Porcari (Lucca): la magia del giocattolo di una volta

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 novembre 2008 14:02
Porcari (Lucca): la magia del giocattolo di una volta

Porcari 18 novembre 2008- Saranno le più importanti collezioni provenienti da raccolte di tutta Italia ad essere ospitate alla Fondazione Giuseppe Lazzareschi di Porcari (Lucca) nella mostra “Giocattoli da sogno in un Palazzo di Vetro”, realizzata in collaborazione con il Club del Soldatino e della Figurina Storica di Firenze, il patrocinio del comune di Porcari e il contributo della Cassa di Risparmio di Lucca. La mostra sarà inaugurata domenica 23 novembre alle ore 11 dopo l’esibizione dei gruppi storici medievali della compagnia dell’Orso di Pistoia e dei Cavalieri della Torricella di Settimello di Firenze all’esterno del Palazzo di Vetro, fra squilli di chiarine e rulli di tamburo.

Alle 15, sempre di domenica 23, esibizione degli sbandieratori e caldarroste in piazza per tutti, offerte dal Gruppo Alpini di Porcari.
La mostra è un “excursus” storico a partire dai giocattoli che si muovevano senza trasmittente, un ritorno al passato per genitori e nonni, che potranno così rivivere la magia di giochi semplici fatti con una chiave e una molla, una sorprendente scoperta per i più giovani e i bambini di oggi.
Soldatini, fortini, bambole, automi, moto, aerei, auto americane degli anni ’50 e tanto ancora saranno gli assoluti protagonisti fino al 18 gennaio 2009.

Molte le marche dei giocattoli di un tempo, come la padovana Ingap o la francese Citroen. Ci saranno moto e auto della Bing e Carette, delle fabbriche gloriose di Norimberga dei primi del secolo. Ancora, aerei, dirigibili, navi e, per la gioia del pubblico femminile, rarissime bambole in panno Lenci, Furga quelle più leziose in bisquit, in vinile composizione e celluloide di marche tedesche, francesi e italiane, fino alla bambolo “simbolo” dei giorni nostri, la prima Barbie con i suoi costumi e accessori anni ’50.

Tanti i soldatini, che faranno la parte del leone con tutte le tipologie e fatture esistenti: i “toys” inglesi, di carta, di latta dipinta a mano, pasta e piombo, di epoche che spaziano dai romani fino alla seconda guerra mondiale e delle marche più svariate ormai scomparse, come la famosa Lineol, di Brandeburgo o Elastolin di Coburgo prodotti per l’indottrinamento nazista delle giovani menti dei bambini tedeschi. Verrà presentato, per la prima volta in Italia, un diorama di 21 metri quadrati con oltre cinquecento soldatini che faranno rivivere il leggendario assedio di Forte Alamo del 1836.

Ammireremo le guardie della Regina con pezzi della inglese Britains dei primi del secolo scorso, le carrozze reali, il cambio della guardia a Londra. Settori speciali saranno dedicati ai 500 anni delle guardie Svizzere, a Garibaldi, alle guardie canadesi, alle colonie italiane, alla storia d’Italia. Ancora, animali nati per il gioco delle fattorie o la caccia al bisonte nelle praterie, fortini, fortezze, castelli con assedi e corteggi medievali. In esposizione anche le mitiche auto americane degli anni ’40 e ’50 e le limousine anni ’30, e ancora, moto, camion e carri armati militari con truppe a piedi.

Insomma, un libro dai mille capitoli da sfogliare e ammirare, per capire come un tempo si giocava e ci si divertiva. A far da scena e coreografia alla mostra le pregevoli opere della grande artista lucchese Maria Stuarda Varetti, create appositamente per l’evento: giocattoli che sembrano scaturire da un sogno ad occhi perti.
Della mostra sarà redatto un accurato catalogo ricco di illustrazioni e di informazioni scientifiche sulla storia del giocattolo, un sicuro contributo alla scarsa editoria italiana sull’argomento.

Ma la rassegna non mancherà di una sua finalità benefica: con un piccolo contributo si potrà acquistare una serie di bellissimi soldatini di piombo fatti a mano, il cui ricavato verrà devoluto all’associazione A.n.f.f.a.s. di Lucca. L’ingresso alla mostra è libero. Orari: tutti i giorni dalle dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19, chiuso sabato mattina e lunedì. aperto anche per le visite scolastiche su appuntamento.

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