Montepaschi: nel III trimestre risultato operativo netto a € 272,9 milioni

Nei nove mesi: risultato operativo netto a 761,9 milioni di euro (+31%). Utile netto a 356,9 milioni di euro (-11%). Forte calo dei costi (-3,6%) e rettifiche su crediti (-16%). Tier I Ratio: 8,4%

Redazione Nove da Firenze
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11 novembre 2010 12:07
Montepaschi: nel III trimestre risultato operativo netto a € 272,9 milioni

Siena, 11 Novembre 2010 – Il Consiglio di Amministrazione della Banca Monte dei Paschi di Siena SpA ha approvato i risultati dei primi nove mesi dell’esercizio 2010. Nonostante il contesto ancora difficile, il Gruppo Montepaschi chiude positivamente anche questo periodo, sia in termini economici (utile netto vicino ai 357 milioni di euro - che sarebbero circa 440 senza considerare la PPA Purchase Price Allocation: valorizzazione al fair value delle principali attività e passività potenziali acquisite - mentre erano circa 401 milioni di euro nel 2009), che di performance commerciali (raccolta complessiva + 2,4%, impieghi +6,1%, sempre anno su anno su dati ricostruiti per la cessione di filiali intervenuta nel secondo trimestre 2010).

Migliora il posizionamento competitivo, a conferma della validità della strategia commerciale basata sulla centralità del cliente (oltre 63.000 nuovi clienti netti). L’intenso lavoro di contenimento dei costi operativi continua a dare ottimi risultati: -3,6% sul 2009 con il cost/income che passa al 60,3% dal 64,8% di fine anno. L’utile netto del terzo trimestre è di 95,8 milioni di euro a fronte dei 69,3 dello stesso periodo del 2009 (+38%). Migliorano anche i coefficienti patrimoniali (BIS II AIRB floor RWA all’85%), con il Tier 1 che sale all’8,4% dal 7,8% di Giugno 2010 esclusi effetti positivi attesi da razionalizzazione immobili e operazione su risparmio gestito. Per quanto riguarda lo sviluppo dei ricavi complessivi da attività finanziaria e di servizio, al 30 settembre 2010 il margine della gestione finanziaria e assicurativa si attesta a 4.176,7 milioni di euro (4.259,2 milioni al 30 settembre 2009).

All’interno dell’aggregato, il margine di intermediazione primario è di 4.121,4 milioni di euro (4.095,4 milioni al 30 settembre 2009), in aumento dello 0,6% sui nove mesi 2009. Il margine di interesse è di 2.691,2 milioni di euro (-0,3% anno su anno) con un contributo del terzo trimestre di quasi 907 milioni di euro (sostanzialmente stabile rispetto al trimestre precedente). All’interno dell’aggregato nel trimestre si registra un miglioramento della componente commerciale e un minor contributo della componente finanziaria (portafoglio di proprietà, asset & liabilities management).

Tale diminuzione sulla componente finanziaria è ascrivibile alla riduzione del portafoglio titoli e derivati avvenuta nel corso del trimestre (circa 4,4 miliardi di euro) Le commissioni nette (1.430,1 milioni di euro) sono in crescita del 2,4% sui nove mesi 2009. Il contributo del terzo trimestre 2010 si attesta a circa 461 milioni, in flessione del 4,9% sul secondo trimestre 2010. La riduzione dell’aggregato è prevalentemente riconducibile al minor contributo delle commissioni da collocamento/brokerage e del servizio crediti, in gran parte correlato a effetti di stagionalità.

Si confermano invece in crescita le commissioni relative all’attività transazionale con l’estero e quelle del servizio dei pagamenti. Il risultato netto da negoziazione/valutazione attività finanziarie si è attestato al 30 settembre a -17,3 milioni (87,1 milioni il valore al 30/09/2009) con un contributo del terzo trimestre positivo per 16,3 milioni, in deciso recupero rispetto al secondo trimestre. L’analisi dell’aggregato evidenzia, nel trimestre, una ripresa del “risultato netto dell’attività di negoziazione”, che torna positivo per 16 milioni (-29,3 milioni il progressivo da inizio anno).

Positivo, anche, il saldo della voce “utile/perdita da cessione di crediti, attività/passività disponibili per la vendita” pari a +13,4 milioni nel 3°Q2010 (+49,9 milioni il progressivo al 30/09/2010), grazie alla vendita di titoli plusvalenti classificati AFS e L&R. Negativo il “risultato netto delle attività/passività finanziarie valutate al fair value” ( -13,1 milioni nel trimestre; -37,9 milioni il progressivo da inizio anno). Tra le altre voci che concorrono alla formazione del margine della gestione finanziaria ed assicurativa si segnalano dividendi, proventi simili e utili/perdite delle partecipazioni che presentano un valore positivo per 63,1 milioni di euro (86,2 milioni al 30/09/2009), con un gettito del 3Q 2010 di 29,5 milioni, in crescita di quasi il 90% sul trimestre precedente, grazie soprattutto al contributo del comparto assicurativo (di cui AXA-MPS pari a 17 milioni, contro 4,8 milioni del secondo trimestre) ed il risultato netto dell’attività di copertura positivo per 9,5 milioni di euro (-9,6 milioni di euro a Settembre 2009) Complessivamente, il margine a livello consolidato della gestione finanziaria ed assicurativa è di 4.176,7 milioni di euro, con un gettito del terzo trimestre di circa 1.410 milioni di euro, in crescita del 3,2% sul trimestre precedente.

Per quanto riguarda il costo del credito e delle attività finanziarie si evidenziano: “rettifiche nette di valore per deterioramento di crediti” per 871,5 milioni di euro (1.037,7 milioni nei nove mesi 2009). Questo importo esprime un tasso di provisioning di 76 bps in miglioramento grazie alle politiche creditizie sebbene risenta ancora del difficile quadro congiunturale nell’ambito di una politica sempre rigorosa in termini di accantonamenti. “rettifiche nette di valore per deterioramento di attività finanziarie” negative per 26,7 milioni di euro per effetto prevalentemente di svalutazioni di titoli di capitale quotati e classificati AFS, soggetti ad impairment . Il totale degli oneri operativi flette del 3,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente a conferma dell’attenzione e della capacità del Gruppo Montepaschi di contenere strutturalmente la spesa.

Nel dettaglio: le “spese per il personale”, circa 1.588 milioni di euro, mostrano un calo del 4,3% anno su anno, beneficiando degli effetti strutturali del processo di riduzione e ricomposizione degli organici; le “altre spese amministrative” (circa 805 milioni di euro), si riducono del 3,3% anno su anno grazie alle sinergie di costo ottenute con i processi di riorganizzazione e le azioni di cost management; le “rettifiche di valore su attività materiali ed immateriali” sono di circa 123 milioni di euro, in aumento del 5,3% rispetto al 30 settembre 2009 principalmente per effetto degli investimenti in I.C.T.

effettuati nel biennio 2008/2009. Il risultato operativo netto, quindi, è di circa 762 milioni di euro (+31,4% rispetto a settembre 2009), con un contributo del terzo trimestre di circa 273 milioni di euro (+11,4% rispetto al secondo trimestre 2010). Il cost/income è pari al 60,3% (vs 64,8% di fine 2009). Tra le altre componenti che concorrono alla formazione dell’utile netto abbiamo: accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri e altri proventi/oneri di gestione pari a circa -167 milioni di euro (-66 milioni circa al 30/09/2009) con un incidenza nel trimestre di -33 milioni circa (-92,2 milioni nel secondo trimestre dell’anno).

Il progressivo della voce da inizio anno risulta composto da circa -102 milioni di accantonamenti al fondo rischi ed oneri (riconducibili principalmente ad accantonamenti per controversie legali, revocatorie e perdite operative collegate ad una posizione a sofferenza di una controllata) e circa -64 milioni relativi ad oneri di gestione netti (in particolare transazioni per cause e migliorie su beni di terzi); utili/perdite da partecipazioni negativa per 27,3 milioni riconducibili prevalentemente alla svalutazione di Antonveneta Vita SpA.

utili/perdite da cessione investimenti di circa 182 milioni di euro di cui circa 173 milioni (valore al netto dei relativi avviamenti) riconducibili alla plusvalenza realizzata dalla cessione di un lotto di complessivi n. 72 sportelli al Gruppo Carige (22) ed al Gruppo Intesa-SanPaolo (50). oneri “una tantum” per circa 9 milioni di euro connessi soprattutto alla dismissione di asset la voce valori economici delle filiali cedute è positiva per 21,8 milioni e accoglie i dati economici riconducibili alla cessione dei n.72 sportelli di Banca Monte dei Paschi di Siena avvenuta nel corso del 2010, L’utile dell’operatività corrente al lordo delle imposte si attesta quindi a circa 763 milioni di euro (582 milioni circa nell’analogo periodo dell’anno precedente), con un gettito del terzo trimestre pari a circa 224 milioni (324 milioni circa nel 2° trimestre). A completare il quadro reddituale concorrono infine imposte sul reddito dell’esercizio negative per circa 322 milioni di euro. L’utile netto di periodo del Gruppo Montepaschi ante effetti della Purchase Price Allocation (PPA) è di circa 440 milioni di euro.

L’utile netto contabile è pari a 356,9 milioni di euro. Con riferimento ai segmenti operativi di natura commerciale del Gruppo Montepaschi, individuati in base alla normativa IFRS 8, si segnalano le importanti evidenze sia per la Direzione Commerciale Privati (risultato operativo netto +39,5% anno su anno) che per la Direzione Commerciale Corporate (risultato operativo netto +23,9% anno su anno), con dinamiche positive per le principali società prodotto; in particolare: MPS Consum.it: Ricavi: 237,9 milioni di euro (+17,0% anno su anno) Utile Netto: 20,8 milioni di euro (+124,9% anno su anno) MPS Capital Services: Ricavi: 286,8 milioni di euro (+18% anno su anno) Utile Netto: 84,5 milioni di euro (+83% anno su anno) MPS Gestioni Crediti Banca: Ricavi: 38,8 milioni di euro (+12,8% anno su anno) Utile Netto: 8,2 milioni di euro (+56,1% anno su anno) MPS Leasing & Factoring: Ricavi: 88,6 milioni di euro (+10,3% anno su anno) Utile Netto: 5,9 milioni di euro (+215,1% anno su anno) Aggregati Patrimoniali Per quanto riguarda gli aggregati di raccolta, al 30 settembre 2010 i volumi di raccolta complessiva del Gruppo sono circa 294 miliardi di euro, in aumento del 2,4% sul 30/09/2009 “ricostruito” (per cessione sportelli intervenuta nel secondo trimestre 2010).

In crescita anche il risparmio gestito (+7,1% anno su anno), sostenuto dal positivo andamento della raccolta premi assicurativi e delle gestioni collettive. La raccolta diretta si attesta intorno ai 155 miliardi di euro, in crescita di circa 1,3 miliardi rispetto a settembre 2009 ricostruito, mentre la raccolta indiretta cresce di 5,7 miliardi di euro rispetto al valore ricostruito di fine settembre 2009. L’evoluzione della raccolta diretta registrata nel terzo trimestre è da ricondurre prevalentemente alla riduzione della raccolta di mercato a breve (circa -4 miliardi), parzialmente compensa dall’aumento delle obbligazioni con controparti istituzionali (emissione di circa 1 miliardo di Covered Bond).

In lieve flessione anche la raccolta diretta proveniente dall’attività commerciale sia sulla Clientela Privati che su quella Corporate. In particolare, per quanto riguarda la gestione del risparmio, è stata registrata un’attività commerciale intensa che si è tradotta in flussi di collocamento per circa 15 miliardi di euro. Particolarmente positive le evidenze del comparto bancassurance: la raccolta premi è di circa 4,4 miliardi di euro, in deciso progresso sui corrispondenti nove mesi 2009 (+22,5%), con andamento comune a tutte le categorie di polizza.

Si conferma ancora predominante il peso dei premi versati per le polizze tradizionali. La dinamica degli impieghi nei nove mesi 2010 ha beneficiato di nuovi mutui stipulati per circa 12,3 miliardi di euro, in aumento del 44% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente. Per quanto riguarda il credito specializzato (industriale e al consumo) erogato dal Gruppo tramite società prodotto dedicate, i flussi di nuovi finanziamenti sono complessivamente pari a circa 9 miliardi di euro (+23% anno su anno), con un contributo del terzo trimestre di circa 2,9 miliardi di euro.

Complessivamente gli impieghi del Gruppo si sono quindi attestati a circa 153 miliardi di euro, in crescita di circa 8,8 miliardi di euro rispetto ai volumi registrati nello stesso periodo dell’anno precedente a “perimetro operativo ricostruito” (+6,1%). Con riferimento alla qualità del credito, il totale dei crediti deteriorati netti è in leggera crescita rispetto ai valori di Giugno 2010 (+274 milioni di euro). Per quanto riguarda, invece, la qualità del portafoglio in bonis, nel terzo trimestre è migliorata di 5 bps la probabilità media di default attestatasi al 2,16% rispetto al 2,21% di giugno.

I presidi a copertura dei crediti deteriorati (40,6%) crescono di circa 50 bps rispetto a giugno 2010. Per le sole sofferenze lorde, il tasso di copertura è del 56,1%, Le rettifiche di valore di portafoglio su impieghi in bonis lordi sono intorno allo 0,6% sostanzialmente sui livelli del 31/12/2009. Per quanto riguarda infine le nuove regole del Comitato di Basilea, ancora in discussione, le nuove detrazioni del capitale prudenziale, da attuare progressivamente fra il 2013 e il 2018, potrebbero determinare a fine 2013 un impatto di circa 70 punti base più che compensabili dalla “capital generation ricorrente” attesa per il prossimo triennio e da ulteriori potenziali azioni su valorizzazione attivi del Gruppo. Queste ipotesi sono esposte a titolo puramente illustrativo.

L’impatto finale dipenderà dal contenuto definitivo della normativa, dalle sue modalità applicative e dall’evoluzione del bilancio del Gruppo MontePaschi.

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