbia diventano pellegrini

RADICOFANI– Questa mattina (DOMENICA 5 GIUGNO) parte da Radicofani il viaggio di un piccolo gruppo di pellegrini particolari: sono detenuti di Rebibbia, arrivati ieri pomeriggio (SABATO 4) a Chiusi, in treno. Affronteranno, per la prima volta in Italia ma sulla scorta di quanto accade in altri Paesi, l’esperienza del cammino sulla Francigena di 168 chilometri, fino a Roma. L’iniziativa sperimentale nasce dalla collaborazione tra Paolo Caucci von Saucker, rettore della Confraternita di San Jacopo di Compostella, la Casa di Reclusione Rebibbia e il Tribunale di Sorveglianza di Roma nell’ambito del lavoro da tempo intrapreso dalle due istituzioni, orientate a realizzare iniziative che possano favorire il processo di revisione e reinserimento dei detenuti.

Il progetto ha subito coinvolto, positivamente, tutta la comunità di Radicofani. Ieri pomeriggio (SABATO 4) il parroco don Elia Sartori, simbolicamente, ha accolto i detenuti con la lavanda dei piedi. Poi c’è stata una cena, cui hanno partecipato il sindaco Massimo Magrini e l’assessore alla cultura Fausto Cecconi, allo Spedale di San Pietro e Giacomo. Questa struttura, gestita da Misericordia e Confraternita di San Jacopo, è stata rinnovata di recente per accogliere i pellegrini in transito lungo la Via Francigena.

E l’accoglienza ha assunto un sapore particolare, questo fine settimana. “Il Comune di Radicofani osserva il sindaco Massimo Magrini - attribuisce un alto significato morale e sociale a questa esperienza e si impegna perché possa riuscire nel migliore dei modi, magari come costituire un esempio da poter ripetere da altre istituzioni e su altri percorsi”. I sei detenuti, scelti tra i numerosi che avevano chiesto di partecipare, arriveranno nella capitale l’11 giugno. La Confraternita di San Jacopo di Compostella ha messo disposizione il proprio supporto culturale e organizzativo e i detenuti, usufruendo dei permessi premio loro concessi ai sensi dell’art.

30 ter Ordinamento penitenziario, in regime di austerità e condivisione affronteranno insieme ai loro accompagnatori Monica D’Atti e Maurizio Ciocchetti, disagi e difficoltà. A loro saranno offerti ospitalità e ricovero in ogni tappa del cammino che si snoderà da Radicofani ad Acquapendente, Bolsena, Viterbo, Sutri, Campagnano e La Storta fino a Roma dove saranno accolti dai familiari, organizzatori e rappresentanti delle istituzioni allo Spedale della Provvidenza in via Galvani 51. Sulla scia dell’esperienza di Belgio (dove l’associazione Oikoten opera dal 1982) e Spagna, dove il cammino verso Santiago di Compostela fa parte del programma penitenziario per i detenuti minorenni, si spera che l’iniziativa, con la fatica, l’impegno, l’accoglienza, la solidarietà, possa diffondersi come percorso rieducativo dei detenuti e tappa del loro reinserimento nella società.

La Confraternita di San Jacopo di Compostella, fondata a Perugia nel 1981, ha tra le sue finalità quella di promuovere la pratica del pellegrinaggio ed è presente con proprie strutture di accoglienza sul Cammino di Santiago e sulla via Francigena. Guida la Confraternita un Rettore coadiuvato da un Consiglio dei Priori e da un Cappellano che ne dirige la vita spirituale. Rettore della Confraternita è Paolo Caucci von Saucken, storico e saggista, specializzato nello studio delle vie del pellegrinaggio cristiano nel Medioevo, professore Ordinario di letteratura spagnola presso l'Università di Perugia.

Maurizio Ciocchetti è pellegrino della confraternita e responsabile dell’ospitalità di Radicofani, Monica D’Atti è autrice della “Guida alla Via Francigena” e “La Via Francigena - Cartografia e Gps”.

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