''Controverser'' Storia giuridica ed etica della foto. Ospite Oliviero Toscani

La Fratelli Alinari Fondazione per la Storia della Fotografia presenta, in esclusiva al MNAF di Firenze prima ed unica tappa italiana, l’esposizione “Controverses – Una storia giuridica ed etica della fotografia”. Museo Nazionale Alinari della Fotografia

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 marzo 2011 13:50
''Controverser'' Storia giuridica ed etica della foto. Ospite Oliviero Toscani

La mostra, realizzata in partnership con il Musée de l’Elysée di Losanna, ha avuto un grandissimo successo di pubblico e di critica nel suo tour internazionale che ha toccato alcune delle principali città europee, dopo Losanna, come Parigi, Bruxelles, Vienna e ora Firenze. In mostra sono le fotografie “controverse”: scatti discussi, polemici, spesso finiti in tribunale che, come indica il titolo dell’esposizione, hanno sollevato importanti dibattiti e forti polemiche. Dalla sua invenzione nel 1839, la fotografia ha provocato numerose controversie e dispute, anche sensazionali.

L'immagine fotografica è stata al centro di importanti dibattiti etici e di molte questioni legali tra il XIX e XX secolo. Come simbolo della libertà di espressione e dei diritti dell'individuo, ma anche del potere e del denaro, è frequentemente caduta in conflitto con l'autorità e ha dovuto scontrarsi con la censura e la manipolazione. Ha provocato appassionati dibattiti nel mondo dell'arte, della scienza, nel mondo politico, in quello del giornalismo, della moda, della pubblicità, nella realtà che ha spesso portato in tribunale. La maggior parte dei più importanti fotografi è stata coinvolta in controversie legali che hanno avuto anche forti ripercussioni sulla loro carriera. Il Musée de l'Elysée ha messo insieme un'ampia schiera di fotografi che, dall'inizio della storia della fotografia ad oggi, sono stati al centro di controversie o procedure legali.

Alcuni sono molto noti, altri meno. Esposte tutte insieme, queste immagini ci permettono di capire meglio come la cultura o la società guardino se stesse e, in tal modo, ci portano a considerare i dibattiti contemporanei con un occhio più critico. Fotografie che hanno segnato la storia e raccontato straordinari fatti di cronaca e testimonianze uniche: foto che rappresentano creazioni volontarie di arte fotografica con temi talvolta crudi e provocatori ma sempre sul filo della grande creatività artistica.

Come quella di Oliviero Toscani che immortala un sacerdote mentre sfiora dolcemente le labbra di una suora. Uno scatto che è stato censurato in Italia a causa delle pressioni del Vaticano, ma anche in Francia, in seguito alle denunce delle associazioni religiose. Tra le istantanee esposte anche quella che ritrae Aldo Moro sotto la stella delle BR e «che pone l’accento sulla strumentalizzazione dei media», o ancora quella che immortala i primi passi dell’uomo sulla luna.

Quest’ultima contestata dai sostenitori del complotto, come David Percy che ne analizzò le molte anomalie: presenza di varie fonti di illuminazione, assenza di cratere sotto la navicella Apollo 11, polvere sulla strumentazione, luce solare diffusa come nell’atmosfera terrestre, in uno spazio che, come fece notare l’editore Ralph Rene, avrebbe dovuto teoricamente essere privo di atmosfera e dove quindi la bandiera americana non poteva fluttuare. La mostra si compone di circa 70 fotografie “e da documentazioni video”, provenienti dalla collezione del Musée de l’Elysée di Losanna e dalle Raccolte Museali della Fratelli Alinari.

MNAF: Firenze, piazza S. M. Novella 14a r, 055.216310, fax 055.2646990, mnaf@alinari.it - Orario: tutti i giorni compresi festivi 10,00 – 18,30, chiuso mercoledì. Biglietteria: Intero € 9,00; Ridotto € 7,50; Convenzioni € 6,00; Scuole € 4,00; Gratis bambini fino a 5 anni Oliviero Toscani è famoso in tutto il mondo per la sua collaborazione con il marchio italiano Benetton dal 1982 al 2000. In tutte le campagne pubblicitarie di questi anni, si dimostra provocatorio ed esplicito.

Suscitano polemiche i suoi manifesti sull’AIDS, la pena di morte o la guerra. Secondo alcuni Toscani induce i consumatori a riflettere. Per altri è un recupero della sofferenza umana. Virginal Love contrappone il bacio carnale e profano alle promesse solenni pronunciate da chi prende i voti. Contrapponendosi alla regola del celibato dei religiosi, Virginal Love sciocca parte dell’opinione pubblica. In Italia, sotto la pressione del Vaticano, le autorità finiscono per proibirne la diffusione. In Francia, a seguito delle numerose rimostranze delle associazioni religiose, il Bureau de Vérification de la Publicité, l’organo di controllo della pubblicità, richiede il ritiro dei manifesti.

In compenso Virginal Love si aggiudica in Inghilterra l’Eurobest Award. Viceversa per lo stesso inserzionista, la fotografia di un neonato ancora insanguinato e attaccato al cordone ombelicale, è ammessa in Francia e in Italia mentre è censurata in Inghilterra. In foto Virginal Love / Amore illibato 1992 Procedimento di stampa Dye Transfer Musée de l’Élysée, Losanna

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