Mostra fotografica a Firenze in occasione del ventennale dalla scomparsa di Dalida

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 maggio 2007 13:34
Mostra fotografica a Firenze in occasione del ventennale dalla scomparsa di Dalida

“Perdonatemi, la vita mi è insopportabile”. Con queste parole scritte su un biglietto il 3 Maggio 1987, Dalida salutava il suo pubblico e la sua famiglia. A ricordarla nel ventesimo anniversario dalla sua morte al PICCOLO Cafè di Firenze (via Borgo Santa Croce 23/r) è Demetrio Papagni, appassionato estimatore della cantante, che da pochi giorni ha inaugurato una mostra in sua memoria. Classe ’65, Demetrio Papagni (da sempre “Dimitri” per gli amici del Piccolo) lasciò l’Italia da bambino per trasferirsi con i genitori emigranti in Belgio.

Fu a 9 anni a Bruxelles che ascoltò il primo 45 giri di “Parole Parole”, disco in cui Dalida duettava con Alain Delon: da quel momento si innamorò della sua voce ed in particolar modo delle melodie risalenti al suo primo periodo artistico, dato che gli ricordavano le sue origini italiane. Conseguiti gli studi alberghieri fuori Italia, a 24 anni Dimitri decise di stabilirsi a Firenze (dopo un lungo peregrinare in alcuni ristoranti di pregio del centro Europa), dove tuttora svolge la professione di maitre.

La sua vastissima collezione di reperti storici e biografici riguardanti l’artista sarà in mostra fino al 20 Maggio all’interno del Piccolo dalle 19,30 fino a tarda notte. Si potranno così ammirare 17 pannelli di dimensioni miste (fino ad 1 metro e mezzo di altezza) con le gigantografie di Dalida, sia in bianco e nero che a colori, alcune sagome in legno a grandezza reale, molti vinili e nastri introvabili risalenti al primo periodo della sua carriera ed una buona parte di rassegna stampa dell’epoca.

Assieme all’esposizione delle foto più rappresentative della cantante, nel corso delle serate verrà inoltre ripercorsa la parte più sconosciuta della discografia di Dalidà attraverso l’ascolto di alcuni dei 33 e 45 giri originali della collezione privata di Demetrio, che conta oltre 200 rarissimi dischi in vinile, molti dei quali realizzati dalla cantante in italiano. Questo gentile omaggio alla memoria dell’artista italo-egiziana, nata al Cairo nel 1933 da genitori calabresi, interprete di oltre duemila canzoni con 120 milioni di dischi venduti, si svolgerà contemporaneamente alla manifestazione nazionale in sua memoria intitolata “Dalida, una vie”, che avrà luogo a Parigi dall’11 Maggio all’8 Settembre.

La cantante francese, che nel 1967 partecipò con Luigi Tenco al Festival di Sanremo presentando un pezzo scritto dallo stesso Tenco "Ciao amore ciao", dopo 20 anni è ancora un mito che rivive anche in due raccolte multimediali: "Dalida - Une vie" , un cofanetto di 8 dvd con più di 20 ore di musica e filmati televisivi girati tra il 1956 e il 1987 e "Dalida", una raccolta di 3 dvd.
Una volta terminata la mostra, Demetrio Papagni donerà tutto il materiale raccolto in oltre 25 anni all’ Associazione culturale “Iolanda Gigliotti in arte Dalida”, fondata nel 2002 a Serrastretta (CZ), luogo che ha dato i natali a Jolanda Gigliotti e dove è tuttora presente la sua casa-museo.
La mostra permanente di Papagni a Serrastretta verrà inaugurata il 26 Maggio proprio in occasione dell’apertura al pubblico della Casa-Museo dopo lunghi anni di ristrutturazione.

Un’altra riposta italiana al mito Dalida sarà offerta dall’eccentrica Patty Pravo, che nel mese di Maggio presenterà il suo cd dedicato alla memoria di Dalidà, la prima artista tra l’altro ad avere avuto un fan-club già nel lontano 1952.

DALIDA, un mito 20 anni dopo
In Francia si commemorano i 20 anni dalla scomparsa di Dalida (vero nome Iolanda Cristina Gigliotti). L'artista famosa per dischi come "Monday Tuesday... Laissez-Moi Danser", "Dali" e per la storia tormentata con Tenco, si suicidò il 3 maggio 1987 a Parigi.

Lasciò un biglietto: "La vita mi è insopportabile. Perdonatemi". Nata nel 1933 al Cairo da genitori calabresi, interpretò 2mila canzoni vendendo 120 milioni di dischi nel mondo.
Una mostra, tre libri, collezioni di dvd con filmati e documentari, un cofanetto di cd musicali, trasmissioni radiofoniche e televisive. Vent'anni dopo il suicidio della cantante e attrice nel suo appartamento a Parigi, nel quartiere di Montmartre, la Francia celebra la leggenda di Dalila, a partire da una grande mostra a lei dedicata all'Hotel de Ville, voluta direttamente da un suo caro amico, il sindaco di Parigi Bertrand Delanoe, all'epoca giovane consigliere di quartiere.
La mostra "Dalida, une vie" si terrà nella sala St-Jean dell'Hotel de Ville dall'11 maggio all'8 settembre.

Nel fine settimana nelle librerie francesi arrivano tre libri: "Dalida - Une vie" di Jacques Pessis (Chronique Editions), "Dalida - Tu m'appelais petite soeur" di Jacqueline Pitchal (Editions Didier Carpentier) e "Dalida" di Henry-Jean Servat (Editions Albin Michel).

SERRASTRETTA: anche in Italia rivive Dalida
L’Associazione Jolanda Gigliotti di Serrastretta, al fine di operare nell'ambito sociale  culturale sportivo, di stimolare le attività economiche e di valorizzare le tradizioni del territorio, svolge le proprie attività senza fini di lucro.

I soci fondatori sono: Ubaldo Fazio, Italo Maletta, Fernando Roperto, Angelo Mancuso e Francesco M. Mancuso.
Il filo conduttore nelle varie manifestazioni che l'associazione organizza è quello  di promuovere in positivo il nome di Jolanda Gigliotti e naturalmente di Serrastretta che le ha dato le origini.
Nel corso del 2007, anno di ricorrenza del ventennale della morte di Jolanda Gigliotti in arte “Dalida”, l’associazione intende promuovere alcune iniziative per celebrare l’anniversario.

Collegamenti
In evidenza