Made in Tuscany: dalla Coldiretti la battaglia per tipicità e vendita diretta

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 giugno 2006 16:00
Made in Tuscany: dalla Coldiretti la battaglia per tipicità e vendita diretta

Arezzo, 21 giugno 2006- Una battaglia a difesa delle produzioni tipiche del territorio aretino e per favorire la vendita diretta. Prende il via una nuova importante iniziativa di Coldiretti Arezzo per la valorizzazione delle produzioni agricole locali. Si chiama “Made in Tuscany” la proposta di legge di iniziativa popolare, targata Coldiretti, che impegna la Regione Toscana ad adottare misure e interventi adeguati per favorire, appunto, le produzioni tipiche e la vendita diretta. <>.

La proposta di legge “Norme per orientare e sostenere il consumo dei prodotti agricoli regionali” – che verrà intanto presentata da Marcelli e dal direttore Angelo Corsetti ai responsabili delle sedi zonali di Arezzo, Castiglion Fiorentino, Sansepolcro, Montevarchi, Cortona, Bibbiena e Foiano – nasce sia per offrire garanzie e sicurezza ai consumatori, che per garantire un reddito maggiore agli imprenditori agricoli, perché tende ad ampliare al massimo le possibilità di incontro tra produttori e cittadini, rendendo trasparente l’origine dei prodotti agroalimentari e rafforzando i controlli in materia di salubrità, origine ed etichettatura.

// Per realizzare questo progetto che darebbe un futuro concreto alla nostra agricoltura occorrono minimo 5mila firme su base regionale, l’obbiettivo di Coldiretti Arezzo è molto più ampio e tende a coinvolgere tutte le categorie produttive all’interno del comitato promotore dell’iniziativa.

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Inoltre si pone l’obiettivo di favorire il rapporto diretto fra produttore e consumatore attraverso il potenziamento del numero dei posteggi nei mercati e nelle fiere destinati ai produttori agricoli (20%), con priorità per gli imprenditori che praticano prezzi più favorevoli per il consumatore rispetto alla media comunale. E sono necessari maggiori controlli sull’etichettatura e sulla presentazione dei prodotti agricoli e agroalimentari>>.

Per raggiungere questi obiettivi Coldiretti suggerisce di agevolare l’Irap per gli esercizi commerciali che offrono almeno il 30% di prodotti regionali; subordinare il rilascio delle concessioni edilizie (con relativo abbattimento dei costi) per la costruzione, l’ampliamento e la ristrutturazione di esercizi commerciali di grandi dimensioni disposti a inserire nell’offerta almeno il 30% di prodotti locali.

E poi dimezzare l’addizionale regionale sui carburanti per chi offre una determinata quantità di prodotti a “chilometri 0”; infine attribuire il marchio regionale di riconoscimento agli esercizi che offrono prodotti regionali.

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