Politiche sociali: a Firenze convegno sul Diritto di cittadinanza

Redazione Nove da Firenze
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27 giugno 2002 08:13
Politiche sociali: a Firenze convegno sul Diritto di cittadinanza

FIRENZE- A poche ore dall’approvazione in Giunta, avvenuta martedì scorso, il Piano Sociale Integrato Regionale (PISR) 2002-2004 sarà illustrato da Angelo Passaleva in apertura di un convegno internazionale sui “diritti di cittadinanza sociale”. L’incontro si svolge al Palaffari di Firenze, a partire dalle 9,30, oggi e domani. Si parlerà di diritti sociali in rapporto alle prospettive europea, nazionale e regionale. Nei due pomeriggi si svolgeranno altrettante tavole rotonde: la prima metterà a confronto amministratori e parti sociali sui diritti di cittadinanza sociale mentre la seconda farà discutere quattro assessori regionali sul sistema del welfare dopo la riforma federalista della Costituzione (due per il centro destra – Veneto e Piemonte - e due per il centro sinistra – Toscana ed Emilia Romagna).

Si parlerà anche dei disabili, delle diversità culturali, della comunicazione sociale, della scuola. Fra i relatori saranno presenti docenti universitari italiani, francesi e tedeschi. “Un appuntamento importante – segnala Angelo Passaleva – per approfondire e ripensare in una dimensione non solo regionale ma anche nazionale ed europea gli strumenti per una cittadinanza attiva e consapevole”. Con il nuovo PISR, passato adesso all’esame del Consiglio Regionale per il varo definitivo entro il prossimo luglio, “la Regione Toscana – spiega Passaleva – intende lanciare una sfida basata su alcuni punti irrinunciabili: il carattere di universalità delle prestazioni, lo sviluppo della prevenzione, il sostegno all’autonomia personale dei soggetti in difficoltà, il sostegno alle politiche di lotta contro le povertà, la valorizzazione delle politiche familiari, il sostegno ai processi di formazione delle famiglie e alla natalità, l’affermazione dei diritti dei minori.

Dalla Toscana parte dunque un forte invito a rilanciare le ragioni della solidarietà e della cittadinanza attiva”.

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