Teatro: la stagione del Leggieri di San Gimignano (SI)

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
29 novembre 2006 18:44
Teatro: la stagione del Leggieri di  San Gimignano (SI)

Nel progetto della compagnia Giardino Chiuso per la stagione teatrale “Leggieri d’inverno” al settecentesco teatro dei Leggieri di San Gimignano (SI), il teatro è inteso soprattutto come contenitore di incontro, di idee e di discussione. Il percorso si attua e si rafforza grazie alle strette collaborazioni con realtà di contemporaneità ormai accertate. Così quest’anno il cartellone invernale del teatro di San Gimignano, presenta, sabato 14 aprile, la storica Compagnia Valdoca, per la prima volta in Val d’Elsa, con lo spettacolo “Sue Lame suo Miele”; la compagnia Krypton (sabato 3 marzo) con il suo “Trittico Beckettiano”, segnalato come miglior spettacolo dell’anno dalla critica.

Sabato 5 aprile sarà la volta dell’Orestea con il gruppo della scuola di teatro di Scandicci di Fulvio Cauteruccio. Il mese di marzo il teatro ospiterà il progetto di Residenze Coreografiche realizzate in collaborazione con Fabbrica Europa e con Santarcangelo dei teatri. Un progetto al quale la compagnia Giardino Chiuso tiene in particolar modo per il contributo che è in grado di fornire alla crescita e alla ricerca della danza contemporanea.
La nuova drammaturgia si affaccia con tre appuntamenti: l’apertura della stagione è affidata alla Compagnia Urlo/Aramis con un testo di Manlio Santanelli, Calcedonio.

Amatissimo all'estero, in particolar modo in Francia, dove i suoi testi sono stati tradotti, pubblicati e continuamente riproposti al pubblico, Manlio Santanelli è oggi considerato uno dei più significativi scrittori di teatro. La commedia Calcedonio, che inaugura la stagione del teatro dei Leggieri a San Gimignano(SI), sabato 2 dicembre alle ore 21,30, rappresenta un momento molto particolare della produzione di Manlio Santanelli, perché nasconde, sotto l'apparente leggerezza, che arriva fino al divertimento, il dramma della memoria vissuta sul filo sprezzante dell'ironia.

Dopo la cena organizzata da Egisto e Cesarina Baldini per l'amico Vitaliano, i tre si trovano seduti l'uno di fronte all'altro senza argomenti di conversazione se non i ricordi. Così, quasi casualmente entra in scena (solo dai racconti dei tre) il vero protagonista, Calcedonio, loro vecchio amico. Un dubbio atroce però occupa la serata, qual è la vera età di Calcedonio? Attraverso lo sforzo strampalato dei tre amici che cercano di ricordarsi l’età del loro vecchio amico perso di vista da molti anni, la commedia ripercorre molti passaggi storici significativi del 900.

Il testo scritto nel 1989, affronta il più classico dei triangoli (il marito, la moglie e un amico di entrambi) e nasconde, dietro il riso compassato, un'enorme tensione legata al gioco dei sentimenti e alla condizione della solitudine cui è condannato l'individuo, dove tutti tradiscono tutti, in un gioco di bugie che si confonde con la memoria personale e collettiva, tra passato e presente. Oltre ad essere riconosciuto come un esponente della nuova drammaturgia napoletana, l’autore oggi rappresenta anche una delle voci più significative del teatro europeo contemporaneo.

Lo spettacolo successivo “Sante Pollastri” ispirato al leggendario ladro ciclista coetaneo e amico di Girardengo sarà presentato, sabato 9 dicembre, dalla compagnia del Teatro del Cerchio di Parma, mentre la compagnia residente Giardino Chiuso prosegue il “progetto Moz.Art”, presentato durante il festival estativo, con “Il duello di Natale” di Vittorio Cielo, in programma sabato 16 dicembre. Lo spettacolo sarà preceduto dalla presentazione del libro Moz.Art edito da I Meridiani. La compagnia Corps Rompu, che sabato 22 aprile chiude la stagione, presenterà la nuova produzione incentrata sul mito di “Don Giovanni”.

Tra gli spettacoli dedicati ai più piccoli, segnaliamo il 26 dicembre alle 17,30, “Lupi 2 - storie di paura” secondo capitolo della saga sui lupi presentata dal Teatro Agricolo dell’affabulante Giovanni Balzaretti e una prestigiosa prima nazionale del Teatro della Tosse, sabato 20 gennaio alle 17,30 “Cantastorie” di Lele Luzzati.
Paolo Ferrari interpreta, sabato 10 febbraio, Indro Montanelli e la coppia Edoardo Siravo - Vanessa Gravina mette in scena sabato 31 marzo, i loro “Fra-intendimenti d’amore”.

Il Teatro de’ Leggieri ospita l’istallazione dell’artista Mario Airò, realizzato in collaborazione con il fotografo Attilio Maranzano, e realizzato nell’ambito del progetto “Arte all’Arte. Arte Architettura Paesaggio”, ideato e organizzato dall’Associazione Arte Continua di San Gimignano, giunto quest’anno alla sua settima edizione curata da Emanuela De Cecco e Vicente Todolì. L’intervento coinvolge a più livelli gli spazi di accesso al teatro: al pianerottolo di accesso al foyer dove l’artista ha posizionato uno specchio con serigrafia di una fotografia del Teatro de’ Leggieri, mentre sulle balaustre del foyer sono posizionate una serie di fotografie, montate su alluminio, che presentano vedute d’insieme e dettagli di piccoli teatri della Toscana.

Le balaustre e le ringhiere sulle quali non sono posizionate fotografie sono state fasciate con pannelli in metallo dipinti in grigio. Questi interventi sono accompagnati da un sonoro con la voce registrata di un attore che reinterpreta liberamente due estratti dei monologhi del folletto Puck che iniziano e concludono la commedia di Shakespeare “Sogno di una notte di mezza estate”. Un sensore fa azionare il sonoro sia quando qualcuno sale le scale sia quando qualcuno le scende.

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