Tossine nei ricci della Meloria

Su indicazione dell'Asl 6 che segnala la presenza di DSP. Il Sindaco ha emanato un'ordinanza. di divieto di raccolta e consumo. Ai fini di tutela massima della salute pubblica, anche se la zona è già interdetta alla pesca

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 luglio 2010 12:50
Tossine nei ricci della Meloria

Livorno, 17 luglio 2010 - Il sindaco di Livorno Alessandro Cosimi ha emanato questa mattina (su indicazione dell'Asl 6-Dipartimento della prevenzione-Unità Funzionale Sanità Pubblica Veterinaria), un'ordinanza che vieta "la raccolta, la commercializzazione, la trasformazione, conservazione e immissione al consumo umano" dei ricci delle "Secche della Meloria". L' Asl 6 - Veterinaria ha infatti segnalato al Comune di aver rilevato ieri, venerdì 16 luglio, negli echinodermi nella zona della Meloria, la presenza di biotossine algali DSP.

Questo, durante le analisi di routine che l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Regioni Toscana Lazio - sezione di Pisa svolge periodicamente, per legge, per il controllo dei limiti biologici delle nostre acque. Nonostante la zona, com'è noto, sia area protetta e già interdetta alla pesca (ai sensi del decreto del Ministero dell'Ambiente n. 217 del 28/7/09), il sindaco Cosimi ha ritenuto opportuno emanare l'ordinanza ai fini di tutela massima della salute dei cittadini. L'ordinanza è stata inviata dal Comune agli enti preposti alla vigilanza e controllo (Regione Toscana, Carabinieri-Nas Livorno, Ente Parco Regionale Migliarino San Rossore-Massaciuccoli, Vigili Urbani e Capitaneria di Porto). Secondo quanto richiesto dalla Asl 6-Veterinaria, l'Amministrazione comunale resta in attesa degli esiti di nuove analisi previste per la prossima settimana. Dal rapporto dell'Asl risulta invece che i campioni dei ricci di mare prelevati nello stesso giorno ad Ardenza e Antignano non hanno rilevato la presenza biotossine.

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