Buio in Sala - I nuovi film in sala a Firenze

Dopo l’infornata estiva delle arene , e dell’invasione di fine agosto dei cartoon , ecco il primo appuntamento con una nuova rubrica, pensata per guidare gli spettatori ai film in sala nella settimana .

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 settembre 2010 13:15
Buio in Sala - I nuovi film in sala a Firenze

Dopo l’infornata estiva delle arene, e dell’invasione di fine agosto dei cartoon, ecco il primo appuntamento con una nuova rubrica, pensata per guidare gli spettatori ai film in sala nella settimana: una sorta di Vademecum delle nuove uscite cinematografiche, che permetta di farsi un’idea preventiva di cosa i Cinema di Firenze offrono. Partiamo subito con la novità più attesa, Somewhere di Sofia Coppola. La più intimista ed europea delle nuove leve americane si lancia in un film dove le location principali sono gli alberghi, luogo dove confessa di essere vissuta, essendo figlia di tanto, seminomade, padre :”sono un mondo a parte e la gente che c'è è sempre interessante.

Stavolta però volevo una storia dal punto di vista di un uomo proprio perché è diverso da me, mi chiedevo come fosse la mattina dopo da quel punto di vista". Con la sua estetica raffinata e la sua dolce poetica, la Coppola porta in scena di nuovo quello che è il suo tema portante, la ricerca dell’amore in una contemporaneità fatta di individui soli. E’ la storia di Johnny Marco, un attore in voga, al quale il successo ha portato una vita fatta, appunto, di alberghi, incontri erotici, amori effimeri e il nulla che silenziosamente avanza a corrodere l’anima.

Ed è la storia di sua figlia undicenne Cleo, che praticamente non conosce il padre, e la sua permanenza al Chateau Marmont dove Marco risiede darà il via alla riscoperta reciproca fra padre e figlia. Facile intuirne i risvolti alla Lost in Translation, e il ricorso ad una delle cifre stilistiche più apprezzate della Coppola, i lunghi silenzi rivelatori che nessuna battuta potrebbe eguagliare nel rivelare un personaggio. Girato anche in Italia, con una scena alla consegna dei Telegatti : il nostro paese ci fa la figura – barbina – di patria del vuoto e del trash.

E non è facile dare torto alla Coppola. Protagonisti Stephen Dorff, apprezzato caratterista di tanti film, ed Elle Fanning, sorella minore di Dakota. Non sembra essere riuscito del tutto Miral, di Julian Schnabel, storia di Hindi Hussein che un giorno accoglie in casa propria 55 orfani palestinesi e arriva ad ospitarne quasi 2000 in pochi mesi. La Casa dei Bambini, come verrà chiamata l’abitazione istituto di Hindi, ospita anche Miral, una bambina orfana che diventata donna lotterà per risolvere le contraddizioni fra ebrei e palestinesi in una Gerusalemme lacerata dal conflitto civile.

Schnabel, lo ricordiamo, è l’autore dell’apprezzato “Lo scafandro e la Farfalla” e prima di essere regista, è prima di tutto un pittore. Fa curiosità il ritorno di Sylvester Stallone dietro la macchina da presa con the Expendables, in italia tradotto con i Mercenari. Per gli amanti del genere, tanta azione, ironia immancabile, e se la trama non è proprio originale, poco importa. Stallone si modernizza, prende le distanze dai suoi Rambo e dai Rocky, vira verso il pop e sembra meno reazionario.

Impressionante il numero di “tipi tosti” utilizzati da Sly, una vera e propria enciclopedia dell’action movie. Ci sono praticamente tutti : a parte il vecchio Silvestro, c’è Jason Statham, c’è Jet Li, c’è Dolph “Ivan Drago” Lundgren, c’è anche Bruce Willis, il wrestler Stone Cold Steve Austin e il redivivo, ormai onnipresente, Mickey Rourke. E in un cameo , persino l’arcirivale di un ventennio fa, il vecchio governatore Schwarzy. Guardatelo, fa comunque simpatia. Per il resto, evitate la nuova saga di Karate Kid (ah, le idee, com’è che siete morte?), concedetevi se avete voglia di commedia leggera Amore a Mille Miglia con la Drew Barrymore, se volete farvi male il nuovo Nightmare senza Robert Englund ( e Freddy Kruger, senza il vecchio Bob, non esiste.

Non è solo questione di make up..) se proprio vi odiate Letters to Juliet, girato in Italia, che riunisce sullo schermo Franco Nero e Vanessa Redgrave; se nonostante il rischio di delusione rispettate Capuano andatevi a vedere il suo L’Amore Buio; e se non vi sta antipatico, come a chi scrive, James Franco, può essere il caso di rischiare con l’Urlo. Almeno per completezza storica e capire chi erano Ferlinghetti e Allen Ginsberg. di Marco Cei Per conoscere i cinema di Firenze dove Somewhere è proiettato e, più in generale, la programmazione dei cinema a Firenze, clicca qui.

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