Terricciola: storia del movimento operaio in quadri, voci e musica per il festival Utopia del Buongusto

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
31 luglio 2008 13:05
Terricciola: storia del movimento operaio in quadri, voci e musica per il festival Utopia del Buongusto

Lo spettacolo “Cantico del movimento”, in programma venerdì 1° agosto 2008 alle ore 21,30 nella piazzetta della Chiesa di Terricciola (Pisa). Scritto, diretto e interpretato da Stefano Filippi.
In tavola per l’occasione cena a tema con i sapori del mondo operaio.
Alle 20,00, infatti, cena in luogo “Utopia atmosfere”. Informazioni e prenotazioni 0587-608533 / 320-3667354. Ingresso allo spettacolo (con sorpresa gastronomica) € 7,00. Cena e ingresso allo spettacolo (più sorpresa gastronomica): €17,00.

A fine serata ci sarà il racconto della mezzanotte. Cinque minuti di poesia accompagnati da bevande e dolci. Da non perdere il camminamento panoramico dietro ilcentro storico con vista su Volterra. Si tratta di una rappresentazione che rientra nella tradizione dei cantastorie e del teatro di narrazione in quanto racconta una storia con eventi, personaggi, aneddoti e che di quelle antiche tradizioni vuole richiamare la capacità di evocare attraverso la parola e la fisicità intere epopee e di farne rivivere il fascino segreto.

Un racconto che passa attraverso i momenti decisivi della storia del movimento operaio dalle origini alla fine del Novecento con l’idea di restituire il senso degli avvenimenti attraverso la leggerezza ed il sorriso, dove anche la parola viene coinvolta nell’azione e nelle dinamiche del corpo. Ad accompagnare le parole la musica e la voce di una cantante che attraverso arie, canzoni e temi che hanno caratterizzato la storia del Movimento, faranno da supporto evocativo alla dinamica dello spettacolo.

Cena “Utopia atmosfere”. Partendo dal tema degli spettacoli, alcune cene di Utopia avranno un menù che si ispira e rivisita ironicamente il modo di mangiare legato ad alcune classi sociali, o meglio al cliché che si ha di queste: così il menù ispirato alle mense operaie del secolo scorso, o quello ispirato alle tavole dei contadini degli anni ’50, o ancora una cena dei montanari, una sorta di “come eravamo” culinario, un divertito “come mangiavamo”. Novità, tornano i libri, grazie alla nuova collaborazione con il Cospe (Cooperazione per lo sviluppo dei paesi emergenti).

Ad ogni spettacolo saranno presentati ben cento titoli sostenuti da Cospe e da chi, agli esordi della rassegna, con l’attività di “Pulmilibro” era stato compagno di viaggio del festival. Utopia del Buongusto è una iniziativa finanziata con il contributo della Provincia di Pisa, della Regione Toscana e dei Comuni in apertura di programma, con il sostegno di Apt Pisa e Consorzio Turistico Volterra Valdicecina.

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