perUnaltracittà ha presentato il 'metrotreno'

Sei linee (viale XI Agosto-Campi Bisenzio, Prato-Signa, Torregalli-Cascine, Empoli-Leopolda, dorsale principale e Faentina), 4 o 5 anni di lavori (compresa la Valutazione d'Impatto Ambientale), per 250, 300 milioni di euro di spesa.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 settembre 2009 18:37
perUnaltracittà ha presentato il 'metrotreno'

Sei linee (viale XI Agosto-Campi Bisenzio, Prato-Signa, Torregalli-Cascine, Empoli-Leopolda, dorsale principale e Faentina), 4 o 5 anni di lavori (compresa la Valutazione d'Impatto Ambientale), per 250, 300 milioni di euro di spesa. E' la proposta lanciata oggi da perUnaltracittà per cambiare la mobilità a Firenze. Proposta che arriva all'indomani delle dichiarazioni del sindaco Matteo Renzi a Roma, “entro il 26 ottobre decideremo”, e che punta sulla Tav in superficie. “La nostra idea si basa sul progetto del gruppo tecnico dell'Università di Firenze – ha detto Ornella De Zordo, la capogruppo di perUnaltracittà in Palazzo Vecchio a Firenze – che integra l'attraversamento di superficie della linea Tav con il metrotreno.

Si tratta di una soluzione che le stesse imprese che hanno vinto l’appalto potrebbero realizzare in due-tre anni, senza che ci sia bisogno di pagare alcuna penale. Si potrebbero così destinare le risorse risparmiate dal tunnel all’ammodernamento delle stazioni e la creazione di nuove fermate metropolitane, risolvendo subito in maniera efficiente la questione del trasporto cittadino”. “Il metrotreno - precisa poi una nota diffusa nel corso di questo pomeriggio - funzionerebbe in maniera efficiente adottando la soluzione di superficie dell'alta velocità, che permette una stretta ed efficace integrazione dei binari.

Sarebbe così possibile l'agile trasferimento dei passeggeri a raso fra la linea ad alta velocità, quella regionale-nazionale, e quella del metrotreno, grazie ad una coppia di binari dedicata per ognuna di esse. Il sistema garantirebbe frequenze sostenute di passaggi, grazie anche all'utilizzo di convogli leggeri. Fra le fermate utilizzabili ci sono anche molte delle stazioni esistenti, che necessiterebbero interventi di semplici interventi di adeguamento”. Inoltre, sempre secondo il progetto presentato dalla compagine d'opposizione, non ci sarebbe nessun impatto sulla falda acquifera e ci sarebbero solo 9 punti critici, con solo 3 edifici da abbattere. Ma quali sarebbero i percorsi delle sei linee? Eccoli:

  • Linea Viale XI agosto-Campi Bisenzio: Perfetti Ricasoli, Olmatello, Aeroporto, Quaracchi, Officine FS, Osmannoro, San Giusto, Campi Bisenzio;
  • Linea Prato-Signa: Prato, Prato Macrolotto, Capalle, Chiella, Indicatore, Colli Bassi, Signa;
  • Linea Torregalli-Cascine: Torregalli, San Lorenzo, Lotto Zero, San Bartolo, Cascine;
  • Linea Empoli-Leopolda: San Donnino, Pesciolino, Il Barco, Boito, Manifattura Tabacchi, Paisiello, Leopolda;
  • Linea Dorsale Principale: Villa Reale, Giuliani, Dalmazia, Circondaria, Orticoltura, Le Cure, Il Pino, Alberti, San Salvi, Gignoro, Rocca Tedalda, Girone;
  • Linea Faentina: riattivazione di tutte le stazioni esistenti.
Il servizio metropolitano consentirebbe inoltre gli spostamenti fino a Prato, Pistoia, Pontassieve e Montevarchi. “E' un sistema altamente efficiente, che darebbe un impulso decisivo alla mobilità cittadina – ha concluso De Zordo – valorizzando al meglio il trasporto pubblico su rotaia.

E' un intervento che renderebbe superflua la realizzazione delle linee due e tre della tramvia, così come del cosiddetto 'tubone', e le altre 'grandi opere' che non farebbero altro che accrescere il traffico su gomma, a danno della vivibilità della città e della salute dei cittadini”. Stefano Romagnoli

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