A San Miniato il Polo catastale del Valdarno inferiore

Redazione Nove da Firenze
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26 settembre 2007 19:55
A San Miniato il Polo catastale del Valdarno inferiore

SAN MINIATO (Pisa), 26/09/2007. Ieri sera (martedì 25 settembre) il Consiglio comunale ha deliberato l’istituzione del “Polo catastale del Valdarno inferiore”, che consentirà ai comuni di San Miniato, Castelfranco di Sotto, Montopoli Val d’Arno, Santa Croce sull’Arno e Santa Maria a Monte di assumere le funzioni catastali fino ad oggi competenza dell’Agenzia per il territorio, in forma di gestione associata. Il Consiglio ha approvato anche la relativa convenzione tra i cinque comuni interessati, che individua nel Comune di San Miniato l’ente capofila del polo catastale.
Al Polo catastale del Valdarno inferiore sarà possibile ottenere il rilascio e la certificazione delle visure catastali, effettuare gli aggiornamenti e l’accettazione di documenti tecnici.

Il polo si occuperà anche della gestione degli atti, dell’aggiornamento delle banche dati del catasto terreni e del catasto urbano e avrà anche un archivio per la gestione dei documenti cartacei. Sulla base della legislazione del 1998 era già stabilito che il catasto fosse trasferito ai Comuni. Molti ritardi hanno portato alla scadenza di questi giorni. All’interno del passaggio della titolarità ai Comuni si poteva dunque scegliere di esercitare le funzioni in tre diverse modalità, della quale né la prima né la seconda avrebbero di granché modificato la situazione attuale, costringendo comunque i cittadini a rivolgersi a Pisa, che avrebbe agito per conto dei comuni dell’area.
“E’ una sfida –dice Angelo Frosini, sindaco di San Miniato- che i cinque Comuni hanno voluto e saputo raccogliere.

Sono convinto che l’attribuzione delle funzioni catastali ai comuni servirà per migliorare i servizi offerti ai cittadini. Potremo infatti integrare le funzioni catastali con quelle comunali, incrociare i dati in possesso del catasto con quelli in possesso dei comuni, avere così una maggior conoscenza del territorio e dei suoi beni immobili. Ciò ci consentirà, innanzi tutto, di offrire ai cittadini un servizio più agevole funzionale e conveniente, perché fornito nell’ambito del proprio comune e non a livello provinciale.

In secondo luogo, potremo fare scelte di pianificazione urbanistica ancor più aderenti alla realtà e ai bisogni del territorio. In terzo luogo, potremo agire in termini di equità nella distribuzione del carico fiscale gravante sulle abitazioni”.
“A questo proposito, ricordo che i Comuni non hanno la possibilità di modificare le rendite catastali –dice Frosini- questa resta competenza del governo e del parlamento. Possiamo verificare se gli edifici e i terreni sono accatastati regolarmente, cioè se le classi di accatastamento corrispondono al tipo di edificio e terreno effettivamente presenti.

Spesso succede che una casa fatiscente, o abbandonata, venga ristrutturata. Si pensi alle case di campagna o in collina, che negli ultimi anni sono state rimesse a nuovo anche nel nostro comune. Se il proprietario nella dichiarazione Ici non cambia la classe, egli continuerà a pagare l’Ici come se avesse ancora una casa fatiscente o abbandonata, mentre in realtà ha un bene dal valore molto più rilevante. Sotto questo profilo è corretto che l’Amministrazione abbia la possibilità di far pagare in base al bene di cui effettivamente si gode”.
Il prossimo impegno dei comuni aderenti al polo sarà prendere contatto con l’Agenzia del territorio di Pisa per organizzare modi e tempi del passaggio.

I dipendenti che l’Agenzia del territorio trasferirà al polo catastale saranno assunti nel ruolo dei dipendenti del Comune di San Miniato, al quale andranno anche le risorse statali previste per il decentramento delle funzioni catastali e le quote degli altri comuni associati. La sede del polo catastale sarà individuata nel territorio del Comune di San Miniato. Ogni singolo comune potrà anche aprire uno sportello catastale presso i propri uffici. “Quella del trasferimento ai Comuni delle funzioni del catasto è una battaglia che l’Associazione dei comuni conduce da anni –conclude il sindaco- per attuare il federalismo fiscale e il decentramento delle funzioni dello Stato.

La finanziaria del 2007 ha reso finalmente possibile questa operazione. Con questi strumenti potremo contrastare l’elusione e l’evasione fiscale, potremo ottenere una fiscalità immobiliare più equa e più appropriata e perseguire con ancora più efficacia l’abusivismo edilizio, potremo semplificare e integrare le procedure amministrative, venendo incontro ai cittadini, potremo migliorare la qualità del governo del territorio”. (dp)

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