De Zordo: ''Fermare il tunnel di Firenze, non si ripeta il film già visto''

"Le istituzioni fermino al più presto il progetto del tunnel sotto Firenze, per evitare che anche a Firenze si provochi il danno erariale che pesa sulle tasche dei cittadini e per cui adesso la Corte dei Conti tira in ballo la politica”.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 novembre 2009 18:26
De Zordo: ''Fermare il tunnel di Firenze, non si ripeta il film già visto''

"Le istituzioni fermino al più presto il progetto del tunnel sotto Firenze, per evitare che anche a Firenze si provochi il danno erariale che pesa sulle tasche dei cittadini e per cui adesso la Corte dei Conti tira in ballo la politica”. E' il commento di Ornella De Zordo, capogruppo di perUnaltracittà. "La 'grande opera' del passaggio TAV in Mugello, ormai lo sanno tutti - aggiunge la consigliera De Zordo - ha provocato soprattutto grandi danni. C'è ancora chi saluta come un fatto epocale la devastazione di un intero territorio per risparmiare 20 minuti per andare a Bologna.

Ma ora anche la Corte dei Conti vuole vederci chiaro: amministratori della giunta Chiti, componenti di varie commissioni, insomma chi ha dato il via libera ai lavori, sono chiamati a rispondere. Non potevano non sapere che l'equilibrio idrogeologico dell'area sarebbe stato compromesso, con gravi danni economici a carico della finanza pubblica, visto che nel sistema TAV chi paga è solo lo Stato, mentre i privati si arricchiscono anche in caso di disastro". "E a Firenze, dove tanti sono ansiosi di cominciare a scavare? - conclude la consigliera De Zordo -.

Anche qui c'è un equilibrio idrogeologico delicato e a rischio. E quanto sia a rischio viene ripetuto da anni da parte di esperti, docenti universitari, ora c'è anche la prima conferma "sul campo": si sono già verificati i primi danni agli edifici di via Fanfani solo con le opere accessorie. Anche qui si invocherà, dopo, il prezzo da pagare al progresso? Noi chiediamo fin d'ora che chi si assume la responsabilità di portare avanti un progetto sostanzialmente inutile, e potenzialmente devastante, sia ritenuto responsabile a tutti gli effetti di quello che potrà accadere.

Nessuno pensi di non essere chiamato a risponderne".(fd)

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