Calcio, Fiorentina: parla il ds del Palermo Foschi
"Sulla nostra annata ha pesato l'assenza di Toni"

Redazione Nove da Firenze
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28 aprile 2006 12:26
Calcio, Fiorentina: parla il ds del Palermo Foschi<BR>

Il direttore sportivo del Palermo Rino Foschi, sentito da Violanetwork parla della prossima partita con i viola e dell’accoglienza che Palermo riserverà all’ex bomber Luca Toni.
Che partita sarà quella di domenica prossima?
"Mi aspetto di vedere un grande Palermo. Domenica abbiamo subito una brutta sconfitta sul campo del Livorno, ed ora vogliamo fare una grande prestazione davanti a i nostri tifosi”.
Incontrerà una Fiorentina molto carica, che sogna un posto in Champions League.
“Certamente siamo consapevoli che la squadra viola verrà molto agguerrita a Palermo, la Fiorentina sicuramente sta inseguendo un sogno molto importante.

Ma anche noi daremo il meglio di noi stessi, vogliamo inseguire la Coppa Uefa”.
Ci crede ancora?
“Perché non dovrei crederci, per noi è stata una stagione strana, non ci può sfuggire l’ottavo posto perché vorremmo fare l’Intertoto e non vogliamo fare la Coppa Italia ad agosto. Io pensavo sempre che fosse una pazzia fare l’Intertoto, ma quest’anno con il campionato che finisce presto per i Mondiali si può anche fare. Non regaleremo nulla alla Fiorentina”.
Cosa teme della Fiorentina?
“Temo il vostro bomber, Luca Toni, non a caso è capocannoniere.”
Del Palermo cosa bisogna temere?
“Abbiamo degli infortunati che cercheremo di recuperare, siamo anche stanchi.

Abbiamo fatto un grande campionato, visto che siamo stati impegnati su più fronti, Coppa Uefa e Coppa Italia fino all’ultimo. La nostra forza sarà il pubblico, 40mila paganti saranno presenti per sostenere i nostri giocatori, sarà un grande supporto. Dobbiamo fare nove punti per arrivare al serttimo posto, ma forse bastano anche sette, iniziando a vincere da domenica”.
Qualche rimpianto per Toni?
“Nessun rimpianto, Toni sta facendo bene a Firenze, sta dimostrando il suo valore.

Quando è arrivato a Palermo non era nessuno, siamo stati noi a lanciarlo. Non era facile trattenerlo. Il giocatore voleva tornare al nord e spingeva per farlo. Io gli ho sempre risposto in modo garbato, anche perché non credevo di perderlo, finchè siamo arrivati al punto che lui spingeva, la Fiorentina pure e c’era una richiesta di soldi giusta, ma che io non potevo dargli per un equilibrio di spogliatoio. Qaundo è arrivata la Fiorentina, lui è stato attratto fin da subito dal progetto Della Valle e dai soldi, che non potevo assicurargli”.

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