Alta Velocità: il Comune risponderà sull'accordo sulle aree ferroviarie

Grassi (Spini per Firenze): "Necessaria risposta su numero edifici coinvolti, data inizio cantiere e futuro aree ferroviarie"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 settembre 2010 14:53
Alta Velocità: il Comune risponderà sull'accordo sulle aree ferroviarie

“Prima la notizia dell’aumento degli edifici coinvolti dai lavori dell’Alta Velocità per i quali è garantito il testimoniale di stato da 277 a oltre 2000 – così come sembra aver affermato RFI e Nodavia in tribunale – poi la notizia riportata nella narrativa del dispositivo del TAR della Toscana per il quale i lavori coinvolgeranno l’area tra Campo di Marte e la Fortezza solo nel 2013, oggi poi viene inserito nel dibattito sulla TAV anche il futuro dell’accordo del 28 ottobre 2008 sulle aree ferroviarie." E' quanto afferma il consigliere comunale di Spini per Firenze Tommaso Grassi.

“Su tutti questi aspetti è necessario arrivare prima possibile ad un chiarimento e l’amministrazione comunale deve prendere una posizione chiara : in ogni caso rigettiamo che possa essere avviata una trattativa con Ferrovie per ‘alzare il prezzo’ di fronte ad un’opera come quella del sottoattraversamento dell’Alta Velocità e della stazione Foster che mettono a rischio il futuro del territorio fiorentino. Su questi temi non possono esserci trattative economiche se non quelle che modificano il progetto alla base, cancellando il sottoattraversamento e cambiando la localizzazione della stazione, per ridurre a zero i rischi per la cittadinanza e per il territorio fiorentino.

Per adesso - ha aggiunto Grassi- abbiamo inserito nel consiglio ccmunale di lunedì prossimo, una interrogazione sul futuro delle aree ferroviarie a cui da giugno scorso l’amministrazione non ha ancora risposto. Speriamo di poter ricevere una risposta chiara e definitiva in merito; che possa ricalcare la posizione, da noi apprezzata nei mesi scorsi, riguardo l’intenzione di non recepire nel Piano Strutturale neppure un metro quadrato di quanto previsto nel protocollo d’intesa con Ferrovie dell’ottobre 2008.

Non capiamo, in quest’ottica, come mai nel dibattito degli ultimi giorni la questione sia stata rimessa in discussione dal Sindaco stesso: un cambio di rotta su questo sarebbe davvero preoccupante.” (lb)

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