Manovra, Nencini: «Ricorreremo alla Consulta»

Enti locali preoccupati per il rifiuto all'incontro del Governo. Le Regioni sono disposte ad operare tagli. Ma chiedono che non siano lineari. VV.FF e Poliziotti di Firenze denunciano lo stato di abbandono

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 luglio 2010 22:09
Manovra, Nencini: «Ricorreremo alla Consulta»

Firenze- Regioni, Province e Comuni, si sono ribellati davanti per il rifiuto del Governo di dare luogo a un incontro richiesto la scorsa settimana. "Non potremmo che considerare gravissimo ed inaccettabile il diniego circa la richiesta del sistema delle autonomie territoriali di avere un incontro con il presidente del consiglio e con i ministri interessati dalla manovra", scrivono in una nota congiunta Sergio Chiamparino (Anci), Vasco Errani (Conferenza delle Regioni), Giuseppe Castiglione (Upi) e Enrico Borghi (Uncem).

"In questo modo - aggiungono - verrebbe meno il principio di leale collaborazione che è la base delle corrette relazioni istituzionali su cui si fonda la nostra Costituzione. È quindi necessario convocare in tempi rapidissimi una riunione di tutti i livelli istituzionali della Repubblica". Anche dalla periferia arriva la condanna per la chiusura al dialogo da parte del Governo. Oreste Giurlani, presidente Uncem Toscana - ritiene che "il governo dovrebbe guardare con più attenzione alla periferia ed in particolare ai piccoli comuni, sopratutto quelli montani in evidente crisi finanziaria.

Noi non diciamo che ilGoverno non debba fare la manovra, sarebbe assurdo solo pensarlo, ma riteniamo che ci debba essere un confronto reale per evitare fughe in avanti da parte di nessuno". «Un simile metodo è inaccettabile. Così come stanno le cose non ci resta che ricorrere alla Corte Costituzionale». Il governo annuncia la richiesta di fiducia sulla manovra e l'assessore alle finanze e al bilancio della Toscana on. Riccardo Nencini, che domani mattina parteciperà a Roma alla Conferenza delle Regioni, ne critica la scelta.

In modo deciso. «Su una manovra economica su sui ci sono contestazioni e che sono bipartisan si discute e non si mette la fiducia – sottolinea perentorio l'assessore–: anche perché le Regioni erano comunque disposte ad operare tagli. Non ne contestavano l'esigenza. Avevamo solo detto no a tagli lineari, che non distinguono tra chi in questi anni ha risparmiato e chi ha sprecato, e chiedevamo una premialità per le regioni più virtuose che nel frattempo già avevano tagliato». «Prendiamo atto della scelta del governo – conclude Nencini – ma non possiamo che interpretare la decisione di porre la fiducia su una manovra iniqua e sproporzionata come una dichiarazione di guerra.

In questo modo il governo di fatto ci obbliga ad impugnare il testo davanti alla Consulta». Nuova denuncia della CGIL: “… negli uffici mancano i computer, i fax, i toner delle fotocopiatrici, persino salviette e sapone nelle toilette. Ci sono casi clamorosi e altri paradossali. L´autoscala di Empoli è in Abruzzo. All´ufficio immigrazione pennarelli al posto delle penne finite….” . Delle tre autoscale in dotazione al comando provinciale, una si trova a Firenze, una seconda a Borgo ma la terza, che dovrebbe stazionare ad Empoli, da oltre un anno è stata dirottata in Abruzzo per l´emergenza terremoto.

I vigili del fuoco sono così costretti a lavorare in una situazione di forte precarietà e disagi. Le carenze e le disfunzioni si fanno sentire in maggior modo nell’area dove ci sono 11 comuni, 220.000 abitanti e 8.000 imprese, viene soccorsa dall´autoscala di Pisa. I ritardi sono inevitabili. In questo contesto si evidenziano anche situazioni grottesche come quello del toner per le fotocopiatrici: “…Il corpo non può più permettersi magazzino. Quando finisce il toner in un distaccamento, da Castelfiorentino, Borgo o Empoli un vigile deve venire a Firenze con il pezzo esaurito, consegnarlo e fare domanda di acquisto.

Prima che la fotocopiatrice torni a funzionare, come minimo passa qualche giorno…”. La protezione civile nazionale non invierà i Canadair anti incendio. Analoga situazione riguarda il personale di polizia in questura a Firenze lavorano 825 persone invece delle 1.070 in una situazione dove allo stress, si aggiungono orari e ritmi massacranti oltre al ricorso dello straordinario. Alla carenza dei mezzi di servizio si aggiungono disagi di ogni sorta i quali riguardano tutti i distaccamenti da quello di Empoli a quello di sesto F.no, Rifredi, Oltrarno e San Giovanni.

La CGIL evidenzia ancora il problema della ”… qualità scadente di divise ed equipaggiamenti, dei mezzi e dei dispositivi di sicurezza individuali - sostiene il sindacato - ha inciso nell´aumento degli infortuni in servizio: nel 2008 e 2009 sono stati 20 alla polfer, 95 in questura, 45 al reparto mobile e 24 alla polizia stradale, 184 in due anni…”.

Notizie correlate
In evidenza