L'IdV farà una proposta di riforma che tenga al centro gli interessi del bambino

A tutt'oggi il tema, in fatto di politiche sulla famiglia, è quello più caldo ed è per questo che il gruppo Donne di Italia dei Valori, alla fine del mese di febbraio, organizzerà una nuova Convention nazionale per fare il punto della situazione.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 gennaio 2010 17:00
L'IdV farà una proposta di riforma che tenga al centro gli interessi del bambino

“L'Affido condiviso ha sancito l'importante principio della bigenitorialità perchè riconosce l'importante ruolo del padre accanto a quello altrettanto necessario della madre nella crescita dei figli. E' un segnale positivo ma non deve essere usato per motivare scelte aberranti e contro il buon senso. Italia dei Valori promuoverà una nuova proposta di legge insieme alle altre relatori e relatrici ed esperti del settore che hanno partecipato al Convegno di oggi, per correggere le storture derivanti dalla nuova proposta di riforma, presentata a distanza di soli tre anni dall'entrata in vigore della legge 54/2006 sull'affido condiviso, in discussione in Parlamento (proposta di legge n.

2209 a firma dell'on. Carolina Lussana della Lega Nord)”. Questo è quanto emerso alla Convention nazionale sul tema, organizzato dalle Donne di Italia dei Valori Toscana, realizzata in collaborazione con l'Alleanza dei Liberali e Democratici Europei a cui aderisce Italia dei Valori al Parlamento Europeo. L'intento della manifestazione, tenutasi oggi a Firenze presso il Consiglio Regionale Toscano, cui hanno partecipato giuristi, avvocati, psicologi e politici, è quello di evitare che eventuali modifiche alla legge sull'affido condiviso scateni e moltiplichi conflittualità esasperate tra genitori, a tutto danno dei minori.

La nuova proposta si regge su tre principi conflittuali: l’eliminazione dell'autonomia del Giudice nella valutazione sulla più corretta genitorialità; l’istituzione della doppia residenza per i figli, alimentando così la sindrome da “doppio nido” di cui tanti minori sono già affetti; la nascita dell'assegno “diretto” non più relazionato alle possibilità economiche dei genitori, ma ai bisogni primari del minore, in tal modo spostando unicamente il conflitto (l’avvocato Elena Coccia, dell’esecutivo nazionale dei ‘Giuristi Democratici’).

Esiste un principio internazionale stabilito dalla Convenzione del Fanciullo di New York che ha sancito come primario l'interesse prevalente del minore, il rischio in Italia è di trasformarlo in un interesse prevalente del genitore. “Seguendo questo principio va dunque ribadito e riaffermato con forza il concetto della corresponsabilità dei genitori nella crescita ed educazione dei propri figli – ha chiuso il Convegno Fabio Evangelisti, vice capogruppo alla Camera di IdV – e sia da parte del legislatore che da parte degli operatori del settore, va sempre tenuto presente che l'elemento di fragilità è il bambino ed in quanto tale deve essere messo sempre al primo posto in qualsiasi decisione”.

A tutt'oggi il tema, in fatto di politiche sulla famiglia, è quello più caldo ed è per questo che il gruppo Donne di Italia dei Valori del Lazio, alla fine del mese di febbraio, organizzerà una nuova Convention nazionale per fare il punto della situazione.

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