Parcheggiatori abusivi in manette per truffa

L'area per la sosta riservata agli ignari automobilisti era stata individuata in un cantiere della tramvia, verso i quali le vittime della truffa venivano indirizzati anche attraverso un new-jersey adibito alla sede stradale opportunamente riposizionato.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 marzo 2010 21:08
Parcheggiatori abusivi in manette per truffa

Prometteva bene la serata lavorativa iniziata intorno alle 20 di sabato in piazza Vittorio Veneto per tre parcheggiatori abusivi, tutti di origini campane. Oltre 150 euro l'incasso dopo soli 30 minuti. Nulla da eccepire quanto all'organizzazione dei tre. L'area per la sosta riservata agli ignari automobilisti era stata individuata in un cantiere della tramvia, verso i quali le vittime della truffa venivano indirizzati anche attraverso un new-jersey adibito alla sede stradale e, per l'occasione, opportunamente riposizionato.

Ognuno aveva un ruolo ben determinato. Il 65enne, al centro della sede stradale e dotato di una lampada a intermittenza, richiamava l'attenzione degli automobilisti indicando loro l'area di parcheggio. Quindi entrava in gioco il secondo "socio", di 41 anni. Questo, all'ingresso del "parcheggio", smistava i veicoli verso il centro dell'area, dove il terzo complice, di 51 anni, procedeva alla richiesta del denaro in cambio di una ricevuta. Tutti e tre gli "addetti alla sosta" sono stati infatti trovati in possesso di blocchetti numerati recanti la scritta "Posteggio Auto".

Ad agevolare la truffa degli automobilisti anche il fatto che nelle immediate vicinanze del cantiere adibito ad area di sosta vi è un parcheggio autorizzato, all'ingresso del quale, sabato sera, era in servizio un dipendente della Società di gestione munito di pettorina. Quest'ultimo, secondo quanto ricostruito dagli uomini delle Volanti, sarebbe stato minacciato dai tre dopo averli invitati a desistere dall'attività illecita e ad allontanarsi. A far scattare l'intervento delle Volanti, dirette dal Vice Questore Aggiunto Roberto Sbenaglia, è stato uno degli automobilsti truffati.

Dopo aver dovuto pagare i 3 euro per il parcheggio, ha chiamato il 113. A quel punto, con un'azione coordinata dalla Centrale operativa, dopo un primo appostamento che ha consentito di riscontrare quanto segnalato dal cittadino, tre equipaggi sono intervenuti chiudendo tutte le possibili vie di fuga per i tre, bloccandoli poi all'interno de cantiere-parcheggio. I tre hanno a carico numerosi precedenti di polizia che denotano una lunga carriera nel "settore" della sosta abusiva. Tutti sono stati infatti già arrestati in più occasioni in analoghe circostanze a Firenze ed in altre città di'Italia.

Le tecniche utilizzate dagli arrestati hanno fatto registrare un ritorno ai metodi tradizionali, dopo che in occasione dei più recenti servizi di contrasto al fenomeno dei parcheggiatori abusivi gli uomini della Questura di Firenze avevano riscontrato la tendenza all'anonimato. Nell'ambito dei servizi pianificati negli ultimi mesi nelle aree maggiormente colpite dal fenomeno, soprattutto in occasione di spettacoli o eventi sportivi, infatti, le persone fermate si presentavano sprovviste di pettorine e di blocchetti per la ricevuta, verosimilmente al fine di non attirare l'attenzione degli agenti e di non farsi sorprendere con il materiale utilizzato per la consumazione del reato.

Nell'agosto 2007, a conclusione di un'operazione mirata al contrasto del fenomeno, altri quattro parcheggiatori abusivi erano stati arrestati dalla Squadra Mobile con l'accusa di truffa ed associazione a delinquere finalizzata all'estorsione. Altre quattro denunce erano scattate a giugno del 2009. Servizi mirati sono stati effettuati di recente anche nei pressi dei parcheggi dei più importanti ospedali cittadini.

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