Ricostituzione del partito fascista, no dal Consiglio provinciale

Il Consiglio provinciale ha approvato a maggioranza una mozione del Pd di ferma contrarietà al progetto di legge presentato al Senato dalla maggioranza per abrogare la disposizione della Costituzione che vieta la riorganizzazione del partito fascista

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 maggio 2011 17:44
Ricostituzione del partito fascista, no dal Consiglio provinciale

Prato – Il Consiglio provinciale ha approvato a maggioranza una mozione del gruppo Pd di ferma contrarietà al progetto di legge presentato al Senato da alcuni esponenti della maggioranza per abrogare la disposizione della Costituzione (disposizione transitoria e finale XII) che vieta la riorganizzazione del disciolto partito fascista. A favore hanno votato Pdl, Idv e Udc, astenuti Pdl e Lega. Delle dichiarazioni di voto sono autori il capogruppo Idv Luca Mori, il capogruppo Udc Francesco Querci e Matteo Cocci del Pdl. La consigliera Pd Giulia Anichini, firmataria della mozione, ha spiegato che “la Costituzione è la carta fondamentale dei diritti e dei doveri degli italiani e rappresenta il patto democratico che ci lega e ci garantisce da ogni tentativo di stravolgimento dell'ordine democratico.

Proprio per questo sarebbe gravissimo riaprire la porta alla possibilità di ricostituzione del partito fascista”. La mozione impegna dunque la giunta alla valorizzazione dei principi costituzionali e dell'antifascismo attraverso specifiche iniziative sul territorio e il presidente del Consiglio provinciale a trasmettere la mozione al Presidente della Repubblica, a Camera, Senato, Consiglio regionale e Comuni della Provincia. “Votare questa mozione significa stare nell'arco costituzionale”, ha commentato il capogruppo Pd Fabio Rossi, mentre Mori, e anche ha Tognocchi, hanno sottolineato come i padri costituenti abbiano voluto rimarcare il passaggio devastante della storia italiana. Per l'Udc Querci si è augurato che presto questa norma, non a caso inserita fra quelle transitorie, diventi superflua per il popolo italiano.

Per il gruppo Pdl Cocci e Andrea Bonacchi hanno acceso i riflettori sui tanti tipi di violenza di cui sono oggetto soprattutto le minoranze, richiamando l'assemblea a concentrarsi sui problemi veri e auspicando che nella Costituzione sia introdotta una dichiarazione contro tutti i sistemi di governo che privano l'uomo della libertà.

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