Le rancole: il primo vino a portare il Casentino nell’olimpo delle guide

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 gennaio 2007 22:29
Le rancole: il primo vino a portare il Casentino nell’olimpo delle guide

Subbiano 5 gennaio 2007- «Campione di rotondo e denso pregio: un vino di gran potenza, anche ben morbido, con il suo torrefatto (ligneo) frutto ancora ben vivo». Così la Guida dei Vini Italiani di Luca Maroni, edizione 2007, descrive “Le Rancole” 2003, il Chianti Docg prodotto da Poggiotondo. Il commento arriva a conclusione di una degustazione effettuata dallo stesso Maroni che assegna a “Le Rancole” 2003 per la piacevolezza (considerando i tre parametri che la determinano: consistenza, equilibrio ed integrità), un punteggio particolarmente elevato, 82/100.
I Vini d’Italia de L’Espresso invece, tra le guide più apprezzate dai consumatori e curata da Ernesto Gentili e Fabio Rizzari, assegna a “Le Rancole” 2003 il punteggio di 15/20 pari a tre bottiglie, una valutazione identica a molti grandi vini italiani.

La novità più grande, tuttavia, è che con “Le Rancole” per la prima volta un vino del Casentino è entrato nelle guide del settore.

Una novità non da poco se si considera che le guide del vino, negli ultimi anni, sono diventate vero e proprio punto di riferimento per operatori e consumatori. «E’ un risultato – spiega Lorenzo Massart, titolare dell’azienda – che mi rende euforico e premia l’impegno degli ultimi dieci anni. Grazie alla nostra passione ed al contributo di un enologo illuminato come Carlo Sala che ci ha costantemente incoraggiati, siamo riusciti a far riscoprire agli esperti e soprattutto ai consumatori, i vini prodotti in questa valle meravigliosa alla quale mia moglie ed io siamo particolarmente legati e dove cerchiamo di stare sempre più a lungo».



“Le Rancole” 2003 è il primo vino imbottigliato dall’azienda casentinese. Un Chianti Docg prodotto con uve Sangiovese all’80% e Canaiolo al 20%. Il suo percorso di maturazione ed invecchiamento avviene per buona parte in barriques. Prima di entrare in commercio viene affinato in bottiglia per 12 mesi. «Il successo de Le Rancole - tiene a precisare Massart - ha confermato che in Casentino si possono produrre vini di qualità. La zona è sempre stata particolarmente vocata e conferisce ai suoi vini un profumo caratteristico, il sapore del territorio che … li rende unici».

Nel mese di dicembre è stato battezzato anche il nuovo prodotto di casa Massart, “Poggiotondo” 2004 che oltre al nome del vino, porta sull’ etichetta -per la prima volta per quanto riguarda un vino- anche l’indicazione “Casentino” in omaggio alla zona dove nasce.

“Poggiotondo” è un rosso IGT sempre sangiovese e canaiolo che nel pieno rispetto della tradizione casentinese (ma anche italiana) non conosce barrique, matura (solo) in botti di media grandezza e viene affinato a lungo in bottiglia prima di essere commercializzato. “Poggiotondo” non tradisce le promesse: è un vino di carattere con un vivace quanto piacevole sapore di ciliegia, frutto molto diffuso nelle campagne di Subbiano.
L’Azienda Poggiotondo si estende per 54 ettari nei pressi di Subbiano e comprende tre località: Poggiotondo (500 metri s.l.m.), Le Rancole e Valloni.

Titolari dell’azienda Lorenzo Massart, avvocato fiorentino con marcate origini casentinesi, e Cinzia Chiarion, moglie dell’avvocato e medico con origini venete che segue prevalentemente la produzione olivicola (destinataria di diversi riconoscimenti anche recenti).

Collegamenti
In evidenza