Lo scorso inverno rimbombava un tam tam millenarista che ha rischiato di mettere sul lastrico interi settori economici. Da qualche settimana la primavera ha semplicemente cancellato dall'attenzione generale un piccolo organismo vivente che tornerà ad assillare i media globali dal prossimo autunno. Quantità contro qualità dell'informazione scientifica, frammentazione contro sintesi, marketing contro fatti, meccanismi di controllo e bufale. Questi in sostanza i temi di Aviaria: influenza dei polli?, il manuale scritto da Tom Jefferson, David Frati ed Emanuela Grasso, content editor del portale salute.yahoo.it, per le edizioni Pensiero Scientifico.
Il sistematico approccio analitico degli autori alla pandemia prende l'avvio dalle origini delle malattie dei polli e degli altri volatili, passando per la diffusione della Spagnola nel 1918, sino a giungere al virus H5N1.
Il mito della pestilenza aviaria viene sfatato descrivendo le semplici contromisure mediche (come l'uso della quarantena in un'emergenza sanitaria) trasformate invece in falsi allarmi conditi da "sentito dire" dalla contemporanea comunicazione del terrore.
L'influenza aviaria è solo l'ultima di una serie di "piaghe dell'umanità" destinate a tenere temporeanemente banco su giornali, Internet, radio e TV. Sì, è vero, qualche centinaio di persone sono decedute degli ultimi anni, ma non c'è dubbio che per l'Aviaria si possa serenamente parlare di fenomeni di panico autolesionsita e, in parte, interessato, incentrato su un miscuglio di notizie spesso infondate.
Il volume curato da salute.yahoo.it sviluppa una divulgativa panoramica sull'argomento, dando, attraverso le risposte alle domande più comuni, un elenco di istruzioni per l'uso e di misure di protezione, dal virus e dalle dicerie. "Gli interventi di sanità pubblica hanno circoscritto e poi arrestato il cammino della SARS -concludono gli autori- La pandemia, se mai ci sarà, deve essere affrontata con misure a metà fra la sanità e l'ordine pubblico. I farmaci antivirali, come il vaccino, possono essere considerati un elemento aggiuntivo".
Tutto il resto è pura illazione.
Nicola Novelli