Da ieri il film di Checco Zalone. Foto

Nove da Firenze all'anteprima di "Che bella giornata". Gag esilaranti e un ritmo incessante nella seconda prova d'attore.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 gennaio 2011 18:36
Da ieri il film di Checco Zalone. Foto

La commedia italiana ha un nuovo protagonista, Checco Zalone. Dalla visione della sua seconda opera cinematografica, si intuisce la qualità e la crescita di un attore, che sembra avere in parte lasciate le gag del suo successo cabarettistico e televisivo per trovare una dimensione di attore a tutto tondo. "Che bella giornata" è una commedia gradevole e leggera ben sceneggiata e confezionata, dove l’abilità di Zalone nel creare involontari malintesi e nel giocare con la lingua italiana, storpiandola e beffeggiandola, regala alla pellicola originalità e freschezza.

Il protagonista è un addetto alla security di una misera discoteca della Brianza, e a causa del pericolo di attentati che richiede misure straordinarie per i luoghi a rischio, si ritrova a lavorare come addetto alla sicurezza del Duomo di Milano. In poco tempo e grazie alle sue "spiccate" capacità intellettuali che provocano infiniti malintesi, Checco diventa la vera minaccia al patrimonio artistico italiano e presto ci si rende conto di non aver fatto un grande affare ad assumerlo. Ma... Checco incontra Farah, una studentessa d’architettura che si finge francese e se ne innamora.

Farah in realtà è araba ed è a Milano per portare a termine con un attentato la sua personalissima vendetta. La bella ragazza intuisce subito che Checco, ignorante come pochi, potrebbe essere un perfetto e inconsapevole alleato per i suoi piani. Tutto sembra andare bene ma Farah non ha fatto i conti con l'animo di Checco che cambierà per sempre le sorti della sua vita. Politicamente scorretto e irriverente Zalone in questa pellicola affronta tutte le tematiche e i problemi più attuali: dal terrorismo al clientelismo italiano, dalla corruzione alla meridionalizzazione della burocrazia.

"Che bella giornata " non è un film di denuncia ma è,piuttosto, una commedia dove con pungente ironia, l’attore ride e irride dell’Italia di oggi. Un film che gioca sui vizi degli italiani come ha confermato l'attore pugliese nel corso della conferenza stampa di presentazione: "l'idea iniziale era quella di vedere come un terrone trapiantato al nord riesce a rapportarsi a un pericolo sconosciuto, che viene da lontano. In tal modo vengono fuori tutte le cose che con cui abbiamo a che fare nella vita: le raccomandazioni, il servilismo, l'ignoranza, il provincialismo.

Poi però ci accorgiamo che quello che ci tira fuori dalle brutte situazioni sono alla fine il calore, la bontà, la capacità di dare amore." E' una vera commedia all'italiana che vede la crescita di un attore destinato ad avere un ruolo in questa nuova stagione della cinema italiano che appare in controtendenza rispetto ai troppi film incentrati sulle vicende dei soliti ricchi alle prese con le vacanze in capo al mondo. Il film diretto da Gennaro Nunziante pare inserirsi nella miglior tradizione della cinema brillante,italiano e non, con gag memorabili che ricordano,per certi versi, anche certi aspetti felicemente demenziali di un grande della commedia americana, di recente scomparso, come il Leslie Nielsen di " una pallottola spuntata" Ottima la sceneggiatura e la scelta degli attori dove emergono tra gli altri Rocco Papaleo, Ivano Marescotti, Tullio Solenghi e Nahiha Akkari.

Il film, che riteniamo destinato a un buon successo di pubblico sarà distribuito domani da Medusa in tutta Italia con 850 copie. di Alessandro Lazzeri Foto di Emanuele Noferini

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