Premiazione della "Mezzaluna d'Oro": di nuovo in commissione la risoluzione di Cellai

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 dicembre 2005 16:00
Premiazione della

Torna in commissione cultura la risoluzione del vicecapogruppo di AN Jacopo Cellai sulla cerimonia di premiazione della "Mezzaluna d'Oro" organizzata dalla "Islamic anti-difamation league". Il documento, che è stato sottoscritto anche dal capogruppo di AN Riccardo Sarra e dai consiglieri Stefano Alessandri, Gaia Checcuci e Giovanni Donzelli, impegna anzitutto il sindaco «a non concedere in futuro alcun locale del Comune a questa associazione» e «a prendere pubblicamente le distanze dalla Iadl e dalla sua portavoce.

In primo luogo - ha ricordato Cellai - per le accuse di razzismo antislamico ed antisemita rivolte dalla Iadl ad Oriana Fallaci e dunque a tutti coloro che la sostengono. Senza poi dimenticare le azioni intraprese dalla portavoce di tale associazione, Dacia Valent, che gestisce un sito sul quale, come testimoniato da vari quotidiani, Magdi Allam viene definito "l'archetipo della capra sedicente islamica", Abu Ammar Arafat "l'uomo più odiato dai bastardi sionisti e più amato dagli amanti della libertà" e dove si giustifica e si mostra comprensione per l'assassinio del regista olandese Theo Van Gogh.

Hamza Piccardo, segretario generale dell'Ucoii - ha aggiunto il vicecapogruppo di AN - ha parlato dell'Italia dicendo che "sembra di stare in un paese dittatoriale dove quando si incontra un poliziotto le persone devono abbassare lo sguardo". Sharif el Saba ha invece parlato di civiltà degli esponenti dell'opposizione che manifestavano in sala a differenza dei quotidiani che li rappresentano politicamente. Infine Mauro Bertini, che a proposito del Presidente del consiglio ha detto che "si è comprato la Repubblica" e che a proposito dei nostri connazionali caduti a Nassiriya ha ribadito "che non sono martiri, ma a pagamento sì...della mancanza di lavoro"».

La risoluzione chiede poi al sindaco «di prendere pubblicamente le distanze dalle dichiarazioni di Piccardo, per il quadro fasullo che ha tracciato dell'Italia e per le sue parole tese ad incitare uno scontro piuttosto che un dialogo tra le religioni. Di Sharif el Saba per l'insensatezza e la gravità delle sue accuse di inciviltà nei confronti dei quotidiani di centrodestra e di Bertini per l'offesa che ha recato ai familiari delle vittime di Nassiriya e alla coscienza dell'intero popolo italiano».

«Il fatto di riportare in commissione cultura la risoluzione - ha commentato Cellai - per una disamina più approfondita di ciò che è stato detto nel corso della manifestazione della Iadl conferma la rilevanza e la validità della nostra denuncia circa quanto è avvenuto. Approfondire fatti di questo genere è un dovere istituzionale prima ancora che una scelta politica».(mr)

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