Terremoto: i vigili fiorentini individuano uno sciacallo in azione al campo di Bazzano

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 aprile 2009 22:07
Terremoto: i vigili fiorentini individuano uno sciacallo in azione al campo di Bazzano

Firenze- Il ministro delle Infrastrutture ridimensiona la cifra stimata dal titolare del Viminale Roberto Maroni per la ricostruzione in Abruzzo: ''Credo che 12 miliardi di euro siano eccessivi, basterà meno''.
Da venerdì il primo contingente di volontari della Polizia Municipale di rinforzo è arrivato in Abruzzo. E già i vigili fiorentini sono già entrati in azione individuando uno sciacallo che compiva furti nell'accampamento di Bazzano, sede del contigente. Il contingente è arrivato venerdì al campo base e si è subito messo al lavoro, sotto il comando della vicecomandante Patrizia Verrusio.

Ai vigili fiorentini è stato affidato il territorio di Paganica, dove hanno già disposto una nuova circolazione di emergenza, ed il contatto con tutti gli accampati nelle varie tendopoli, che quotidianamente espongono loro i problemi che si trovano ad affrontare, logistici e di sicurezza. Dopo neanche un giorno, sabato, il primo intervento contro episodi di sciacallaggio che da qualche tempo si verificavano presso il campo-sede del contingente, nell'accampamento di Bazzano. Alcuni volontari lamentavano piccoli furti di radio, carburanti, vestiario della Protezione civile e, proprio in quel giorno, anche 800 euro sottratti al responsabile del campo e al Gruppo della Misericordia.

Gli agenti hanno avviato immediatamente una indagine raccogliendo testimonianze. E dai colloqui è emerso un particolare comune: ovvero un militare che era stato visto entrare e uscire dalle tende che, proprio perché appartenente alle forze armate, non aveva destato preoccupazione. Alcuni testimoni sono stati più precisi e hanno raccontato alla Polizia Municipale di aver notato un alpino in giro da solo per il campo. I vigili hanno quindi iniziato una ricerca che ha portato all'individuazione dell'alpino: questi è risultato un ex militare congedato nel 2008 che però aveva mantenuto divisa e tesserino militare.

L'uomo, 30 anni, era arrivato da Caserta, suo luogo di residenza, riuscendo ad aggregarsi al gruppo Alpini spacciandosi per appartenente al 32° Reggimento Genio Guastatori. E approfittando della situazione era riuscito a commettere alcuni furti: tra questi anche quello del carburante prelevato dalle scorte della Protezione Civile. In questo caso gli è però andata male: ha sottratto il gasolio pensando che fosse benzina rovinando così il motore dell'auto. La vicecomandante Verrusio ha quindi disposto la perquisizione dell'uomo, della sua tenda e della sua auto: gli agenti hanno così ritrovato alcune delle banconote rubate oltre ad altri oggetti.

Il giovane è stato denunciato per furto aggravato ed allontanato: non è stato deciso l'arresto, in accordo con la Procura di L'Aquila, a causa delle difficoltà logistiche e di sicura detenzione del soggetto.
Sono passati solo quindici giorni dal tremendo sisma che ha colpito l'Abruzzo ma gli abitanti di Castelnuovo di San Pio delle Camere - ospiti del campo gestito dalla Protezione civile e dai volontari toscani - non perdono tempo e costituiscono un Comitato spontaneo con il duplice scopo di fare pressione nei confronti delle istituzioni locali, affinché la ricostruzione avvenga nei tempi più rapidi possibili e in maniera partecipata dai cittadini e garantire, nel frattempo, una vita dignitosa all'interno della tendopoli.

E' questa la novità più importante che arriva dal campo base di Castelnuovo dove vive ormai una comunità di circa 250 persone tra terremotati e volontari dell'associazionismo toscano che ogni 5/6 giorni si danno il cambio per dare continuità all'opera di assistenza. La nascita del Comitato è il frutto di giorni di discussione e dibattito all'interno della grande sala mensa del campo. E' lì che gli abitanti di Castelnuovo hanno deciso di prendere direttamente in mano il proprio destino, ponendo le basi per una vera e propria autogestione del campo condivisa dalla Protezione civile nella definizione delle norme e delle regole.

Il primo passo è stato quello di assumersi la responsabilità di alcune attività necessarie per il buon funzionamento della comunità: dalla gestione della segreteria per quanto riguarda l'assistenza alla popolazione alla cura e distribuzione degli aiuti stoccati nei magazzini; dalla pulizia dei bagni e delle docce all'assistenza ai cucinieri per tutto ciò che non implica il rispetto delle norme igienico-sanitarie. Il campo si sta ormai strutturando in maniera definitiva. I bambini e le bambine hanno ricominciato a frequentare le scuole elementari e medie all'interno d ella tendopoli/scuola montata a San Pio alle Camere.

A Castelnuovo è stata allestita una ludoteca per i più piccoli mentre gli adolescenti hanno chiesto e ottenuto uno spazio sicuro tutto per loro, lontano dal controllo degli adulti. Una roulotte speciale è stata messa a disposizione della famiglia che ha una bambina di pochi mesi con qualche problema di salute. Tutte le tende hanno ormai veri e propri letti al posto delle brande e sono riscaldate. Il campo è stato completamente recintato, offrendo così maggiore sicurezza agli ospiti. Grazie alla collaborazione dei Vigili del Fuoco del campo è stato infine organizzato un corso di formazione antincendio per gli abitanti di Castelnuovo - con il superamento della prova del fuoco - che ha consentito loro di apprendere le manovre necessarie per un utilizzo consapevole ed efficace degli estintori presenti tra le tende.
«Apprendiamo con favore la notizia della nascita del Comitato autogestito dai cittadini ospiti del campo organizzato dalla Toscana a Castelnuovo, in Abruzzo.

E' una forma di autotutela e democrazia dal basso che li accompagnerà nel difficile percorso verso la ricostruzione delle loro case, soprattutto in un'epoca storica in cui gli interessi di pochi hanno la meglio su quelli diffusi dei cittadini.» Lo ha comunicato con una nota Ornella de Zordo, candidata a sindaco di Per Unaltracittà «E' inutile sottolinerare - ha concluso - come la ricostruzione dell'Abruzzo rappresenti infatti una torta enorme per i costruttori, magari per quegli stessi costruttori che hanno edificato con sabbia di mare e senza rispettare le norme antisismiche e su cui Berlusconi invita a non indagare».

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