In Toscana un'impresa su quattro è rosa

Nella nostra regione, a giugno 2009, le imprese a prevalente titolarità femminile sono pari a 99.316 unità e costituiscono il 24% del totale delle imprese toscane (414.607 unità).

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
27 novembre 2009 11:46
In Toscana un'impresa su quattro è rosa

"Il documento sull’andamento dell’imprenditoria femminile toscana nei primi sei mesi del 2009 mette in risalto alcuni aspetti largamente positivi. Nella nostra regione, a giugno 2009, le imprese a prevalente titolarità femminile sono pari a 99.316 unità e costituiscono il 24% del totale delle imprese toscane (414.607 unità). Quasi un’impresa su quattro è a conduzione femminile". Lo ha dichiarato l'assessore alle attività della Regione Toscana, Ambrogio Brenna, commentando la ricerca curata dall'Osservatorio sulle imprese femminili curato da Unioncamere Toscana. "Il dato confortante consiste principalmente nel fatto che dal giugno 2008 al giugno 2009 le imprese femminili sono aumentate del 2,3% (in assoluto +2.242 unità), ritornando ad un andamento elevato di crescita che non si verificava dal 2005, ha continuato l'assessore.

Tale bilancio appare tanto più significativo se si considera la gravità dell’attuale crisi economico-finanziaria". Per Brenna "le imprese femminili in Toscana crescono di più rispetto alla media nazionale e a quasi tutte le altre Regioni italiane. Le imprese rosa si consolidano sul territorio grazie ad una maggiore propensione alla dinamicità e alla capacità di innovare. Per questo il governo regionale continuerà a favorire l'innovazione e la ricerca tecnologica, a promuovere iniziative di assistenza, tutoraggio e orientamento all’avvio imprenditoriale e soprattutto a rendere più agevole e sempre meno oneroso l’accesso al credito". La Regione si avvale ormai da anni dell'Osservatorio sulle imprese femminili in Toscana e della collaborazione con Unioncamere Toscana.

Un rapporto importante per poter disporre di un valido strumento conoscitivo e informativo utile alla programmazione delle misure più efficaci a sostegno delle imprese femminili. di Cristiano Lucchi

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