Presto operativa la nuova disciplina di autorizzazioni per l'esercizio di attività sanitarie

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
27 luglio 1999 20:06
Presto operativa la nuova disciplina di autorizzazioni per l'esercizio di attività sanitarie

E potra' cosi' essere avviata la fase di accreditamento delle strutture. Il consiglio regionale, dopo aver varato nel febbraio scorso la nuova legge in materia, ha approvato la prevista deliberazione sui requisiti strutturali, tecnologici ed organizzativi delle strutture pubbliche e private.
I requisiti sono articolati su quattro livelli. Il primo livello interessa tutti i soggetti e definisce le caratteristiche dell' attivita', dell' organizzazione, delle risorse umane, strutturali e tecnologiche.

Il secondo livello specifica i requisiti relativi alle strutture ambulatoriali, sia specialistiche o diagnostiche (radiologia, cardiologia, endoscopia, dialisi, riabilitazione, chirurgia, radioterapia, medicina nucleare, medicina ad indirizzo estetico), sia relativi alle prestazioni di base (centri di salute mentale, consultori familiari, centri per il trattamento dei tossicodipendenti). Al terzo livello troviamo i requisiti per le strutture di ricovero a ciclo continuo e diurno in fase acuta (pronto soccorso ospedaliero, terapia intensiva, area di degenza, day hospital, day surgery, punto nascita e blocco parto, reparti operativi, anatomia patologica), con tutti i servizi ad essi legati (farmaci e materiale sanitario, sterlizzazione, disinfezione, cucina e dispensa, lavanderia, mortuario).

Infine, al quarto livello, vengono individuati i requisiti per le strutture a ciclo continuo e diurno in fase di post-acuta (presidi di riabilitazione e di tutela della salute mentale, centro diurno e day hospital psichiatrco, strutture residenziali psichiatriche e di riabilitazione, centri educativo assistenziali per tossicodipendenti.
Qualche mese fa, il consiglio ha deciso di abrogare la precedente normativa e di introdurre una disciplina unitaria ed omogenea su tutto il territorio regionale.
L'Assessore per il diritto alla salute Claudio Martini ha sottolineato: "Il dibattito sul servizio sanitario rimane aperto ma la Regione Toscana, unica in Italia, chiude la legislatura con un accordo di medio periodo, tre anni, con gli istituti privati per superare il meccanismo dei tetti.

Non e' stata una promessa vaga. E' una realtà".

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