Renzi apre al dialogo... ma il Pd lo stoppa?

Per le opposizioni di centrodestra e sinistra Renzi apre al dialogo ma la maggioranza che sostiene il primo cittadino va avanti sulla linea già tracciata nella precedente legislatura. Ancora a rischio la sorte dei 163 alberi nell'area degli ex Macelli.

Redazione Nove da Firenze
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27 luglio 2009 20:21
Renzi apre al dialogo... ma il Pd lo stoppa?

"L'ordine del giorno presentato dal Partito Democratico e approvato dal Consiglio fa emergere un inaccettabile gioco delle parti. Mentre il sindaco Renzi sembrava aver aperto alla ridiscussione del progetto, sfatando un tabù che sul sottoattraversamento durava da anni, dall'altro il documento del Pd chiude la porta e ritiene il tunnel l'ipotesi migliore. A cosa serve il Consiglio straordinario dell'alta velocità se comunque il Consiglio decide di mantenere il progetto sotterraneo e della stazione di Foster?" E' quanto si chiede Ornella De Zordo, commentando le vicende di oggi in Consiglio comunale sull'Alta velocità fiorentina. "Eravamo pronti a salutare positivamente l'apertura del sindaco Renzi - ha aggiunto De Zordo - che arrivava dopo anni di totale blindatura nel dibattito sul nodo fiorentino della Tav.

Vogliamo sapere qual è la vera faccia del governo cittadino. Quella di Renzi è solo una farsa, oppure la maggioranza non condivide la linea del sindaco?" "In questo modo però si perde un'occasione importante, che arriva dopo anni di perseverante attività del Comitato contro il sovrattraversamento, del gruppo di lavoro dell'Università di Firenze, di semplici cittadini e anche, per quello che ha potuto, di perUnaltracittà, che erano sono riusciti a portare all'ordine del giorno della politica un argomento che fino a ieri sembrava tabù.

Occorre realmente andare oltre il dogma del pericoloso e costoso progetto di sottoattraversamento approfondendo i pro e i contro di questo assurdo progetto, aprendo un confronto vero valutando vantaggi e svantaggi delle varie ipotesi e ascoltando tutti gli esperti in grado di illustrare le soluzioni possibili", ha aggiunto la De Zordo. "Le risorse risparmiate grazie al progetto di superficie elaborato dall'Università - ha continuato De Zordo - potrebbero essere destinate virtuosamente alla riorganizzazione del trasporto pubblico locale.

Fra i progetti a cui dare priorità c'è certamente la realizzazione di un metrotreno, che costituirebbe una soluzione efficace per risolvere i problemi di mobilità della città, attraverso spostamenti agili e effiaci fra le stazioni feroviarie cittadine esistenti". "Da tempo diciamo che il progetto per il sottoattraversamento Av di Firenze costituisce un pericolo per la città, manca degli approfondimenti necessari, minimizza gli impatti e non dà alcuna garanzia. Anzi l'unica certezza, alla luce dei precedenti del Mugello e di Bologna, e della superficialità con cui si sta procedendo, è che quest'opera produrrà danni ingenti, disagi enormi per almeno un decennio, pericoli anche per la salute dei cittadini.

Non c'è affatto bisogno di andare sotto terra per far passare i treni Av, si potrebbe risparmiare una cifra ingentissima, vicina al miliardo e mezzo di euro, per investirla in opere realmente utili, soprattutto in manutenzione e sicurezza, si potrebbe evitare a Firenze e ai fiorentini danni e disagi devastanti quanto inutili" ha concluso la consigliera d'opposizione. "La maggioranza di centrosinistra ha sconfessato il sindaco Renzi". E’ quanto sostengono i consiglieri del Pdl commentando "l’approvazione, da parte dell’assemblea di Palazzo Vecchio, dell’ordine del giorno sull’Alta velocità presentato dal capogruppo del Pd Francesco Bonifazi". "Nella sua relazione al consiglio – hanno spiegato gli esponenti del centrodestra – il sindaco Renzi ha fatto alcune aperture.

A quanto pare, però, la sinistra radicale, ancora determinante per la coalizione, ha prevalso. Nell’ordine del giorno si conferma, ad esempio, la scelta tout court del sottoattraversamento e la localizzazione della nuova stazione agli ex Macelli. Questioni sulle quali Renzi, invece, era aperto ad altre eventuali soluzioni". "Alla fine – hanno concluso i consiglieri del Pdl – la maggioranza ha 'cancellato' le aperture del sindaco e, approvando il documento di Bonifazi, ha praticamente 'intimato' a Renzi di fare marcia indietro". “La discontinuità per il momento si ferma ad un atto di buona volontà di riesaminare i due progetti.

Se questo significherà rivederli seriamente e senza paraocchi ideologici o di difesa di interessi di parte la cancellazione della Linea 2 e 3 della tramvia e del sottoattraversamento della Tav ne saranno la logica conseguenza”. Lo ha dichiarato Mario Razzanelli, capogruppo di “Firenze c’è” in Consiglio Comunale. “Il sindaco sa benissimo – afferma Razzanelli – che la Linea 1 è stata progettata male e realizzata peggio.

Per le linee 2 e 3 della tramvia Renzi deve voltare pagina rispetto a Domenici e riconoscere che c’è stato un referendum che le ha bocciate”. “Se le linee 2 e 3 verranno analizzate con serietà – spiega Razzanelli – risulteranno una follia urbanistica ed economica che peggiorerà le condizioni del traffico, dell’inquinamento sia acustico che atmosferico. Aggiungasi l’abbattimento di centinaia di alberi su tutti i viali di circonvallazione fino a viale Giannotti e l’eliminazione di migliaia di posti auto, il costo di costruzione 1,4 miliardi e la perdita di gestione annuale, pari a 28 milioni di euro”. “Il sottoattraversamento della Tav è un’opera ancora più devastante della tramvia.

Esiste un progetto di un gruppo di docenti dell’Università di Firenze che prevede di utilizzare l’attuale sede ferroviaria per il passaggio dei due binari dedicati alla Tav. Con questo progetto non si cantierizza la città per 15 anni; non si mette a rischio la stabilità di centinaia di palazzi; non passerà un tir di detriti inquinati ogni sei minuti per le strade cittadine; si risparmiano 4 miliardi di euro; si può scegliere tra quattro stazioni: Castello, Rifredi, Statuto e Campo di Marte” prosegue Razzanelli. “Ben venga – conclude l'eponente d'opposizione – il confronto con il consiglio, con le categorie e la cittadinanza ma che sia un colloquio, un confronto e non un imposizione.

Diciamo chiaramente alla cittadinanza che questa opera fa gola unicamente per i miliardi che si spendono e non per la sua utilità”. Attrezzare la stazione di Campo di Marte e approfondire l’ipotesi del passaggio in superficie dell’Alta velocità. È quanto ha chiesto Valdo Spini, capogruppo di Spini per Firenze, al sindaco Matteo Renzi. “Il primo cittadino nel suo intervento ha detto che Campo di Marte è la stazione naturale dell’Alta velocità che verrà completata entro l’anno aggiungendo però che non è convenientemente attrezzata.

Visto che, comunque, questa stazione di superficie sarà in funzione per almeno cinque anni se non di più, vorremmo dal sindaco un chiaro impegno dell’Amministrazione perché tale stazione venga convenientemente attrezzata”. Spini ha chiesto inoltre che “sia sottoposta a Trenitalia l’ipotesi di un sovrattraversamento dell’Alta velocità” e ancora che “si ripensi l’ipotesi della stazione in sotterranea ai Macelli, un grande dispendio ambientale per avere un’ulteriore stazione rispetto a Santa Maria Novella”.

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