Ascanio Celestini, razzismo e integrazione

Sabato 9 aprile al Teatro Politeama di Poggibonsi in provincia di Siena ospite d’eccezione del Festival nella giornata di mobilitazione nazionale contro la precarietà, Ascanio Celestini

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
31 marzo 2011 20:56
Ascanio Celestini, razzismo e integrazione

Siena - Razzismo e integrazione al centro degli appuntamenti con il poliedrico artista romano a poche settimane dall’uscita del suo ultimo volume. Sabato 9 aprile al Teatro Politeama di Poggibonsi in provincia di Siena ospite d’eccezione del Festival nella giornata di mobilitazione nazionale contro la precarietà, Ascanio Celestini. Un artista poliedrico in grado di spaziare dalla letteratura al teatro passando per musica e cinema esaltando la pura “essenza” della parola. Sarà Ascanio Celestini l’ospite d’eccezione del Festival “Le parole, in giorni” sabato 9 aprile al teatro Politeama di Poggibonsi (Siena).

Razzismo, integrazione, individualismo e globalizzazione sono i temi quanto mai attuali in Italia che faranno da filo conduttore, nella giornata di mobilitazione nazionale contro la precarietà, alla presentazione del suo ultimo libro “Io cammino in fila indiana” (Einaudi) in programma alle ore 17 e allo spettacolo “La fila indiana – Il razzismo è una brutta storia” alle ore 21.30. Ascanio Celestini andrà così ad impreziosire il ricco cartellone di eventi della rassegna culturale “Le parole, i giorni” – “Le parole che hanno fatto (e disfatto) gli italiani” in programma venerdì 8 e sabato 9 aprile. Il libro - “Io cammino in fila indiana” (Einaudi) in libreria dal 22 febbraio.

“Le pagine di questo libro tintinnano come un mazzo di chiavi. Al centro di ogni storia c’è un’immagine, un tono nero di favola, una vertiginosa parabola anarchica: parole che spalancano porte nella testa del lettore. A voler smettere di camminare in fila indiana, bisogna cominciare a ragionare in cerchio”. Grazie al guizzo dell’intelligenza e all’impegno militante di una fantasia sempre ribelle, Ascanio Celestini costruisce così il suo libro più personale. Distribuendosi in tanti “Io” che giocano con lo specchio deformante – eppure fedelissimo – dell’apologo o della fiaba, l’autore prende per mano il lettore e lo guida attraverso la cronaca e le assurdità dei nostri anni recenti.

Si ride molto, ma amaramente. E poi si riflette, cercando una medicina per questo mondo pieno di storture. Senza mai dimenticare che “l’ansia è una faccenda che ti si gonfia nella testa. E’ come l’aria per il pallone: di concreto c’è solo un sottilissimo strato di gomma elastica, tutto il resto è aria”. Lo spettacolo - “La fila indiana – Il razzismo è una brutta storia” è articolato in racconti detti a margine di altri spettacoli. Racconti scritti in fretta dopo l’incendio di un campo nomadi, dopo il naufragio di una barca di emigranti.

Intorno a questi frammenti ancora altri ed una serie di storie vecchie e nuove alle quali se ne aggiungono altre, di sera in sera, nel corso della tournée.Subito prima della performance, 30 coinvolgenti ed istruttivi minuti di racconto storico con Alessandro Barbero in “Va fuora d’Italia, va fuora, o stranier”. Lo spettacolo è a ingresso a pagamento al costo di 15 euro intero e 13 euro ridotto.Prevendita al Teatro Politeama - Piazza Rosselli, 6 - tel. 0577 985697 - www.politeama.info. Biglietti in vendita anche nel circuito regionale Box Office www.boxol.it “Le parole, i giorni” è la rassegna culturale in programma venerdì 8 e sabato 9 aprile organizzata dall’Amministrazione Comunale di Poggibonsi e dalla Fondazione Monte dei Paschi di Siena con la collaborazione di Vernice Progetti Culturali e la consulenza artistica di Stefano Bartezzaghi e Maria Perosino.

Scrittori, giornalisti, musicisti e attori da ogni parte d’Italia saliranno sul palco del Teatro Politeama per dibattere, confrontarsi e approfondire “le parole che hanno fatto (e disfatto) gli italiani”. Tra i protagonisti Ascanio Celestini, Lucia Poli, Marco Malvaldi, Stefano Bartezzaghi, Alessandro Barbero e Giuseppe Antonelli.

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