Coldiretti Firenze rivela come i prezzi di verdure ed ortaggi di stagione siano crollati del 50% rispetto al 2006 a causa delle temperature anomale e di un effetto psicologico sul consumatore finale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 febbraio 2007 00:10
Coldiretti Firenze rivela come i prezzi di verdure ed ortaggi di stagione siano crollati del 50% rispetto al 2006 a causa delle temperature anomale e di un effetto psicologico sul consumatore finale

Firenze, 22 febbraio 2007 – Verdure e ortaggi di stagione in caduta libera. Gli effetti del clima anomalo e delle temperature eccezionalmente “fuori stagione” si fanno sentire anche nella Provincia di Firenze e di riflesso in tutta la Toscana dove i prezzi degli ortaggi “classici” del periodo invernale come bietola, spinaci, porri, cavolfiore e finocchio sono crollati vertiginosamente negli ultimi due mesi. L’inverno, le piogge ed il freddo non sono arrivati con conseguenze impreviste per l’economia agricola regionale e nazionale che deve fare i conti con notevoli perdite commerciali.

L’allarme arriva dalla Coldiretti di Firenze che ha analizzato i dati forniti da Mercafir, il Centro Alimentare Polivalente di Firenze in collaborazione con la Cooperativa Agricola di Legnaia relativi al costo all’ingrosso nel mese di gennaio della bietola, spinaci, porri, cavolfiore, cavolo nero, cavolo broccolo, finocchio e carciofo violetto. L’indagine ha rilevato – i dati hanno preso in considerazione il costo di ogni singolo prodotto nel mese di gennaio dell’anno passato e di quello in corso – come il costo delle verdure ed ortaggi monitorati sia paurosamente crollato.

Il costo del cavolfiore (vedi tabella), rispetto allo scorso anno, è più che dimezzato, scendendo da 1 euro e 10 centesimi a 54 centesimi, perdendo in termini percentuali il 51% del suo valore sul mercato. Perde il 50% netto anche il finocchio che da 1 euro e 13 centesimi scende a 56 centesimi seguito da cavolo broccolo e bietola (-45%), rispettivamente da 1,43 euro a 0,79 centesimi e da 0,65 a 0,49 centesimi. Tra i prodotti di stagione che più hanno pagato la situazione climatica i porri (-43%) che oggi si trovano a 0,75 centesimi contro 1 euro e 31 centesimi del passato inverno, il carciofo violetto (-38%) che dai 0,42 centesimi che si sarebbero dovuto sborsare nel 2006 scende ancora a 0,26 per chiudere con spinaci (-39%) e cavolo nero (-10%).

Complice del grave crollo di consumi e prezzi di verdure e ortaggi un effetto psicologico sul consumatore che in questi mesi non sente il bisogno di acquistare i prodotti della terra tipici dei mesi invernali e al contrario, avverte già la bella stagione dirottando il suo desiderio su altri prodotti tipicamente primaverili. “E’ certamente una nuova e difficile sfida per l’agricoltore – spiega il direttore della Coldiretti di Firenze, Raffaello Betti – che deve interpretare il cambiamento climatico ed i suoi effetti sui cicli delle colture, sulla gestione delle acque e sulla sicurezza del territorio.

L’attuale situazione di mercato – prosegue - rappresenta un grave danno per l’economia della comunità agricola che si vede costretta a vendere a sottocosto e molto spesso a non raccogliere nemmeno i frutti della terra perché i costi di raccolta superano il prezzo del prodotto. Questa stagione fa le bizze e solo un anno dopo il grande dibattito mediatico sul “caro zucchine” i prezzi di ortaggi e verdure mettono in crisi un intero settore economico”. Infine, il direttore di Coldiretti Firenze lancia un appello ai consumatori: “Acquistate verdure ed ortaggi di stagione – conclude Betti - che oltre a far bene, almeno in questo momento, costano poco, forse, troppo poco”.

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