Oculistica, il glaucoma sconfitto da un 'chicco di riso'

De Luca: “È sufficiente l’inserimento di un mini drenaggio per evitare una malattia grave che può portare alla cecità o alla schiavitù dai colliri”.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 maggio 2010 14:10
Oculistica, il glaucoma sconfitto da un 'chicco di riso'

Basta un dispositivo miniaturizzato più piccolo di un chicco di riso per risolvere il cosiddetto “glaucoma ad angolo aperto”. Da alcuni giorni all'ospedale di Livorno viene applicata un’innovativa tecnica che permette, inserendo nell’occhio un drenaggio lungo meno di 3 millimetri, di risolvere in modo rapido e duraturo un problema che se trascurato può portare alla cecità. “Questo tipo di glaucoma – spiega Marino De Luca (nella foto), direttore dell’Unità Operativa di Oculistica - è una malattia progressiva e molto comune che porta danni irreversibili alla vista.

La malattia è però curabile, per questo è essenziale diagnosticarla e intervenire quanto prima. Molti studi clinici hanno dimostrato che l'abbassamento della pressione endoculare sia in grado di prevenire l’avanzamento della malattia. Questo risultato può essere raggiunto con l’inserimento di un micro-drenaggio che possa deviare l’umor acqueo dalla camera anteriore allo spazio sottocongiuntivale senza la necessità di rimuovere del tessuto”. L’utilizzo di questo dispositivo permette una rapida guarigione con risultati duraturi e un importante miglioramento della qualità della vita grazie, soprattutto, alla eliminazione dell’uso costante dei colliri al quale sono costretti chi soffre di questa malattia. Soddisfazione è stata espressa anche da Monica Calamai, direttore generale dell’Azienda Usl 6 di Livorno: “Si tratta di un altro importante tassello che va ad aggiungersi alle nuove prestazioni offerte dall’Azienda ai cittadini.

Dopo l’abbattimento dei tempi di attesa della cataratta che sono passati da alcuni mesi a pochi giorni, il reparto di Oculistica mette a disposizione questa tecnica che mette l’ospedale livornese in linea con quanto di più moderno esista nel trattamento dei glaucomi che, se non curati presto e bene, possono portare alla cecità con gravi ricadute sul singolo e sulla collettività”.

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