Il TAR toscano annulla le concessioni edilizie a Soffiano rilasciate dal Comune di Firenze e dalle amministrazioni regionale, provinciale e dei beni culturali

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
29 novembre 2006 23:31
Il TAR toscano annulla le concessioni edilizie a Soffiano rilasciate dal Comune di Firenze e dalle amministrazioni regionale, provinciale e dei beni culturali

Il ricorso era stato avanzato da un comitato di residenti di Via Soffiano e Via Arnoldi, è lunedì il TAR ha dato ragione ai cittadini.
Nel 2002 il Comune pubblica un bando per la costruzione di appartamenti secondo il programma nazionale denominato “20.000 case in affitto” – Decreto Ministeriale 2522 del 27 Dicembre 2001– per la costruzione in aree degradate di alloggi da cedere a canone concordato. Nel corso del 2005, l’Amministrazione Comunale, invece di partecipare al bando in prima persona, e senza avviare alcuna seria iniziativa per il recupero di aree all’interno delle previsioni del PRG, accoglie in tempi brevissimi progetti per ben 688 alloggi.

Delle 9 aree interessate una era a destinazione industriale, mentre tutte le altre, erano riservate a servizi, a funzione agricola o, come nel caso di via Arnoldi, appartenevano al Parco storico della collina e dell’Arno, in cui vige il divieto assoluto di edificare.

Nell'immagine la simulazione dell’ingombro dei nuovi edifici, realizzata dai Comitati dei Cittadini di Firenze

Da quel momento tutti i servizi previsti in quelle aree (verde pubblico, servizi sociali, parcheggi, ecc) sono automaticamente cancellati, mentre si concedono agevolazioni per la proprietà privata in quest’operazione:
- finanziamento statale tramite la Regione del 45% dei costi di costruzione degli alloggi da affittare a canone convenzionato (se la locazione è permanente) e del 25% (se invece è a termine per almeno 10 anni);
- rimborso del 40% dell’ICI per 10 anni;
- abbattimento del 40% degli oneri di urbanizzazione;
- dilazione del pagamento della restante somma per un periodo di 5 anni;
- aumento dei massimali di affitto concordato dal 65 al 75%, poi ulteriormente ritoccati in modo da annullare quasi la riduzione; - eliminazione degli oneri concessori relativi al costo di costruzione.

Così l'estate scorsa i cittadini hanno presidiato sotto il sole estivo l’area dove si è aperto il cantiere, per difendere la loro proprietà dall’arroganza della ditta costruttrice spalleggiata da solerti agenti di polizia urbana.

L’assessore Biagi invece ha annunciato che difenderà il Comune di Firenze impugnando la sentenza al Consiglio di Stato.

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