Appuntamento a Massa Marittima: apre la nuova casa dell’arte sacra medievale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 marzo 2005 13:44
Appuntamento a Massa Marittima: apre la nuova casa dell’arte sacra medievale

Il 19 marzo alle ore 16 nell’antico Convento di San Pietro all’Orto verrà inaugurato il nuovo Museo di Arte Sacra di Massa Marittima, punto di arrivo di un progetto di valorizzazione del patrimonio storico-artistico della città portato avanti da alcuni anni dall’Amministrazione comunale in stretta collaborazione con la Soprintendenza per il Patrimonio storico-artistico e entoantropologico di Siena e Grosseto e con la Fondazione Monte dei Paschi di Siena.
Alla cerimonia di inaugurazione prenderanno parte il Vescovo di Massa Marittima e Piombino Mons.

Giovanni Santucci, il Sindaco di Massa Marittima Lidia Bai, il Presidente della Provincia di Grosseto Lio Scheggi, il Soprintendente per il patrimonio storico –artistico ed etnoantropologico di Siena e Grosseto Lucia Fornari Schianchi, Luca Bonechi in rappresentanza della Fondazione Monte dei Paschi di Siena, il curatore scientifico del museo Alessandro Bagnoli della Soprintendenza. A condurre la cerimonia di presentazione del nuovo museo sarà il giornalista televisivo Marco Hagge. Hagge è giornalista della TGR Toscana della RAI e curatore di “Bellitalia”, marchio "storico" di RAI 3, che ogni sabato propone interessanti viaggi alla scoperta delle opere d’arte, dei monumenti, delle tradizioni, dei paesaggi storici e delle curiosità che fanno dell’Italia un vero e proprio "paese delle meraviglie".


Il Convento di San Pietro all’Orto sarà, dunque, la nuova casa di tanti importanti capolavori d’arte prodotti a Massa Marittima o per Massa Marittima, per le sue chiese e gli edifici sacri, nel periodo di massimo splendore della città, dal XI al XVI secolo, quando la ricchezza mineraria delle Colline Metallifere permise di attivare diversi cantieri tra le sue mura e di chiamare a lavorarvi artisti di grande fama come Giovanni Pisano, Andrea Pisano, Ambrogio Lorenzetti, Stefano di Giovanni detto il Sassetta, Sano di Pietro, Giroldo da Como, Pietro Lorenzetti, l’allievo di Donatello Urbano da Cortona, Zaccaria Zacchi, Domenico di Niccolò dei Cori.


Per la splendida tavola della Maestà di Ambrogio Lorenzetti, in particolare, si tratta di un vero e proprio ritorno a casa se, come ritengono gli storici dell’arte, fu dipinta proprio per la chiesa del complesso di San Pietro all’Orto, nei cui magazzini tra l’altro fu rinvenuta casualmente nel 1866.
Accanto ad un nucleo importante di opere di proprietà del Comune di Massa Marittima nel Museo sono esposte opere concesse in deposito dalla Soprintendenza di Siena e Grosseto ed altre concesse in prestito da alcune Parrocchie di Massa Marittima, grazie ad un importante rapporto di collaborazione instauratosi tra Comune e Diocesi di Massa Marittima – Piombino e le stesse Parrocchie.


Il progetto scientifico del Museo, curato dal dott. Alessandro Bagnoli, storico dell’arte della Soprintendenza, ricostruisce attraverso l’esposizione di tanti preziosi capolavori alcuni dei momenti salienti della storia religiosa e civile dell’insediamento urbano medievale di Massa Marittima dal XI al XVI secolo. La Fondazione Monte dei Paschi di Siena ha finanziato il restauro degli ambienti e l’allestimento museale al quale ha contribuito anche Leader Plus.

Il nuovo Museo, dove si trova
L’antico Convento di San Pietro all’Orto si trova a Massa Marittima in Provincia di Grosseto e precisamente in Cittanuova, la parte alta del centro storico della città.

L’edificio fa parte di un complesso architettonico medievale di grande valore nel quale sono inseriti pure l’ex chiesa di San Pietro all’Orto, il chiostro di Sant’Agostino e l’omonima chiesa trecentesca.

Con l’inaugurazione del nuovo Museo di Arte Sacra il complesso architettonico di San Pietro all’Orto si completa nella sua funzione di polo museale principale di Massa Marittima. Oltre al nuovo museo si trovano in questo luogo la collezione di arte contemporanea donata al Comune da Angiolino Martini ed il Museo degli Organi Meccanici Antichi della Fondazione Santa Cecilia.

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