Carceri: in Toscana 4.102 detenuti per 2.707 posti

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 luglio 2006 13:32
Carceri: in Toscana 4.102 detenuti per 2.707 posti

Sono 4.102 i detenuti in Toscana, a fronte di una capienza massima di 2.707 posti. La capienza definita "tollerabile" è di 3.765 posti, ma è un numero che può generare confusione, visto che negli ultimi anni è stato più volte alzato. I detenuti sono per il 41% stranieri. A Sollicciano, con una popolazione carceraria interno alle mille unità, gli stranieri sono il 60%. I dati sono stati forniti dall'assessore alle politiche sociali, Gianni Salvadori, che ha risposto in Consiglio regionale ad un'interpellanza di Pieraldo Ciucchi (Sdi) e ad un'interrogazione di Monica Sgherri e Carlo Bartoloni (Rifondazione comunista).

"Il sovraffollamento causa seri problemi di vivibilità e di igiene - ha affermato Ciucchi - A Sollicciano in particolare il problema è strutturale: impera il cemento armato, il contesto è drammatico, mentre la detenzione dovrebbe servire come momento rieducativo e riabilitativo. Proprio in queste ore il Parlamento si sta occupando della questione dell'indulto, del quale potrebbero beneficiare 15.000 detenuti. Dobbiamo capire come questo Paese intende interpretare il concetto di riabilitazione: servono forme nuove e più avanzate, anche con alternative alla detenzione per i reati minori".

"Il 5 luglio - ha detto l'assessore Salvadori - abbiamo incontrato il sottosegretario alla giustizia, Luigi Manconi, che si è impegnato a trovare risposte per gli interventi più urgenti, specie per gli aspetti igienico-sanitari, come per le docce, interventi che richiedono 300.000 euro". Non si tratta di competenze regionali, ma anche la Regione - ha detto l'assessore - vuole trovare il modo di contribuire. "Ci stiamo impegnando con alcune associazioni di volontariato, per un miglioramento della situazione igienica, e per aumentare il numero degli educatori.

C'è poi il problema del vitto - ha aggiunto - Attualmente lo Stato spende 1,86 euro per tre pasti al giorno per ogni detenuto, ma la qualità è insufficiente".
"Mi auguro che a livello nazionale si arrivi al più presto al provvedimento per l'indulto - ha commentato Monica Sgherri (PRC) - L'approccio dell'assessore è soddisfacente, la sensibilità c'è; l'indulto potrebbe darci la possibilità di affrontare la situazione con più determinazione, uscendo dall'emergenza". "Da parte nostra - ha concluso - continueremo a visitare le carceri per mantenere alta l'attenzione sul problema".

(ab)

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