Materiali edili inerti e cave: ecco il nuovo contratto-tipo regionale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
29 gennaio 2007 16:10
Materiali edili inerti e cave: ecco il nuovo contratto-tipo regionale

FIRENZE- “Uno strumento fondamentale per favorire l’utilizzo di materiali inerti riciclati ottenuti dai rifiuti dei processi di costruzione e demolizione e per ridurre l’uso delle cave”. Così l’assessore all’ambiente Marino Artusa ha definito stamani il “capitolato d’appalto tipo” approvato dalla giunta regionale nei mesi scorsi, presentandolo a enti locali, associazioni di categoria e gestori degli impianti che trattano materiali inerti. All’appuntamento odierno seguirà un ciclo di presentazioni specifiche in tutte le province toscane.

Il capitolato standard è uno strumento-guida nel quadro delle politiche regionali di sostenibilità ambientale che si rivolge principalmente alle pubbliche amministrazioni che hanno la necessità di appaltare opere civili, stradali, ferroviarie, ma anche a tutti i professionisti, progettisti e direttori dei lavori, e alle aziende e imprese che operano nel campo del recupero e riciclaggio di rifiuti inerti da costruzione e demolizione. “E’ un modo concreto – spiega Artusa – per contribuire a diminuire l’uso delle cave, perché l’impiego corretto di inerti riciclati limita l’estrazione dei materiali dai luoghi naturali.

Del resto il materiale riciclato è di qualità equivalente e spesso superiore a quello estratto dalle cave. Inoltre, attraverso il recupero degli inerti, diminuiscono notevolmente anche i conferimenti in discarica, abbassando la percentuale di rifiuti prodotti. A questo punto è necessario che anche Province e Comuni recepiscano il capitolato d’appalto che la Regione Toscana, prima in Italia, ha provveduto a realizzare. A tale fine occorre lavorare a normative stringenti per la sua applicazione, e prevedere sostegni specifici per le amministrazioni virtuose.

Sarà compito di un osservatorio regionale dedicato monitorare in maniera capillare l’implementazione del protocollo prestazionale. Ma insieme alla Regione e agli enti locali anche la società toscana, e in particolare le associazioni di categoria e gli operatori del settore edile, devono fare la propria parte”.
Il capitolato-tipo è stato redatto, su incarico della Regione, dal dipartimento di ingegneria civile dell’Università di Pisa, e dalla Federazione regionale degli Ordini degli ingegneri della Toscana, con la supervisione del settore rifiuti e bonifiche della Regione Toscana e dell’Agenzia regionale recupero risorse (ARRR).

“Ma alla versione definitiva del documento – aggiunge l’assessore - siamo giunti attraverso un percorso partecipato e condiviso, attento alle esigenze di tutti gli interessati. Sono stati infatti ascoltati e coinvolti i soggetti pubblici e privati che fanno parte del comitato tecnico di verifica dell’accordo volontario per la promozione del recupero e riciclaggio dei rifiuti inerti”. Il capitolato d’appalto presentato oggi ha un carattere “prestazionale”, è cioè finalizzato ad assicurare che un’opera, una volta ultimata, garantisca adeguate prestazioni in termini di caratteristiche tecniche ed ambientali, a cui vengono associati una serie di parametri di controllo.

Esso comprende alcune norme tecniche prescrittive, che riguardano importanti aspetti quali l’accettabilità dei materiali per l’impiego, il confezionamento delle miscele e i controlli ambientali sugli aggregati riciclati. (lp)

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