La collana "I Quaderni del Mangiar sano" curata da Sergio Gatteschi dal 26 novembre in libreria

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 novembre 2004 11:38
La collana

Buono come il pane torna richiestissimo, dopo la prima tiratura di 7.000 copie subito esaurite, con un grande regalo per i lettori: la nascita della collana I Quaderni del mangiar sano (formato 11,8X15,8, pagine 64, confezione: carta greggia spiralata, prezzo 5,50 euro) .
Si tratta di piccole guide per la cucina quotidiana , dedicate ad un particolare alimento, nel rispetto di un ricettario tradizionale italiano, all'insegna della genuinità e del minor spreco di danaro.
Ideatore e curatore della collana è Sergio Gatteschi fiorentino, attivo nei movimenti ecologisti e autore di saggi e studi sul risparmio energetico, sull'alimentazione, sulla riduzione dei rifiuti.
Affermati studiosi e ricercatori del settore in alcuni casi, appassionati ed espertissimi cultori della buona tavola in altri, tracciano la migliore performance dell'ingrediente prescelto in sessantaquattro pagine di ricette imperdibili, tra cui alcune inedite e altre già note ma riproposte nella versione regionale o storica più accreditata, con occhio attento alla genuinità e ai tempi stretti del nostro vivere attuale.
"Liscio come l'olio"e "Mai dire mais" di Gian Marco Mazzanti"
"Presi in castagna" di Orietta Mendella e Claudio Rosati, mentre per gennaio è prevista l'uscita di "Ci casca a fagiolo" di Gian Marco Mazzanti e di "I toscani in una tavola" di Giancarlo Frisella e Mauro Bruni.

Liscio come l'olio.

50 ricette con l'olio extra vergine di oliva
Ricostruire una serie di piatti, dall'antipasto al dolce, che abbiano come protagonista assoluto l'olio d'oliva (ovviamente extravergine): impresa non facile, ma che è riuscita a Gian Marco Mazzanti grazie ad una passione conclamata per l'olio e ad una certosina pazienza nel raccogliere ricette. È un libro italiano: dal Piemonte alla Sicilia, passando per la Liguria e la Toscana, l'olio di volta in volta si sposa agli ingredienti più vari (talvolta anche mescolato con il burro) per condirli, friggerli, conservarli, secondo la ricchezza della tradizione della nostra penisola.
Non mancano cenni storici, approfondimenti organolettici, note di colore: ma soprattutto, grazie all'olio di qualità, sapientemente usato, non manca il sapore che arricchisce in modo così brillante la nostra tavola.

Per chi ha problemi dietetici, basta usarne poco: seguite i consigli di Mazzanti e approvvigionatevi largamente di erbe aromatiche, non avvertirete nessun sacrificio ed avrete piatti appaganti.

Mai dire mais. 50 ricette con la farina gialla
Appena si nomina la farina gialla, ci viene subito a mente un cibo conosciuto da tutti come un alimento dei poveri: la polenta. Interpretato oggi come simbolo della convivialità, il più popolare piatto della nostra tradizione culinaria, ancor oggi richiama le buone cose genuine di una volta, pur avendo alle spalle una storia millenaria.

Le polente, e per "polente" si è sempre inteso qualsiasi vegetale, in particolare i legumi, cotti in poltiglia (dal latino "pultis", poltiglia), hanno origini antichissime, probabilmente ricollegabili ai tempi in cui ci si cibava con le mani; basti pensare che, ancor oggi, in quasi tutte le culture gastronomiche, si trova una polenta che ha origini remotissime o, per lo meno, che ha dato spunto ad altre più moderne preparazioni culinarie (farinate, semolini, ecc). Le ricette presenti in questo libro, provengono da tutte le regioni del nostro Paese; si tratta spesso di vecchie ricette, ma anche di nuove interpretazioni o di preparazioni comunque più confacenti al modo di vivere e di cucinare dei nostri tempi.

L'autore
Gian Marco Mazzanti è nato e vive a Firenze.

Sposato, con due figli, da oltre venticinque anni lavora nel settore abbigliamento ma da sempre coltiva (non per hobby... ma per passione!!) l'arte della cucina e di tutto quello che vi ruota attorno, a cominciare dalla riscoperta dei prodotti tipici e dalla rivalutazione delle ricette cosiddette povere. Questa sua passione, insieme ad un particolare attaccamento al territorio toscano, lo ha già visto autore, anche se solo per beneficienza, di alcuni libri di ricette, anzi, come lui ama definire, di....

«storia delle ricette».
Presi in castagna. 50 ricette per gustare al meglio il "pane dei poveri.

Mai si è parlato così tanto di un cibo povero. Alimento per sfamare, piatto ossessivo, mangiare per gente che si doveva abituare alle asprezze della natura, la castagna è oggi oggetto di un discorso sorprendente. Alla castagna sono dedicati saggi, articoli, libri, mostre e musei. Un'attenzione ammirevole per un cibo che forse non ha mai sollecitato un pari entusiasmo in chi ogni giorno lo doveva mangiare.

La castagna evoca quindi un mondo di nostalgia, che segnala forse un disagio per il presente. Ma c'è sicuramente altro. Presa in una strada d'inverno da un sacchetto di carta, con i segni del fuoco, calda nella mano ha qualcosa che la fa buona da pensare e buona da mangiare. Buone da pensare e buone da mangiare sono anche queste castagne messe in ricetta da Orietta Mendella che pratica la santità di una cucina rispettosa, per quanto possibile, dei tempi e della chimica della natura. Saranno ancor più gustose se mangiate, non con un improbabile sapore nostalgico, ma davvero come pane e companatico.
Gli autori
Nata a San Marcello Pistoiese, Orietta Mendella è tornata alla terra dopo cinquant'anni di vita "cittadina" e dopo aver cresciuto cinque figli.
Impegnata in politica e nel sociale divide il proprio tempo tra figli, nipoti, la campagna dove vive e lavora e le tradizioni culinarie di cui è depositaria.
Pistoiese, storico e ricercatore, Claudio Rosati si occupa di storia delle tradizioni popolari e di musei etnoantropologici.

Ha progettato il Museo della Gente dell'Appennino Pistoiese. È curatore, per "La libreria dell'Orso", della collana "Saperi e sapori".

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