Libri: Graffiti e dintorni di Pino Marchi con prefazione di Omar Calabrese

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
31 dicembre 2007 11:06
Libri: <I>Graffiti e dintorni</I> di Pino Marchi con prefazione di Omar Calabrese

Siena, Dicembre 2007- Italia Spray racconta un aspetto del nostro tempo, quello che emerge da almeno 40 anni di testimonianze murali. Riporta, per una fedele documentazione del costume d’oggi, quello che altri hanno scritto. Italia Spray è nato dai muri. Sì, dalle scritte sui muri, sui monumenti, per le strade e le piazze delle nostre città. Sui muri si parla di tutto: politica, governo, sport, religione, scuola, amici, nemici, matrimonio, aborto, divorzio, animali. Milano, Roma, Torino, Napoli, Bologna, Firenze, ma anche l’Italia di provincia e qualche riferimento ai muri Europei e d’oltreoceano, dove la fantasia, anche nelle altre lingue, non manca.

Italia Spray fotografa un’Italia e un mondo decorati e imbrattati insieme. Il volume, ( formato 22 X 24, pp.320, Euro 26,00) edito da Protagon Editori, disponibile in libreria, raccoglie più di duemila foto, a colori e in bianco e nero, di pensieri-idee-opinioni-contestazioni-speranze impressi da ignoti sui muri ed è arricchito da una prefazione di Omar Calabrese. Oltre 4000 le scritte-trascritte, cui si aggiungono innumerevoli opere d’arte di strada, i murales e curiosi cartelli o affissioni, evoluzione del messaggio murale.

Tanti, tantissimi gli argomenti affrontati. Eccoli uno per uno.
Amore – Cuori a gesso, lapis, vernice. Frasi dolci o meno dolci, da parte di chi è stato piantato, di chi vuol esser perdonato, di chi ama e lo vuole gridare al mondo. Eh sì, al cuor non si comanda: l’amore che da sempre ispira il cuore dei poeti, ispira oggi anche la poesia nella strada. Come recita un murale, infatti, “la poesia è nella strada”.
Sport - Anche lo sport è oggetto di attenzione da parte dei “cronisti murali”.

Primo fra tutti il re degli sport nel Belpaese, il calcio. Sui muri si festeggia la vittoria della squadra del cuore o la sconfitta degli avversari, si piange la vendita di un bomber e si osanna il proprio beniamino. La più chiacchierata, naturalmente, è la “Vecchia Signora”, la Juventus, in un misto di invidia sportiva e profetica lungimiranza, come non domandarsi chi sia l’autore di quel “Moggi Giraudo Bottega compagni di merende” su un muro di La Spezia?
Non mancano poi scritte che con lo sport hanno poco da spartire, frutto dell’antico spirito fazioso del popolo italiano, l’atavica tendenza a dividersi in bianchi e neri, guelfi e ghibellini, sempre impegnati in un gigantesco derby che vede impegnate città, regioni e l’intero paese.
E infine le più recenti, che al contrario riuniscono l’Italia in un solo grido: “Campioni!”
Attualità – Là dove i media creano un buco informativo i muri lo coprono.

Si parla di tutto, dalla liberalizzazione della droga all’immigrazione, dagli OGM alla TAV, fino al sentito problema delle carceri. In maniera seria, aggressiva o anche ironica. L’importante è parlarne, come in una pubblica e libera tribuna politica.
Un capitolo a parte è dedicato agli Affari Esteri, tema prediletto dai nostri commentatori. Eccoli là, Libano, Cile, Cuba, Israele, tutti sui muri di casa nostra. Come se di problemi interni non ne avessimo abbastanza.
Tanti i messaggi di pace ma tanti anche i messaggi di guerra, accuse a nazioni, istituzioni, personaggi politici.

Ah, la Politica! Quanto piace agli italiani parlare di politica! Ritroviamo sui muri governi, di solito “ladri”, capi, oltre che “ladri” anche “assassini”, sottocapi, forze dell’ordine: tutti oggetto di contestazione, perché il muro difficilmente concede vie di scampo.
Destra e Sinistra si scontrano in un apposito capitolo, perché sui muri se ne leggono davvero di tutti i colori, dal rosso al nero. Il raptus del muro in versione politica trova inoltre una sua espressione tutta particolare in quella sorta di “lotta continua”, senza riferimenti al movimento politico, fatta di sostituzioni, cancellazioni o aggiunte di parole tali da modificare il significato della scritta originale.
Pubblicità – La pubblicità, specchio e riferimento della società di oggi, non poteva certo trascurare un fenomeno come quello del “writing”.

Così, ecco che gli slogan compaiono sui cartelloni pubblicitari trasformati in muri di carta, camuffati da controinformazione. Dopotutto, il muro non mente mai.
E se i muri ispirano la pubblicità è anche la pubblicità che ispira i muri, tappezzati da tormentoni mediatici ormai entrati nel vocabolario di tutti.
Miscellanea – In molti casi lo spray è usato in maniera sconnessa, ad occhi chiusi, senza apparente giustificazione. Frasi senza senso o il cui vero senso non riusciremo mai a capire, ma anche classiche offese da muri e auguri di Natale.

Per non dimenticare i poeti che si esprimono, naturalmente, in versi.
E poi ancora scuola, lavoro, nostalgiche rimembranze e addirittura religione. Perché, anche se può sembrare strano, sui muri c’è spazio anche per Dio. Come quel volto di Gesù, in una strada di Firenze, che richiama gli automobilisti distratti con un’unica parola: l’uomo.
Una sezione speciale, inoltre, è dedicata a due fenomeni tipici del nostro tempo: le scritte sulle banconote e i volantini dei matrimoni.

Il primo suscita un interrogativo: perché l’avvento dell’euro ha soppresso ogni vena poetica? Il secondo, ormai, dilaga: nei posti più disparati gli odierni Giulietta e Romeo annunciano l’inizio della loro felice vita insieme. Persino sui cassonetti!
Una raccolta di articoli giornalistici che affrontano l’argomento “writing” chiude infine il volume, mostrando come la stampa si è occupata nel tempo del fenomeno, dividendosi tra condanna del vandalismo ed esaltazione dei moderni artisti metropolitani.
Insomma, grazie a questa enorme mole di testimonianze raccolte nell’arco degli ultimi 40 anni, Italia Spray si propone di raccontare una delle storie possibili sul nostro tempo.

Una storia fatta di sentimenti “popolari” dove il pubblico si confonde con il privato, dove il cronista che racconta il fatto diventa esso stesso fatto da raccontare. Poco importa che sia un vandalo imbrattatore o un raffinato writer-pittore: una volta fotografata la sua opera resta a documentare l’epoca che l’ha prodotta. E a ricordarci che in fondo, a volte, la poesia è proprio nella strada.
L’autore: Pino Marchi è un produttore televisivo. Ha realizzato come regista, in vari paesi del mondo, reportage televisivi e scientifici vincitori in diversi festival internazionali.

Dal 1968 è autore di spot pubblicitari. Oggi vive a Firenze dove ha una Casa di Produzione indipendente.
Da sempre incuriosito e affascinato dalla Graffiti-Art , come mezzo di comunicazione, ha già pubblicato due libri Italia Spray, questo è il suo terzo volume.

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