Firmato il contratto per la prima linea della tramvia Firenze-Scandicci. Entro quattro mesi il progetto esecutivo e poi inizieranno i lavori

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 giugno 2003 19:08
Firmato il contratto per la prima linea della tramvia Firenze-Scandicci. Entro quattro mesi il progetto esecutivo e poi inizieranno i lavori

"Questa firma mette la parola fine alle tormentate vicende che hanno caratterizzato la realizzazione della prima linea tramviaria fiorentina. La firma di oggi è un atto definitivo, adesso il prossimo passo è l'avvio del cantiere". L'assessore alle grandi infrastrutture Gianni Biagi ha commentato così la sigla del contratto per la costruzione della prima linea Firenze Santa Maria Novella-Scandicci della tramvia fiorentina avvenuta oggi a Palazzo Vecchio tra il presidente dell'Ataf Aldo Frangioni e Guglielmo Manna, procuratore del Consorzio Cooperative Costruzioni (CCC) capogruppo del pool di imprese vincitrici dell'appalto (Ansaldo Trasporti, DI.COS, Consorzio Toscano Costruzioni, CIET, Ansaldo-Breda).

Era presente anche il sindaco di Scandicci Giovanni Doddoli. "L'Amministrazione comunale sta lavorando perché la prima linea sia inserita in una rete da realizzare in tutta la città. Una rete necessaria per rendere il sistema tramviario più funzionale ed economicamente gestibile - ha aggiunto l'assessore Biagi -. Per questo ci apprestiamo a inviare al ministero delle Infrastrutture la richiesta per i finanziamenti del secondo lotto della terza linea". Ovvero centro-Campo di Marte-Rovezzano con diramazione in viale Europa.

L'assessore Biagi ha ricordato che nel recente accordo tra Governo e Regione Toscana per le infrastrutture, nel capitolo dedicato al sistema urbano e metropolitano di Firenze, è previsto uno stanziamento statale di 177.873.000 di euro. "Presto invieremo una lettera al ministero - ha precisato l'assessore Biagi - con cui chiediamo l'attivazione di questo finanziamento". Tornando alla prima linea, si tratta di 7 chilometri e 600 metri, dal terminal di piazza Santa Maria Novella al terminal di Villa Costanza a Scandicci.

Le fermate saranno 13 per ciascuna direzione di marcia più i due terminal. I convogli saranno 17 di cui due di scorta, viaggeranno con una frequenza di 3 minuti e 10 secondi e potranno trasportare fino a 5mila passeggeri all'ora. Le principali opere civili sono il sottopasso di viale Fratelli Rosselli in piazza Vittorio Veneto (già realizzato), il nuovo ponte sull'Arno, il sottopasso di piazza Paolo Uccello, il viadotto Talenti-Foggini, l'allargamento del ponte sul fiume Greve e il viadotto tramviario di raccordo, il viadotto di piazza della Resistenza e il deposito dei convogli nel territorio di Scandicci.

In prossimità del terminal di Villa Costanza è prevista una tratta di raccordo per il collegamento della linea tramviaria al deposito. Nell'area saranno realizzati cinque edifici: una palazzina destinata alla portineria e alla sottostazione elettrica, una palazzina direzionale, l'officina manutenzione dei materiali rotabili e quella degli impianti fissi con gli annessi locali tecnici, il rimessaggio dei materiali rotabili e la stazione di servizi. Per quanto riguarda l'aspetto finanziario, l'investimento complessivo ammonta a oltre 169.448.200 euro di cui 73.812.020 stanziati dal Ministero dei Trasporti, 33.053.241 euro provenienti dalla Tav nel quadro dell'accordo per il nodo fiorentino dell'Alta velocità e il resto (quasi 62.582.960 euro) messo a disposizione dalle amministrazioni comunali di Firenze e Scandicci.

Il contratto siglato oggi riguarda il secondo stralcio di interventi per un importo complessivo di 144.205.550 euro. Il primo stralcio riguardava alcune opere civili come il sottopasso di piazzale Vittorio Veneto, l'allargamento del ponte sulla Greve e la preparazione del deposito di Scandicci per un investimento di oltre 16 milioni di euro. I restanti 8.851.226 euro sono destinati alle opere accessorie. Una parola sui tempi. A partire da oggi l'impresa ha quattro mesi per definire il progetto esecutivo e poi scatteranno i lavori.

Dalla firma del contratto scattano anche i 1.000 giorni previsti per la realizzazione dell'opera.

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