Societa' della Salute: siglato l'accordo per l'adeguamento delle rette sociali di RSA e RA

Redazione Nove da Firenze
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25 aprile 2009 00:52
Societa' della Salute: siglato l'accordo per l'adeguamento delle rette sociali di RSA e RA

Firenze, 24 Aprile 2009- Un adeguamento delle rette sociali giornaliere erogate alle strutture residenziali fiorentine che ospitano anziani e adulti disabili (RSA e RA), ferme da dieci anni, che non peserà sulle tasche dei cittadini. È stato siglato qualche giorno fa l'accordo tra la Società della Salute, il Comune e l'Azienda Sanitaria di Firenze e i rappresentanti delle Associazioni che riuniscono i gestori delle strutture fiorentine. Le novità dell'intesa sono state illustrate questa mattina dall'assessore alle politiche sociosanitarie e presidente della Società della Salute e dal direttore Riccardo Poli.

In concreto l'accordo prevede l'incremento del 3,6% della quota sociale della retta, pari a 1,84 euro al giorno (la quota sanitaria è a carico dell'Azienda Sanitaria e prevede un diverso iter di rinnovo di competenza della Regione). Le risorse necessarie, circa 400.000 euro, verranno stanziate interamente dall'Amministrazione Comunale e non peseranno sulla parte della quota sociale posta a carico dell'utente. Tra le novità previste dall'accordo anche l'istituzione di un tavolo tra Società della Salute, Comune, Azienda Sanitaria di Firenze e rappresentanti dei gestori incaricato di procedere a una classificazione delle strutture sulla base della tipologia e della qualità dei servizi offerti agli utenti.

"L'idea è di creare una sorta di classificazione analoga a quella degli alberghi - ha spiegato Poli -. Le stelle verranno assegnate non sulla base dei livelli di assistenza, che devono rispondere a precisi requisiti di legge, quanto piuttosto sul valore aggiunto delle strutture, per esempio la presenza di spazi comuni di socializzazione, di scelte maggiori in termini di menù e via dicendo". Ma l'istituzionalizzazione in strutture residenziali non è l'unico strumento delle politiche per gli anziani non autosufficienti.

Da tempo l'Amministrazione comunale e la Società della Salute stanno lavorando al potenziamento degli interventi volti a favorire la permanenza dell'anziano in famiglia. A questo scopo la Società della Salute ha deciso di stanziare 700.000 euro per ampliare il numero di posti per i ricoveri di sollievo, un aiuto importante per i nuclei familiari che assistono in casa il congiunto anziano non autosufficiente. E rientra sempre nella politica del potenziamento della domiciliarità anche l'abbattimento della lista di attesa per il contributo badanti, per il quale sempre la Società della Salute ha recentemente stanziato 1,9 milioni di euro, una somma che consentirà l'erogazione di 240 contributi aggiuntivi.

"L'intesa con le RSA - ha aggiunto Poli - prevede inoltre l'istituzione di un sistema informativo in grado di fornire in tempo reale i posti a disposizione nelle varie strutture in modo da ottimizzarne l'utilizzo, soprattutto per quanto riguarda i ricoveri di sollievo". Poli ha poi annunciato la collaborazione con la Società della Salute del professor Giancarlo Berni. "Sarà il supervisore scientifico e clinico delle unità di valutazione che definiscono la stato di non autosufficienza degli anziani.

L'obiettivo è, grazie alla sua competenza medica, clinica e scientifica, di arrivare a una valutazione della non autosufficienza il più possibile precisa e veritiera". Il direttore Poli ha poi ricordato le 300 ulteriori quote per l'inserimento in RSA che hanno consentito di ridurre la lista di attesa. L'assessore ha colto l'occasione per fare un bilancio della Società della Salute, ricordando come, grazie alla legge regionale dell'anno scorso e alla recente approvazione del nuovo statuto e della nuova convenzione da parte del consiglio comunale, questa sia adesso a regime.

"Nel corso della sperimentazione non sono mancate difficoltà e ritardi, ma adesso tutto questo è superato. La Società della Salute è uno strumento che ci consente di affrontare al meglio le sfide e le difficoltà della nostra società in continua trasformazione". Una società caratterizzata sempre da un aumento del bisogno, accompagnato però da una continua riduzione delle risorse (l'ultima in ordine di tempo il taglio del 30% del Fondo sociale nazionale). "Nonostante le difficoltà - ha spiegato l'assessore - Firenze ha mantenuto e anzi innalzato il livello dei servizi.

Nel 2007 la spesa media procapite per interventi e servizi sociali è stata di 246,5 euro a fronte dei 120,5 della Toscana e dei 98 della media nazionale". Ma i bisogni continuano ad aumentare sia per l'invecchiamento progressivo della popolazione (nel 2007 i fiorentini con più di 65 anni erano il 26% della popolazione, pari a quasi 94.800 persone, quelli over 80 erano 30.805 e molti vivono da soli: un ultrasessantacinquenne su tre e un ultraottantenne su due) sia per l'espansione delle cosiddette nuove povertà (immigrati ma non solo).

Senza dimenticare poi che l'invecchiamento della popolazione causa l'aumento delle malattie proprie della terza causa e della non autosufficienza con tutto quello che ne consegue a livello di servizi e assistenza. L'assessore ha poi ricordato l'ultima emergenza, quella dell'accoglienza dei minori stranieri non accompagnati. "Si tratta di un intervento obbligatorio per legge e, nonostante in bilancio avessimo previsto uno stanziamento superiore a quello dell'anno scorso, ovvero 3 milioni di euro, se venisse confermata la frequenza attuale di arrivi, saremo già fuori budget per 2 milioni di euro.

E questo vorrà dire che dovremo tagliare qualche altro servizio". (mf)

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