Palazzo Vecchio: bocciata la realizzazione di una diramazione della tramvia per raggiungere l’Ospedale di Torregalli
Un critico bilancio delle politiche pro-bici attuate dalla giunta Domenici

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 dicembre 2006 22:39
Palazzo Vecchio: bocciata la realizzazione di una diramazione della tramvia per raggiungere l’Ospedale di Torregalli<BR>Un critico bilancio delle politiche pro-bici attuate dalla giunta Domenici

Firenze, 18 Dicembre 2006- Un ordine del giorno sulla «realizzazione della rete tramviaria» è stato approvato dal consiglio comunale con i voti della maggioranza, di Rifondazione Comunista e l'astensione della capogruppo di Unaltracittà/Unaltromondo Ornella De Zordo. «Siamo soddisfatti - ha dichiarato il capogruppo dei DS Alberto Formnigli - di aver individuato su un tema specifico come quello della realizzazione della rete tramvia una condivisione più ampia della attuale maggioranza che comprende l'arco delle forze dell'Unione.

Ciò consentirà di procedere nelle direzione di dare una risposta strategica ed efficace al tema della mobilità della città e dell'area metropolitana tenendo conto di tutte le sensibilità che esprime il consiglio comunale. E, al contempo, di segnare un rinnovato impegno nella individuazione di metodi, percorsi e scelte progettuali per la realizzazione della più grande infrastruttura di mobilità pubblica di questa città».
"E questo perchè l’Ataf ha già un progetto pronto per la realizzazione di questo ‘braccio’ -È quanto fa sapere il capogruppo Udc al Comune di Firenze Mario Razzanelli, che accusa- Ancora una volta quest’amministrazione si dimostra incapace di governare.

E il progetto della tramvia diventa sempre più folle. Non si capisce infatti perché un servizio pubblico che dissanguerà le casse comunali non debba servire un ospedale. Ci troveremo così con una tramvia che attraverserà inutilmente le Cascine, fermerà davanti all’Ipercoop di San Lorenzo a Greve, ma ‘si dimenticherà’ di toccare il vicino ospedale di Torregalli. E pensare che costruire una diramazione sarebbe stato semplicissimo. Ma al Comune di Firenze tutto interessa fuorché il bene dei propri cittadini che, ancora una volta, non solo si sentiranno beffati e traditi dai propri rappresentanti, ma continueranno a prendere la macchina per recarsi all’ospedale.

Del resto, lo stesso dovranno fare gli abitanti di via del Bronzino e di via dell’Argingrosso".
Quasi cinquanta minuti di intervento per tracciare le linee della mobilità in corso di realizzazione in città. Nella relazione che ha letto in apertura del consiglio comunale dedicato alla mobilità, il vicesindaco Giuseppe Matulli ha toccato tutti i principali temi: dalla cura del ferro al piano della sosta, dalle busvie al modello di esercizio del TPL su gomma dedicando, ovviamente, grande attenzione alla tramvia.

E ha sottolineato l'assoluta necessità di intervenire per dare una "risposta forte e urgente" alla situazione attuale caratterizzata dal congestionamento delle strade trasformate in parcheggi, dal numero eccessivo di veicoli in circolazione in città, dall'inquinamento. Una risposta che non può prescindere da un modello integrato della mobilità che consideri tutti i vari aspetti, ovvero il modello di esercizio del ferro metropolitano, il modello di esercizio del sistema tranviario, il modello di esercizio del Tpl su gomma, il piano delle piste ciclabili, il piano della sosta, il piano del rifornimento merci.

Tra le novità, l'annuncio dell'arrivo a fine gennaio dei cantieri della prima linea nella zona di Porta a Prato.

«Unaltracittà/Unaltromondo ha deciso di astenersi sull'ordine del giorno sulla tramvia proposto dalla maggioranza e da Rifondazione Comunista perché pur apprezzandone le intenzioni è ritenuto troppo debole nei confronti di quanto fatto dall'amministrazione comunale fino ad oggi -afferma Ornella De Zordo, capogruppo- Come opposizione di sinistra abbiamo chiesto un consiglio comunale tematico sulla mobilità, tema che rappresenta uno degli aspetti più critici per la qualità della vita in questa città.

Siamo tutti preoccupati per i dati sull'inquinamento che confermano per l'ennesima volta che il problema è grave e mette il serio pericolo la salute di chi vive la città. La discussione odierna si è particolarmente centrata sulla tramvia ma la mobilità è un problema complesso che richiede una serie di misure sinergiche e coerenti: il rafforzamento del Trasporto Pubblico Locale, anche su gomma, grazie ad un maggior numero di busvie; una ztl effettivamente protetta e controllata; un piano della sosta concepito per essere al servizio del trasporto pubblico e che non riempia di parcheggi attrattori il centro storico; una maggiore attenzione alla mobilità elementare e un piano di consegna merci nel centro storico da anni annunciato e mai realizzato.

In questi due anni e mezzo Unaltracittà/Unaltromondo non ha condiviso molte scelte importanti del governo cittadino: il polo fieristico alla Fortezza e l'insediamento di Castello sono scelte gravi che appesantiscono una situazione già insostenibile delineando un'idea di modernità che non condividiamo. Anche in queste scelte si rileva l'incoerenza di questa amministrazione, da una parte un impegno forte per il rafforzamento del trasporto pubblico, dall'altra scelte che inevitabilmente porteranno ad un incremento del trasporto privato: la proposta della circonvallazione nord il cosiddetto "tubone", inevitabile attrattore di traffico, e il piano sosta che non prevede parcheggi scambiatori ai capolinea delle linee di trasporto pubblico e che invade di parcheggi anche pubblici il centro storico, solo per citare i casi più eclatanti.

Unaltracittà/Unaltromondo ribadisce perciò ancora una volta di ritenere il rafforzamento del trasporto pubblico una priorità, da perseguire coinvolgendo la cittadinanza tutta, ma non può esimersi dal denunciare lo strabismo di questa amministrazione che da una parte cantierizza una grande ed importante infrastruttura come la tranvia e dall'altra continua ad operare scelte che vanno in direzione divergente».

«I lavori della linee 2 e 3 della tramvia paralizzeranno mezza Firenze».

E' quanto denunciano il vicecapogruppo di Alleanza Nazionale Jacopo Cellai e la consigliera Gaia Checcucci. «La relazione di compatibilità urbanistico-ambientale allegata al progetto definitivo - hanno spiegato i due esponenti del centrodestra - pone sette condizioni fondamentali per la convivenza tra trasporto pubblico e privato in presenza della tramvia. Tra queste la realizzazione di una tangenziale a livello metropolitano; il collegamento sotterraneo Varlungo-Castello; lo scolmatore Strozzi-Circondaria-Panciattichi; il sottovia via Giuliani-via Panciatichi; l'asse viadotto Indiano- via Pistoiese-Porta a Prato; il tunnel viario sotto viale Redi; l'asse Prato-Mazzana-Castello».

«Nessuna di queste ad oggi è completata - hanno osservato Cellai e Checcucci - le prime tre, le più importanti, nemmeno sono cominciate e non abbiamo neppure la certezza che la giunta di Palazzo Vecchio abbia la volontà di realizzarle». «E se aspettiamo queste opere prima di far partire i cantieri delle linee 2 e 3 della tramvia - si sono domandati i due consiglieri di AN - per quanti anni Firenze sarà un cantiere a cielo aperto? Quali e quanti danni economici subiremo? Per quanto riguarda il tracciato è necessario studiare una diramazione della linea 2 che dall'incrocio tra viale Redi e via Mariti potrebbe collegarsi con Careggi lungo l'asse via Mariti-viale Morgagni».

«Mantenere invece l'attuale tracciato della linea 3 - ha concluso Jacopo Cellai - significa affrontare consapevolmente rischi enormi, in termini di congestionamento di traffico e viabilità, soprattutto per i mezzi di soccorso e delle forze dell'ordine. C'è inoltre il rischio di esondazione in prossimità del Mugnone e del Terzolle in assenza di una preliminare ed adeguata messa in sicurezza dei due torrenti. Il tracciato lungo via dello Statuto è privo di qualsiasi logica a meno che non si intenda agevolare qualche centro commerciale della zona».

«Nel consiglio comunale sulla mobilità il vicesindaco Matulli ha parlato per 35 minuti, il presidente della sesta commissione Malavolti altri 30 minuti.

Ma in realtà non abbiamo ascoltato una sola idea per modificare la situazione». E' quanto denuncia il consigliere di Alleanza Nazionale Giovani Donzelli. «A quanto pare - ha aggiunto Donzelli - l'amministrazione è soddisfatta del traffico di Firenze. Si sono solo arrampicati sugli specchi per cercare di difendere la propria posizione, Matulli ha anche proiettato piantine e simulazioni per provare a darsi una credibilità, peccato che le piantine fossero vecchie di mesi e le simulazioni fossero sbagliate».



«Il Comune ha finalmente riconosciuto l'esigenza, da tempo avanzata dai cittadini, di aumentare i parcheggi per le due ruote anche nel centro storico ma lo fa nel modo sbagliato e che va a discapito dei fiorentini». E' quanto ha dichiarato il consigliere comunale di Forza Italia Jacopo Bianchi. «Da tempo - ha spiegato - sono state portate avanti vere e proprie "battaglie" per far capire all'amministrazione comunale quanto le due ruote a motore rappresentino uno strumento di mobilità indispensabile per molti.

Tuttavia nel nuovo piano della sosta presentato oggi in consiglio comunale e pervenuto al gruppo di Forza Italia solo due ore prima, l'amministrazione, pur ammettendo per la prima quanto siano state economicamente sfavorevoli e scoraggianti le tariffe applicate nei parcheggi per auto e scooter nel centro, prende in considerazione solamente l'ipotesi di aumentare i parcheggi nella forma della "struttura custodita" e quindi a pagamento, dichiarando al contempo che i "semplici" parcheggi per motorini negli spazi sul lungo-strada siano di ingombro molto ridotto e più pratici».

«Ci si chiede allora - ha aggiunto Bianchi - come mai l'amministrazione non consenta agli scooteristi di sostare gratuitamente in nuovi appositi spazi sul lungo-strada per agevolare chi, per soste anche brevi, non è così obbligato a pagare un servizio di parcheggio e di custodia. Se ne deduce che per il Comune le nuove aree sosta rappresentano solo un'occasione per fare cassa. Sembra inoltre che questi nuovi parcheggi "multifunzione" in struttura saranno utilizzabili da auto, scooter e presumibilmente anche biciclette e che venga preteso addirittura il pagamento del parcheggio per queste ultime».



Creare un'agenzia della mobilità che consideri i dati provenienti da vari terminali ed elabori strategie adeguate. Potenziare uffici tecnici dell'assessorato alla mobilità anche con consulenze esterne. Accogliere proposte di associazioni su rastrelliere, nuova segnaletica. Sono queste alcune delle proposte avanzate dal capogruppo dei Verdi Giovanni Varrasi durante il suo intervento nel consiglio comunale di questo pomeriggio, dedicato interamante alla mobilità. «Per chiunque abbia una sensibilità ambientalista e sociale - ha osservato Varrasi - il consiglio comunale sulla mobilità ha valore storico perché introduce i temi della qualità della vita legata al trasporto pubblico, del primato della salute pubblica su interessi diversi, della svolta epocale dovuta alla fine dell' "era del petrolio"».

Il capogruppo dei Verdi ha poi chiesto «continuità dei percorsi per i ciclisti, il potenziamento delle iniziative che valorizzino iniziative dell'assessorato all'ambiente». «E - ha aggiunto Varrasi - giudizio positivo su parcheggi sotterranei e silos tra le prime piazza del mercato centrale e piazza del Carmine ma un deciso no ai parcheggi sotterranei a ridosso delle stazioni ferroviarie centrali. Bisogna poi valorizzare l'intermodalità favorendo, da parte delle ferrovie o di privati, l'affitto di biciclette anche elettriche; istituire una direttrice pedonale tra piazza Alberti e piazza della Repubblica con isole pedonali in via Gioberti; potenziare i telepass e controlli su traffico merci e valorizzando così la possibilità di alimentare i piccoli trasporti con energie alternative prodotte in loco».



E' molto critico il giudizio dell'associazione FirenzeInBici ONLUS sulle politiche attuate dalla giunta comunale in favore della mobilità ciclistica. La valutazione è contenuta nel documento che l'associazione presenta oggi in occasione del consiglio comunale sulla mobilità. Il documento si propone di fare il bilancio delle politiche in favore della biciclette attuate dalla giunta comunale guidata da Leonardo Domenici, a metà del secondo mandato di 5 anni.
E' una situazione sicuramente deficitaria, quella che emerge da un bilancio in cui le voci positive sono di gran lunga superate da quelle negative.

"A dispetto delle dichiarazioni di principio, alle parole non hanno fatto seguito i fatti - evidenziano i responsabili dell'associazione - I già scarsi finanziamenti, faticosamente reperiti grazie all'impegno della VI commissione consiliare, sono stati utilizzati per poche opere, di elevato costo ma di dubbia utilità: clamoroso l'esempio della pista di viale Strozzi, doppione di quella sull'altro lato del viale, e che tra due anni rischierà di essere cancellata dal passaggio della linea 2 della tramvia!".

Criticata anche la nuova pista di lungarno Vespucci che l'associazione avrebbe voluto realizzata interamente in sede propria invece che in parte sul marciapiede.
Tra le voci negative, nel bilancio redatto da FirenzeInBici, emerge la questione della sosta: poche le rastrelliere finora installate e di modello che non consente di legare il telaio della bicicletta. Me nel mirino dei ciclisti entra anche la Polizia Municipale "E' sotto gli occhi di tutti - sottolineano all'associazione - come negli ultimi anni le strade di Firenze siano diventate una vera giungla dove ognuno fa un po' come gli pare; servono più controlli e più vigili per le strade".

Le infrazioni più comuni e pericolose sono giudicate la sosta selvaggia, anche sulle piste ciclabili, ed il mancato rispetto dei limiti di velocità (30km/h in centro e 50km/h nel resto della citta).
La redazione di un piano delle piste ciclabili rappresenta invece una delle voci positive del bilancio; sono valutate con estremo favore anche le nuove rastrelliere a U rovesciata, come quelle installate in via Barbadori, che consentono finalmente di legare il telaio in maniera semplice e sicura.

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