Bilancio 2007: inizia l'esame del Consiglio regionale
Presentato il Piano istruzione, educazione, lavoro, ricerca 2006-2010

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 novembre 2006 00:22
Bilancio 2007: inizia l'esame del Consiglio regionale<BR>Presentato il Piano istruzione, educazione, lavoro, ricerca 2006-2010

Firenze, 28 Novembre 2006- Tirando il filo del Pigi si tira non solo una questione settoriale ma la quasi totalità delle politiche regionali, compreso il significato stesso del nostro essere servizio pubblico". Così il presidente Claudio Martini al convegno che questa mattina ha presentato il Piano di Indirizzo Generale Integrato (Pigi) 2006-2010: un atto di programmazione - nell'istruzione, educazione, formazione, lavoro e ricerca - con risorse complessive per circa un miliardo e 119 milioni di euro.

"Un forte investimento – ha precisato l'assessore regionale all'istruzione Gianfranco Simoncini – su talenti, competenze, intelligenze dei toscani con l'obiettivo di mettere il capitale umano a servizio della crescita di una regione che è a un bivio decisivo: può rialzarsi e proseguire in un cammino di innovazione oppure può declinare".
La partita vera - ha aggiunto Martini – si gioca proprio sul fronte educativo e "da questo Piano ci attendiamo un grande contributo strategico per sostenere quella svolta, oggi davvero necessaria, in direzione della qualità e dell'innovazione.

I nostri sono obiettivi ambiziosi ma per vincere abbiamo bisogno che sia ambizioso e radicale anche il cambio di mentalità necessario in tutti gli attori, partendo dalle pubbliche amministrazioni e coinvolgendo l'intera comunità regionale". Entrando nel merito del Piano, approvato con ampio consenso dal Consiglio Regionale a fine settembre dopo una forte condivisione fra le parti sociali e adesso pubblicato in un volume di 430 pagine, l'assessore Simoncini ne ha illustrato i sei obiettivi principali su cui poi sono intervenuti i dirigenti del Dipartimento.

Facendo proprie le indicazioni scaturite dal vertice di Lisbona per la costruzione, entro il 2010, di una "società della conoscenza, più ricca, libera e coesa dal punto di vista sociale e istituzionale", il Pigi si pone 6 obiettivi: il diritto all'apprendimento lungo tutto l'arco della vita; la crescita dell'occupazione e la qualità del lavoro; la dimensione internazionale delle politiche; il sostegno a innovazione e ricerca; il potenziamento dei servizi e l'innovazione del sistema integrato; il sistema regionale delle competenze e dell'orientamento.


Fra le numerose azioni in arrivo, sia l'assessore che il presidente Martini hanno insistito sulla lotta alla precarietà del lavoro (sono previste misure per i lavoratori atipici a tempo determinato sia per l'accesso al credito che per la trasformazione dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato). Attenzione per ricerca, alta formazione, mobilità internazionale degli studenti. Sforzo crescente per garantire, a chi ne ha i requisiti, il diritto allo studio, dalle superiori all'università.

Filo conduttore: l'apprendimento per l'intero arco della vita con il potenziamento dei servizi per l'infanzia e la lotta alla dispersione scolastica.

“E’ una manovra che si qualifica per equità sociale, sostegno allo sviluppo, risparmio della spesa pubblica. Tre obbiettivi in piena coerenza con il Programma regionale di sviluppo 2006-2010”. Così l’assessore Giuseppe Bertolucci ha sintetizzato i contenuti della legge Finanziaria 2007, del bilancio di previsione 2007 e pluriennale 2007-2009 in commissione Affari istituzionali.

La commissione, presieduta da Ilio Pasqui (Ds), ha iniziato così questa mattina l’esame di merito, che continuerà nelle prossime sedute.
L’assessore ha precisato che le risorse complessive sono di 8.858 milioni di euro. La manovra punta ad assorbire un disavanzo tendenziale di 230 milioni, che nasce da minori risorse per 115 milioni e da un analogo maggior fabbisogno per i progetti integrati regionali.
L’intervento sulla spesa, pari a circa 140 milioni, incide per il 60% sull’intera manovra.

Alcuni oneri finora sostenuti direttamente dalla Regione (indebitamenti pregressi, spese per investimenti e attrezzature) saranno imputati al fondo sanitario destinato alle Asl, liberando circa 65 milioni. Altri 50 milioni, invece, sono previsti dal contenimento della spesa corrente della ‘macchina’ regionale: riduzione del 10% di affitti, utenze, spese generali; ulteriore contenimento delle consulenze, già tagliate del 50% negli ultimi anni; riduzione del turn over del personale ed incentivi all’esodo volontario della dirigenza e del comparto.

Le economie realizzate sul personale saranno destinate ad un piano di stabilizzazione graduale dei precari. Altri 25,8 milioni si otterranno da una rimodulazione della spesa per alcuni progetti integrati, che, iniziando nella parte finale del 2007, produrranno effetti finanziari nel 2008. L’assessore ha inoltre annunciato che presto presenterà in Consiglio regionale un progetto strategico di qualificazione e riduzione dei costi, che interesserà non solo la Regione, ma l’intero sistema degli enti e delle agenzie regionali.
Sul fronte dell’entrata la manovra è pari a circa 90 milioni.

Una parte sarà realizzata con interventi ‘una tantum’, come il recupero di alcuni fondi di incentivazione non utilizzati da Fidi Toscana e l’aumento dell’indebitamento entro la soglia di 140 milioni indicata dal Consiglio regionale, L’altra parte, invece, sarà attuata con interventi strutturali sui tributi per circa 65 milioni. Oltre all’aumento del bollo auto del 10%, già deciso, si interverrà sull’Irap, che sarà aumentata fino all’aliquota massima del 5,25% per banche, assicurazioni, intermediari finanziari e immobiliari, autostrade, telecomunicazioni e raffinerie per un gettito stimato in 32 milioni.

“La scelta – ha precisato Bertolucci - è stata di gravare sulle imprese più protette in termini di concorrenza e di performances reddituali”. E’ stato escluso un intervento sull’addizionale Irpef, che potrebbe essere utilizzato dai Comuni, o sull’imposta regionale sulla benzina. Sono confermate le agevolazioni decise negli anni scorsi per le imprese giovanili o che operano in montagna, per il volontariato, per i disabili e per le imprese ‘etiche’ certificate SA 8000, oppure certificate EMAS e ISO 14001.
La legge Finanziaria consentirà, tra l’altro, di mantenere in servizio, per il periodo consentito, lo stesso numero di personale a tempo determinato o con contratto Co.co.co al 31 dicembre 2005.

Per le aziende sanitarie, la durata massima dell’indebitamento passa da 20 a 30 anni.
«Con la presentazione in I Commissione della proposta di legge di bilancio per il 2007, la Giunta Martini scopre finalmente le carte. La sinistra sembrava aver ritrovata all’improvviso la strada del rigore dopo anni di “amministrazione per incarichi”, tant’è vero che aveva solennemente promesso di “aggredire” la spesa di funzionamento della struttura regionale. Un’operazione necessaria non solo per tentare di ridurre la massa degli sprechi ormai fuori controllo, oggetto di rilievi e indagini della Corte dei Conti, ma anche e soprattutto per restituire legittimità politica a una manovra pesante, fatta di tasse inique e brutali».


«Secondo la Giunta la riduzione delle spese sarebbe necessaria proprio “nel momento in cui viene richiesto ai cittadini di contribuire direttamente, attraverso la leva fiscale, a realizzare le opzioni strategiche del PRS”. Alle buone intenzioni, tuttavia, non corrispondono i fatti. L’intervento correttivo annunciato sulla spesa dovrebbe incidere per oltre il 60% dell’intera manovra ed ammonterebbe, secondo i proclami della Giunta, a circa 140 milioni. Ma i tagli veri e propri, il contenimento della spesa di funzionamento della macchina regionale (organi, spese di rappresentanza, studi e ricerche, enti ed agenzie regionali, utenze e spese generali), ammontano solo a 50 milioni di euro.

Il resto della manovra consiste in artifici contabili, neppure troppo originali: in pratica si tratta del rinvio al 2008 della spesa di 25,8 milioni per alcuni PIR le cui azioni, prendendo avvio nella parte finale del 2007, produrranno i loro effetti finanziari sul bilancio 2008. Poi c’è l’imputazione alla quota del fondo sanitario regionale destinato alle aziende sanitarie degli oneri direttamente sostenuti dalla Regione per la gestione del sistema sanitario, sino ad oggi finanziati con risorse libere del bilancio regionale, per circa 65 milioni».
«Dunque, dei 140 milioni di tagli annunciati, ben 90 milioni sono finti tagli: semplici rinvii di spesa al 2008 oppure operazioni di estetica di bilancio.

L’unica certezza del bilancio di previsione per il 2007 della Giunta Martini è che aumenteranno le tasse a carico di cittadini e imprese (tasse automobilistiche e Irap) senza alcun serio impegno sul fronte della riduzione dell’abnorme spesa della burocrazia regionale».
«Insomma, l’intenzione annunciata di effettuare “tagli alle spese inutili e improduttive” ha avuto vita breve: la sinistra si conferma incapace di aggredire la spesa, storico strumento di mantenimento del consenso e, piuttosto che ridurre il peso delle burocrazie, sceglie di impoverire le persone e le comunità.

Questa è la linea del governo regionale, in perfetta sintonia con quella del governo nazionale. Come volevasi dimostrare.

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