Museo Wireless: progetto all'avanguardia sull'Amiata

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 novembre 2005 13:42
Museo Wireless: progetto all'avanguardia sull'Amiata

L’Associazione Minatori per il Museo a seguito di un progetto innovativo finanziato dalla Fondazione del Monte dei Paschi di Siena presenterà nelle prossime festività di Santa Barbara, santa protettrice dei minatori i risultati del progetto Museo Wireless, ossia un percorso di guide multimediali integranti la visita classica alla struttura museale con raccolte di documenti, testimonianze dirette e ricerche storico antropologiche sulla vita di miniera, le problematiche sociali, le lotte operaie e molto altro.

Il progetto museo wireless nasce da una precisa strategia di sviluppo che questa associazione sta perseguendo da quando si è presa carico della gestione del Museo delle Miniere di Mercurio del Monte Amiata. Era già da subito palese il fatto che l’esposizione museale per i locali a disposizione e le difficoltà a reperire fondi che potessero risolvere in maniera strutturale questo problema, non avrebbe potuto avere uno sviluppo in senso classico del museo, con un incremento delle sezioni espositive o del materiale raccolto in quanto già in origine c’erano e ci sono diverse difficoltà per esporre anche e solo i materiali a disposizione.

L’idea è stata quella di trovare il modo per rendere fruibile al pubblico tutta una serie di testimonianze scritte e orali, raccolte presso ex minatori e istituzioni locali le quali potessero descrivere nel miglior modo possibile la vita dei borghi minerari dell’Amiata; è stato così ideato il sistema di videoguide palmari di cui sarà dotato il museo a partire dai primi di dicembre. Esso sfrutta le nuove tecnologie per la comunicazione di rete che stanno avendo in questi tempi un deciso sviluppo e che si basano sulla trasmissione dati in onde radio.

In sostanza il museo è stato dotato di un sistema di ripetitori di segnale radio collegati con un pc funzionante da server che permette all’utente di accedere in tempo reale ad approfondimenti sulle tematiche incontrate durante la visita, il tutto tramite un terminale palmare interattivo che è in grado di accedere alla rete intranet del museo, comandata dal server, e di far vedere eventuali testimonianze dirette come le interviste fatte agli ex minatori, oppure ricerche effettuate e disponibili in documenti scritti oltre che foto e immagini e documenti originali; il tutto integrato con la possibilità di accesso rapido ad internet per approfondimenti personali sugli argomenti trattati.

Il sistema adottato può tranquillamente dirsi innovativo per quanto riguarda il panorama museale italiano in quanto solo il Museo del Cinema di Torino adotta un sistema basato sulla stessa tecnologia per streaming video; oltretutto rispetto ad esso il sistema studiato per il Museo delle Miniere del Monte Amiata presenta una semplificazione della navigazione legandola in automatico all’esposizione presente in una determinata sala, poiché viene sfruttata la capacità di triangolazione del segnale per sapere esattamente dove sia il visitatore nel museo e quindi fornirgli i contenuti giusti per quella sezione espositiva.

Il sistema è infine facilmente implementabile sia sotto il punto di vista infrastrutturale che per i contenuti culturali, in quanto la rete può essere ampliata senza notevoli investimenti ed i documenti aggiunti semplicemente immettendoli nel server.
Per quel che riguarda i contenuti multimediali il sistema sarà provvisto di circa tre ore e mezza di filmati originali con interviste agli ex minatori, molte delle quali realizzate proprio sui vecchi siti minerari, trattanti delle più svariate tematiche relative alla vita di miniera suddivise in clip da circa dieci quindici minuti.

Le tematiche affrontate sono: Il lavoro in miniera, con descrizione delle condizioni lavorative e l’organizzazione del lavoro stesso, le sensazioni ed il lavoro in galleria, la metallurgia del mercurio, gli attrezzi ed il loro uso, l’ambiente economico e sociale, le tecniche di realizzazione delle gallerie, gli infortuni e le malattie, le organizzazioni operaie, gli scioperi, gli ultimi anni di attività, la riconversione e la chiusura delle miniere; poi clip di approfondimento come la metallurgia amiatina nel medioevo, il racconto della vita di un minatore della miniera di carbone del Baccinello, con il resoconto del ritrovamento di un ominide fossile al suo interno, le schede sulle miniere di Abbadia San Salvatore, del Siele-Solforate, di Bagnore, Antee e Bandinella (Monte Labbro) e non meno interessanti, cenni sui giacimenti di cinabro della regione amiatina, clip sulle acque termali, la geotermia e l’acquifero amiatino.

Oltre questo è stata prevista una sezione specifica per rendere la visita interessante anche per i visitatori più giovani, mettendo a disposizione clip mirate per i primi anni della scuola dell’obbligo sul mercurio, il tutto per poter ottimizzare l’esposizione anche per un pubblico in prima età scolare, che spesso viene a farci visita. Riguardo ai testi scritti, sono liberamente consultabili tutti i documenti presenti al museo ed in archivio, uniti a documenti originali nati da ricerche antropologico-culturali.

Inoltre tramite i link inseriti nel percorso videoguidato è possibile accedere ad altri siti dove è possibile trovare approfondimenti alle tematiche trattate con collegamenti ad altri musei o banche dati ad essi relative. Insomma un efficace strumento di approfondimento che può essere tranquillamente definito essenziale per tutte quelle strutture che possono avere problemi espositivi e soprattutto in grado di raccogliere testimonianze orali che altrimenti sarebbero in pochi anni perdute per sempre.

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