Berlusconi: partita la petizione del PD per chiedere le dimissioni

A Scandicci 1.000 firme in 4 ore. A Firenze calci al banchino dei Promotori della Libertà a sostegno del Premier: 2 denunciati

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 gennaio 2011 20:01
Berlusconi: partita la petizione del PD per chiedere le dimissioni

Sabato 22 gennaio al mercato settimanale di Scandicci è partita la raccolta firme del Partito Democratico per chiedere le dimissioni di Silvio Berlusconi. Fin dalle 9 di mattina tante persone si sono pazientemente messe in coda per firmare l'appello lanciato da Bersani negli scorsi giorni. Elettori di centrosinistra, ma anche tanti cittadini delusi da questo Governo che non è riuscito a rispondere ai problemi veri della gente. All'iniziativa ha preso parte la Senatrice Silvia Della Monica, tra i tanti firmatari anche Sergio Staino che è intervenuto per sostenere la campagna.

La mattinata si è conclusa con la raccolta di quasi 1000 firme. Sarà possibile firmare l'appello anche nella mattinata di Domenica nelle Case del Popolo di Casellina e Vingone. "Questa straordinaria mobilitazione dimostra che gli italiani non hanno perso la loro capacità di reagire di fronte a chi non rispetta le istituzioni, la dignità delle persone e pensa di essere al di sopra della legge. Negli ultimi anni il tasso di disoccupazione è aumentato, la pressione fiscale è cresciuta, il nostro sistema produttivo non riesce a competere sul mercato globalizzato, la scuola e la cultura vengono sistematicamente sabotate - ha commentato il Segretario Comunale del PD, Daniele Lanini - l'Italia ha bisogno di una guida forte che possa lavorare negli interessi di tutti i cittadini in questo momento di crisi, non di qualcuno che è ricattabile e privo di qualsiasi autorevolezza in Europa e nel mondo.

Questo Governo ha fallito, adesso è ora di promuovere l'alternativa!" La digos fiorentina ha denunciato due anarchici, un triestino di 23 anni e un ventottenne originario dell'Ecuador, con l'accusa che stamane al banchino dei Promotori della Libertà e di Studenti per le Libertà, allestito in via Masaccio davanti al supermercato Esselunga, sarebbero stati protagonisti di un'aggressione: sputi, minacce ai presenti e calci al tavolino. “L’unica ‘colpa’ degli Studenti per le Libertà? Volantinare materiale informativo sull’attività del Governo Berlusconi e sull’imminente Corteo fiorentino in memoria dei martiri delle Foibe”, hanno spiegato il consigliere regionale del Popolo della Libertà e responsabile dei Promotori della Libertà, Tommaso Villa, e il coordinatore della Giovane Italia Firenze, Andrea Badò “La colpa dei Promotori della Libertà e dei giovani presenti all’iniziativa sarebbe stata quella di volantinare a sostegno del Premier, atto legittimo e soprattutto ovvio per rivendicare anche quanto di buono ed opportuno sta facendo l’esecutivo di centrodestra.

Se purtroppo esistono ancora in città alcuni personaggi che pensano con la violenza o gli sputi di far valere le loro idee di intolleranza, questo non ci spaventa ma anzi ci rafforza nelle nostre battaglie e convinzioni politiche. Ringraziamo le forze dell’ordine – hanno concluso Villa e Badò - per il loro pronto intervento che ha consentito loro di identificare subito gli aggressori ed a noi di sporgere denuncia. Il Popolo della Libertà ha tutto il diritto di esprimere liberamente il proprio pensiero.

Se a qualcuno questo non piace, pazienza. Noi non arretreremo di un millimetro per il bene del nostro elettorato”.

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