Un nuovo Centro di Cultura Contemporanea a Palazzo Strozzi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 ottobre 2007 18:33
Un nuovo Centro di Cultura Contemporanea a Palazzo Strozzi

Il 29 Novembre 2007 la Fondazione Palazzo Strozzi di Firenze inaugura il nuovo CCCS - Centro di Cultura Contemporanea Strozzina. Firenze, capitale del Rinascimento ha anche una storia importante per il moderno e il contemporaneo e ancora oggi, tra i suoi cittadini, accoglie moltissimi e validi artisti, critici, studiosi e operatori attivi sul campo nell’ambito dell’arte e della cultura contemporanea. Il CCCS vuole essere, pertanto, un luogo importante di dialogo, di aggregazione, di dibattito, un’istituzione che possa ospitare e produrre un’attività espositiva ma anche una valida occasione formativa che metta in comunicazione le realtà già esistenti a livello locale con le diverse esperienze nazionali e soprattutto internazionali.

Il Centro di Cultura Contemporanea Strozzina ha l’obiettivo di promuovere la cultura contemporanea e soprattutto di far conoscere la realtà dell’arte e del dibattito critico internazionale. Il modello innovativo a cui si riferisce è quello dei Centri di produzione artistica e culturale della contemporaneità tipici del nord Europa, dedicati al confronto tra i differenti approcci e le diverse pratiche della contemporaneità.
Il Centro, che nasce sotto una particolare apertura internazionale, è sostenuto dalla Fondazione Palazzo Strozzi che ha trai suoi soci fondatori il Comune di Firenze, la Provincia di Firenze, la Camera di Commercio di Firenze, la Banca CR Firenze e l’Associazione Partners Palazzo Strozzi.
Come dichiara il Direttore Generale della Fondazione, James Bradburne: “Il Centro di Cultura Contemporanea Strozzina (CCCS) intende essere una sorta di piattaforma aperta alla vasta gamma di approcci e pratiche che caratterizzano la produzione di arte e cultura contemporanee.

Aperta anche nel senso che qui la mediazione culturale non sarà finalizzata allo sviluppo di un’unica interpretazione, bensì a stimolare la cultura del dibattito critico e una lettura degli strati molteplici e multiformi che compongono la realtà complessa e talvolta apparentemente contraddittoria in cui viviamo.” Lo spazio espositivo trova posto negli ambienti, restaurati di recente, sotto il magnifico cortile di Palazzo Strozzi (noto come La Strozzina). In passato, qui si trovavano le cantine del Palazzo, vero gioiello del Rinascimento italiano; in seguito, dalla fine della Seconda Guerra Mondiale fino all’alluvione del 1966, queste sale hanno ospitato le più importanti mostre fiorentine, che hanno avuto un’eco internazionale.

Il Centro comprende 11 sale di dimensioni diverse, per una supeficie totale di 850 metri quadrati.
L’approccio fondamentale scelto dal CCCS è quello di ideare un programma pluriennale utilizzando network locali e internazionali. Ciò significa che non solo verranno proposti progetti espositivi tematici, ma saranno regolarmente invitati curatori indipendenti ed istituzioni per concepire iniziative, cicli di film e video, workshop, performance e lecture da tenersi negli spazi del centro.
“Il CCCS è un luogo per la cultura contemporanea, – sottolinea Franziska Nori, project director del nuovo centro – dove saranno presentati progetti che affrontano aspetti urbanistici, economici, di sviluppo sociale e politico, scientifici, tecnologici, come anche estetici ed etici, in virtù del fatto che la stessa arte contemporanea da tempo si é liberata dai canoni classici legati alla logica del singolo approccio disciplinare.

Il CCCS è inteso come struttura dalla quale sarà possibile avviare sia un confronto analitico e contemplativo con l’arte, sia una partecipazione diretta ed attiva al processo culturale”. Il primo evento che inaugurerà lo spazio- Sistemi Emotivi, artisti contemporanei tra emozione e ragione, in programma dal 30 Novembre 2007 al 3 Febbraio 2008- si sviluppa su tre fasi ben distinte ma complementari: una Mostra, una Pubblicazione e un programma di Lectures che indagheranno la tematica delle emozioni, proponendo una rilettura della correlazione tra artista contemporaneo, opera d’arte e fruitore, alla luce delle più recenti riflessioni e scoperte neuroscientifiche sul cervello umano e sui suoi effetti sulla sfera emotiva.
La mostra, curata da Franziska Nori e Martin Steinhoff, rappresenta l’evento centrale di Sistemi Emotivi.

Il percorso espositivo raccoglierà opere di artisti contemporanei che, consapevolmente o meno, si relazionano con la prassi corporea e sensoriale, ma anche razionale e cognitiva, implicata nell’esperienza dell’emozione, sia nel senso della produzione che in quello della fruizione. Gli artisti invitati sono: Bill Viola (USA), William Kentridge (Sud Africa), Yves Netzhammer (Svizzera), Katharina Grosse (Germania), Christian Nold (Inghilterra), Maurice Benayoun (Francia), Teresa Margolles (Messico) Andrea Ferrara alias Ongakuaw (Italia) e i poeti Elisa Biagini, Antonella Anedda e Valerio Magrelli.
La scelta degli artisti segue una logica di multidisciplinarietà e di coinvolgimento interattivo con il pubblico dove l’empatia, ovvero la capacità di comprendere quello che un’altra persona sta provando, gioca un ruolo importante.

I fruitori, infatti, verranno coinvolti a livello sensoriale, cognitivo ed emotivo tra installazioni multimediali, video, animazioni digitali, pittura monumentale e altre suggestioni visive, uditive e corporee. Per tutte la durata della mostra, il percorso sarà integrato da un programma educativo di mediazione, curato e guidato da Barbara Campaner, tramite il quale i visitatori potranno interagire con le diverse opere e sperimentare i temi proposti dalla mostra.
La pubblicazione/ catalogo della mostra, in italiano e inglese, (Silvana Editoriale), contiene, oltre ai contributi teorici dei due curatori, Franziska Nori e Martin Steinhoff, testi originali o estratti da pubblicazioni specialistiche di autori internazionali: neurologi e neuroscienziati quali Antonio Damasio e Joseph LeDoux, filosofi e antropologi come Ronald De Sousa, Peter Goldie, Martha Nussbaum, William Reddy e uno storico dell’arte come David Freedberg.

Il tema comune e di confronto interdisciplinare è quello della razionalità delle emozioni e delle “relazioni- per usare le parole di Freedberg- tra gli aspetti formali di un’immagine e le risposte emotive” del fruitore. Le lectures rappresentano un’ulteriore approfondimento del tema da un punto di vista multidisciplinare e scientifico, attraverso l’incontro diretto con studiosi ed esperti, esclusivamente italiani, di diversi ambiti disciplinari. Il giovedì sera sarà dedicato agli psicologi, filosofi e antropologi che presenteranno le loro teorie, il venerdì alla lettura poetica e alla performance musicale.

Tra gli studiosi coinvolti: Leonardo Fogassi (Neurofisiologo presso l'Universitá di Parma), Giovanni Lucignani (Neuroscienziato presso l’Università di Milano), Andrea Pinotti( Docente di filosofia presso l’Università di Milano), Emilia Barile (Docente dottorato in Scienze Cognitive presso l’Università di Siena), Luigi Pagliarini( Professore di Psicologia degli Automi presso L’Accademia di Belle Arti di Roma) e tra i poeti Elisa Biagini e Antonella Anedda.

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