Un CPT nell’area dell’ex dirigibile a Campi Bisenzio?

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 settembre 2008 15:34
Un CPT nell’area dell’ex dirigibile a Campi Bisenzio?

Firenze, 26 settembre 2008- Stamani i giornali riportano la notizia che il Governo ha deciso in maniera unilaterale e improvvisa di collocare un centro di identificazione ed espulsione, equivalente ad un CPT, nell’area dell’ex dirigibile a Campi Bisenzio.
"Ribadiamo ancora una volta la nostra ferma contrarietà alla costruzione di un CIE". Così Francesca Chiavacci, presidente di Arci Firenze "Il Governo – prosegue Francesca Chiavacci – dimostra di conoscere solo l'arroganza e insiste sulla strada della negazione dei diritti: i CIE sono strutture destinate ad una vera e propria reclusione di 18 mesi, che si vorrebbero realizzare senza alcun tentativo di consultazione del territorio".

"Rimaniamo pronti a mobilitarci" – conclude Francesca Chiavacci. L'Arci di Firenze, in collaborazione con i Medici per i Diritti Umani, organizzerà nei prossimi giorni un incontro per confrontarsi sul tema con associazionismo, forze politiche e istituzioni.
Proprio nei giorni scorsi una mozione del Capogruppo dei Verdi per l’Arcobaleno, Luca Ragazzo, è stata approvata nello scorso Consiglio provinciale per esprimere contrarietà al progetto proposto ad agosto e confermato oggi dal Ministero della Difesa di collocare un CPT presso l’area del dirigibile a Campi Bisenzio.
Nella mozione approvata si chiede all’Amministrazione Provinciale di coordinarsi con la Regione Toscana e il Comune di Campi Bisenzio per contrastare l’ipotesi ministeriale di collocazione del CPT a Campi Bisenzio e di tutelare ambientalmente l’area del dirigibile, attuando la previsione del PAI dell’Autorità di Bacino e del Piano strutturale del Comune che prevede cassa di espansione con interventi di rinaturalizzazione.
“Abbiamo ottenuto l’appoggio politico dalla Provincia nella battaglia contro la collocazione del CPT nell’area del dirigibile e ci soddisfa l’orientamento espresso riguardo alla contrarietà alla nuova costruzione di un CPT a Campi Bisenzio e allo stesso modo apprezziamo che si sia voluto prendere una posizione ufficiale sul tema del CPT e sul tema della sicurezza – dichiarano Luca Ragazzo, Annalisa Pratesi e Tommaso Grassi – Ora che il Ministero concretizza la proposta inserendo le collocazioni in un atto ufficiale è necessario che la Provincia e gli altri enti intervengano immediatamente per evitare quanto previsto dal Ministero della Difesa”.

“Riteniamo la proposta del Ministero sia completamente errata perché non solo si pone l’obiettivo di costruire una struttura che è ormai esplicitamente repressiva verso i deboli, inefficace nei confronti delle reali reti di criminalità e perlopiù inconciliabile con politiche di inclusione e di prevenzione - affermano Ragazzo, Pratesi e Grassi – ma si individua per la costruzione un’area naturalistica in cui nulla può essere realizzato se non compromettendo l’equilibrio con la natura”.

“L’area individuata dal Ministero della Difesa detta del dirigibile, riteniamo sia un’area verde da salvaguardare e recuperare per una fruizione pubblica che possa compensare l’ambiente alterato, alienante e insalubre della Piana Fiorentina – concludono gli esponenti Verdi – L’area fa parte dei siti naturali d’importanza europea e per questo qualsiasi nuova destinazione deve dimostrare di non incidere sulle caratteristiche naturali dell’area: un CPT, con le infrastrutture e nuova viabilità di certo non può garantire la salvaguardia degli elementi naturali del sito”.

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