L'azzurra Sicari e Kutto trionfano alla Firenze Marathon (lui in 2h08'41)

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 novembre 2006 16:14
L'azzurra Sicari e Kutto trionfano alla Firenze Marathon (lui in 2h08'41)

Firenze, 26 novembre 2006- Trionfo a sorpresa per il keniano James Kutto nella XXIII edizione della Firenze Marathon. Il 24enne atleta del Team Rosa, esordiente in maratona e alla prima gara in Europa, a concluso con un eccezionale riferimento cronometrico: 2h08’41”, polverizzando il record della gara fiorentina, stabilito nel 2001 dal keniano Daniel Kirwa Too con 2h10’38”. La piazza d’onore è andata a Francesco Ingargiola, 33enne atleta delle Fiamme Gialle, che ha retto lo scatenato ritmo di Kutto sino al 30°, per poi procedere su ritmi più prudenti, chiudendo la gara in 2h12’19”.

Terzo posto per un altro atleta degli altopiani, Kenedy Kimeli Kemei, 28 anni, che ha concluso con un ritardo di 4’56”.
Vincenza Sicari, 27enne lodigiana del Cs Esercito, vince la sua prima grande maratona, imponendosi nella XXIII Firenze Marathon in 2h34’52”. L’azzurra si è imposta al termine di una gara condotta tutta al comando, controllando e poi staccando, intorno al 21° chilometro, Gloria Marconi, la fiorentina che sembrava essere la sua rivale più accreditata. L’atleta dell’Esercito è arrivata in piazza Santa Croce in solitario, tagliando il traguardo a braccia alzate, nona italiana a imporsi nella corsa fiorentina.

Prova sfortunata, invece, per Gloria Marconi che si è ritirata poco dopo la mezza maratona, con dolori alle gambe e problemi ai piedi. Sul podio anche Monica Carlin, ultramaratoneta vincitrice della 100 Km del Passatore e argento nei recenti Mondiali sulla stessa distanza in Corea, che ha chiuso al posto d’onore in 2h46’31”, e l’estone Sigrid Valdre, terza in 2h49’19”.
Una giornata eccezionale per la Firenze Marathon, che ha festeggiato la sua XXIII edizione con il nuovo record della gara e con il nuovo primato dei concorrenti partiti.

In una mattina dall’aria primaverile, hanno preso il via da piazzale Michelangelo 6.971 atleti, provenienti da 54 paesi, per sancire il successo dell’evento organizzato da Firenze Marathon in collaborazione con l’Assessorato allo Sport del Comune, della Provincia, il Consiglio Regionale della Toscana, l’Ispettorato e il Comando RFC Toscana dell’Esercito Italiano e la Fidal, e con il contributo fondamentale di oltre 1.500 volontari.

LA GARA
Gara su ritmi sostenuti sin dai primi chilometri, con Cosimo Caliandro, mezzofondista delle Fiamme Gialle, a fare il ritmo insieme alle due ‘lepri’ keniane James Kutto e Benjamin Kiptoo, per il compagno di colori Francesco Ingargiola.

Migliori tutti in gruppo al 5° chilometro, con Ingargiola, i marocchini Rachid Kisri e Hicham Chatt, i keniani Saitoti, Chebii e Biwott, insieme al francese Theury che transitano in 15’09” al controllo di viale Sanzio. Lepri ancora scatenate e al 10° chilometro, con un passaggio da 30’07”, il gruppo di testa si riduce a una decina di unità, con l’atteso Hicham Chatt che prima perde qualche metro e poi si ritira. Impressionante il ritmo impresso alla gara da Kutto, Kiptoo e Caliandro, giovane mezzofondista delle Fiamme Gialle, con i 21 chilometri e 97 metri della mezza maratona superati in 1’03’52”, con una proiezione finale inferiore alle 2h08’.

Da qui inizia l’eccezionale progressione del giovane Kutto, che mantiene alto il ritmo, portandosi dietro Ingargiola, Kiptoo e Salitoti (1h15’47” al 25”), mentre il francese Theury, i keniani Biwott, Rothich e il marocchino Kisri iniziano a perdere secondi. Esaurito il compito di lepre James Kutto preme sull’acceleratore e passa in viale Fratelli Rosselli (30 Km) in 1h30’47”, con Ingargiola che insegue a 21”, seguito da Saitoti a 24”, Kiptoo a 49” e il trio Biwott, Theury e Kemei a 1’06”.

Mentre il vantaggio del fuggitivo sale, dietro Ingargiola prosegue in coppia con Salitoti per alcuni chilometri, prima di scrollarselo di dosso definitivamente al 38° chilometro. Nel tratto finale in pieno centro storico, Kutto rallenta leggermente, per concludere in 2h08’41”, mentre Francesco Ingargiola paga leggermente il ritmo iniziale, chiudendo in 2h12’18”.
In campo femminile la battaglia si accende sin dai primi chilometri, con Gloria Marconi, fiorentina 38enne della Prosport Ferrara, e Vincenza Sicari, 27enne del CsEsercito, che prendono subito il largo e passano al 10° chilometro in 34’55”, lasciando a una decina di secondi la moldova Valentina Delion e la supermaratoneta Monica Carlin.

Intorno al 15° chilometro, superato in 52’48” con una proiezione da 2h28’32”, la Sicari sembra guadagnare qualche metro sulla più esperta Gloria Marconi. Il ritmo resta alto e l’atleta dell’Esercito allunga progressivamente, sino a quando Gloria Marconi non alza bandiera bianca al 24° chilometro, accusando problemi alle gambe e ai piedi. Per la Sicari è il via libera definitivo e, nonostante un momento di crisi intorno al 38°, la ragazza riesce a vincere autorevolmente la sua prima maratona in 2h34’52”, dopo il test di Carpi che l’aveva vista chiudere al 3° posto.

Dietro le sue spalle risale l’azzurra della 100 chilometri Monica Carlin, che centra un bel secondo posto in 2h46’31”, mentre la moldova Delion, in piena crisi, viene superata anche dall’estone Valdre.
Fra i diversamente abili successo del polacco Bogdan Krol in 1h25’57”, seguito da Roland Ruepp a 10” e da Karl Franz Tappeiner a 8’47”. Sul palco a premiare i vincitori Franco Arese, presidente della Federazione Italiana Atletica e Eugenio Giani, assessore allo Sport del Comune di Firenze.



“Speravo di poter fare una buona gara – spiega Kutto -, ma ora posso dire che la mia vita comincia da questa maratona e da questa città. Centrare un risultato di questo livello è una cosa eccezionale per il mio futuro”. Prima della Firenze Marathon aveva corso solo in Kenia, salvo due apparizioni europee, una in Portogallo, per una gara da 15 km a giugno, e una sui 10 chilometri a Catania.
“Non avevo mai fatto corse così lunghe – ammette -, ma mi sono preparato molto bene e Claudio Valenti, il mio allenatore, e Federico Rosa, il mio manager mi avevano detto di stare tranquillo, che sarebbe andato tutto bene.

Ho cenrato di fare il mio lavoro di ‘lepre’, impostando una gara su un buon ritmo sin dall’inizio. Dopo il 25° chilometro ho accelerato e sono rimasto solo. Mi guardavo indietro e non arrivava nessuno, così sono andato all’arrivo. Ho guardato il cronometro, quando ho tagliato il traguardo, e quasi non credevo a quel 2h08’41” che vedevo scritto”. James Kutto, 24 anni, ha iniziato a correre solo da 6 anni.
Soddisfatto, nel complesso, Francesco Ingargiola, l’atleta siciliano delle Fiamme Gialle che centra un piazzamento di rilievo, secondo in 2h12’18”.
“Ho fatto una gara d’attacco – spiega l’atleta azzurro – cercando di spingere sull’acceleratore sin dai primi chilometri.

Il mio compagno di squadra Caliandro, un mezzofondista di cui sentirete parlare anche in maratona fra qualche anno, ha tirato la gara in modo notevole, con le due lepri keniane. Temevo Chatt, il marocchino accreditato di 2h07’59”, che invece è scomparso intorno al 10-15° chilometro. Stavo bene e, forse, con una gara più accorta sarei riuscito a viaggiare sulle 2h10’. Sono comunque soddisfatto”. Positivo anche il giudizio sul percorso fiorentino. “Bello e molto scorrevole sino al 25° chilometro circa, poi diventa un po’ più complicato nel centro storico, con molte curve e tratti di lastricato.

Molto scorrevole anche il tratto delle Cascine. Kutto era imprendibile, come lepre ha tirato forse troppo forte, poi è partito. Ho fatto qualche chilometro con Salitoti, altro keniano, poi sono ripartito da solo, visto che non collaborava. Oggi ho dimostrato ancora una volta che posso valere l’azzurro, migliorando il tempo degli Europei di Goteborg. Non sono uno che si arrende facilmente e non mi piaceva quando dicevano che ero finito, dopo aver fatto il mio record a Roma nel 2000. Adesso penso all’azzurro e a seguire le indicazioni del selezionatore Gigliotti.

Presto andremo in ritiro in Namibia con Baldini, Goffi e Caimmi, in vista dei Mondiali di Osaka”.
Felice Vincenza Sicari, 27enne lodigiana del Cs Esercito, che ha centrato a Firenze la sua prima maratona. “Sono molto contenta, ci tenevo – spiega l’azzurra -, sono andata bene sino al 38° chilometro, poi ho iniziato a avere problemi. Un po’ di stanchezza e le gambe che non giravano più come prima. Ho chiuso in 2h34’52”, meglio del test di Carpi. Penso di valere di più e allora ci riproverò presto”.
Sconsolata Gloria Marconi, costretta al ritiro al 23° chilometro.

“Aveva le gambe che non giravano – spiega il suo allenatore Maurizio Lorenzetti -, ha sofferto molto anche con i piedi, non riesce quasi a camminare. Una giornata storta. Peccato: ci teneva a far bene a Firenze”.

“E’ una grande festa dello sport, senza vincitori, che ricorda ai bambini quanto sia importante partecipare e stare insieme”. Con queste parole Luca Ciabatti, consigliere regionale di Rifondazione comunista, ha commentato la MiniRun, la corsa non competitiva di 1 km, che si è svolta oggi in piazza San Croce a Firenze, a margine della Maratona di Firenze.

“I bambini hanno potuto correre e camminare nelle stesse vie che percorrono ogni giorno, ma oggi senza il traffico delle automobili”, ha aggiunto il consigliere regionale. L’evento, uno dei momenti di sport della Festa della Toscana 2006, dedicata al volontariato, è stato organizzato da Firenze Marathon in collaborazione con gli Assessorati Pubblica Istruzione e Sport del Comune di Firenze.

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