Mobilitazioni nelle sedi delle Province: le occupazioni continuano sino a domani

Sen. Petraglia (SEL): "Governo abbandoni approssimazione e superficialità e affronti in maniera seria la questione". Presidio degli Insegnanti a Firenze. Stipendi non garantiti ai supplenti temporanei. Enoteca Italiana: La Regione stanzia un milione di euro

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 dicembre 2014 19:26
Mobilitazioni nelle sedi delle Province: le occupazioni continuano sino a domani

Firenze, 18.12.2014- Da questa mattina i lavoratori e le lavoratrici delle Province di Firenze, Pistoia, Massa, Lucca, Siena, Pisa e Livorno sono in assemblea permanente con presidi, sit-in e occupazioni simboliche per dire no ai tagli previsti nella Legge di stabilità in discussione in queste ore e per dire no ai licenziamenti dei dipendenti pubblici e privati. Domani, venerdì 19 dicembre, giornata di mobilitazione nazionale di tutte le Province d’Italia indetta da Cgil, Cisl e Uil di categoria, sarà la volta anche di Grosseto, Arezzo e Prato."Noi siamo per chiamare le cose con il loro vero nome - affermano Paolo Becattini per la UILFPL e Aldo Borgheresi della RSU della Provincia - non si tratta di una riforma ma di una liquidazione dei servizi e dei dipendenti pubblici.

Dal primo gennaio 2015, infatti, stando a quanto previsto nella Finanziaria in approvazione al Senato, solo per la Provincia di Firenze potrebbe trattarsi di 250 lavoratori che rischiano la mobilità ed il licenziamento poiché in esubero". La protesta sarà estesa nella giornata di domani 19 dicembre a tutto il territorio italiano con occupazioni in tutte le Province.

"Dopo aver sbandierato per mesi gli inesistenti risultati della Legge Delrio, questa notte la maggioranza ha fatto approvare un emendamento vago che non risolve nessuna delle questioni poste dagli amministratori, arrivati al punto di auspicare il commissariamento piuttosto che dover rispondere delle conseguenze della superficialità e dell'approssimazione del Governo. Siamo di fronte al rischio concreto di vedere sparire funzioni e servizi essenziali per i cittadini, mentre la maggioranza si rifiuta di affrontare in maniera seria la situazione critica che essa stessa ha generato". "In mezzo a tanta incertezza - prosegue Petraglia - l'unica certezza sono i tagli che scaricheranno sulle Regioni l'onere di mandare a casa migliaia di lavoratori e di ridurre in maniera drastica il livello dei servizi.

Non sappiamo, poi, che fine faranno competenze fondamentali in capo alle vecchie province, come quelle in materia di lavoro, tema non secondario in questo momento e che dovrebbe essere il primo pensiero per il Governo del Jobs Act. Nè sono chiare, a due settimane dall'entrata a regime dei nuovi enti, quali saranno le funzioni dei nuovi enti, nè cosa accadrà ai lavoratori". "Alle migliaia di dipendenti a tempo indeterminato - dice ancora la senatrice - per i quali si apre la possibilità di essere allocati in altre amministrazioni senza che sia dato di conoscerne tempi e modalità, si aggiungono migliaia di precari per i quali non sono previste garanzie.

Qui stanno le responsabilità più grandi della politica, che dopo aver abusato per anni della precarietà si appresta oggi a far finta che non sia mai esistita. Eppure il presidente Renzi dovrebbe aver ben presente il tema, visto che quando guidava la Provincia di Firenze non ha fatto nulla per affrontare la questione e, anzi, non ha fatto mancare il suo contributo per accrescere l'esercito dei precari". "Chiediamo al Governo di affrontare la situazione in maniera costruttiva e con serietà - conclude Petraglia - Si avvii subito un censimento delle risorse a disposizione delle Province e si proceda al riordino delle competenze: non è con la fretta e l'approssimazione mostrata in questi giorni che si risolvono problemi complessi".

Anche gli insegnanti della Rete delle Scuole Fiorentine hanno tenuto oggi un Presidio davanti alla Prefettura e consegnato al Prefetto stesso un documento con migliaia di firme, oltre alle delibere di decine e decine di Consigli di Istituto di Scuole fiorentine, contro il progetto di Riforma Scolastica Renzi-Giannini. "Il Governo aveva promesso ascolto e partecipazione-dichiara il Consigliere di Sinistra Ecologia e Libertà Mauro Romanelli ma si tratta come al solito una balla: procede invece senza dialogo, su un'impostazione ideologica, autoreferenziale, che sta incontrando opposizione e dissenso quasi unanime tra studenti, insegnanti, genitori.

E' mai possibile pensare di riformare la Scuola senza il consenso di chi ci lavora e di chi la vive ogni giorno, anzi di farlo contro di loro?". "Non parliamo poi dell'assoluta mancanza di investimenti e risorse previste nella Legge di Stabilità, o Finanziaria che si voglia chiamare. Questo Governo parla e promette, ma alla prova dei fatti tratta l'Istruzione, la Ricerca, l'Università, la Cultura, non come priorità, o capitoli su cui investire, ma come zavorre casomai da tagliare". "In Consiglio Regionale abbiamo recentemente approvato una mozione, all'unanimità, che chiede al Governo di dare corso alla sentenza della Corte di Giustizia Europea sui diritti degli insegnanti precari.

Ha intenzione il Governo di dare una minima risposta, stanziando risorse economiche, a quanto richiesto unanimemente dal Parlamento Regionale della sua Regione, o ritiene che questa forte richiesta non sia neppure degna di ascolto?". "Attendiamo queste risposte ma non le attenderemo in silenzio. Ci faremo sentire in Consiglio Regionale e durante il dibattito per l'approvazione della Finanziaria Regionale, che si terrà i primi due giorni della prossima settimana, saremo chiari nel denunciare il disimpegno del Governo Nazionale e come l'Assemblea Toscana sia stata presa in giro dall'esecutivo Renzi" - conclude Romanelli.In questi giorni gli insegnati supplenti temporanei (quelli che sostituiscono gli insegnanti in malattia, in maternità o comunque assenti per brevi periodi), non vedranno garantito il tempestivo pagamento dei loro stipendi di novembre e dicembre, alcuni addirittura di settembre e ottobre.

“L'allarme lo stanno lanciando le scuole stesse, oltre che ai precari direttamente interessati - ha detto Alessandro Rapezzi, segretario generale Flc Cgil Toscana oggi in conferenza stampa presso la sede di Cgil Toscana in via Pier Capponi 7 a Firenze -: tale situazione complessa la si evince dalle circolari stesse del Ministero. La situazione riguarda in Toscana tra i 400 e i 500 precari che avranno quantomeno buste paga 'leggere' per le prestazioni di novembre; sicuramente dicembre lo riceveranno dal gennaio 2015, mentre qualcuno aspetta il saldo di settembre e ottobre 2014.

Tutte le scuole hanno qualche caso, chi più chi meno essendo legato a fatti casuali, principalmente malattia e gravidanza”. Magari questi lavoratori saranno pagati a sorteggio, come già accaduto? A rate? In maniera proporzionale ai giorni lavorati? Ma come mai c'è questa situazione? I motivi sono da ricercare nella tortuosità delle modalità di pagamento e di erogazione dei fondi alle scuole, tutte situazioni conosciute dall'Amministrazione che però puntualmente si ripetono. “Risulta singolare - ha proseguito Rapezzi - anche l'invito fatto al personale delle segreterie a lavorare sul sistema online fino alle 22 di sera: da una parte si rappresentano i dipendenti pubblici come dei privilegiati e dei furboni, dall'altra li si immagina a lavorare nelle scuole o a casa fino a notte; è da tempo che diciamo che è già così, ecco perché vogliamo il rinnovo del contratto nazionale, per adeguare le norme alle nuove modalità di lavoro che il personale usa già per garantire la funzionalità delle scuole”. In totale si sta parlando di 400/500 precari che si vanno ad aggiungere ai 5.000 che hanno incarichi annuali: “Come si può garantire un servizio di qualità in queste condizioni? Come possiamo avere personale motivato? Ricordiamo che l'organico complessivo della Toscana si aggira intorno alle 50.000 unità: la stabilizzazione di quei posti non è più rinviabile, lo dice la sentenza della Corte di Giustizia , lo proclama il Governo, lo dice il buon senso e la logica”, ha spiegato Rapezzi. Per la Flc Cgil, devono essere superate le differenze di diritti e retribuzione tra personale stabile, precario annuale e precario temporaneo: esistono ancora differenze di trattamento sulla malattia e su una parte della retribuzione, che in parte sono state affrontate nell'ultimo contratto nazionale del 2006, ma che se non si riaprirà la contrattazione non potremo rinnovare.

Approfondimenti

«L’Enoteca Italiana, per il suo importante e tangibile ruolo nella promozione, diffusione e conoscenza a livello mondiale dell’eccellenza vitivinicola senese e per la sua capacità occupazionale merita di avere un’opportunità di rilancio anche attraverso un contributo pubblico. Saluto quindi positivamente lo stanziamento di un milione di euro deciso oggi a seguito dell'iniziativa del consigliere Spinelli, da me sostenuta, e condivisa dai componenti della Commissione Agricoltura. Ma ciò purché si volti veramente pagina rispetto alla gestione passata.

La disponibilità data dalla Regione potrà concretizzarsi solo di fronte a un progetto di rilancio credibile che veda Enoteca Italiana operare con logiche di mercato, con l’impegno anche degli enti proprietari e senza l’influenza della politica. Un’opportunità che la Regione offre per aiutare una realtà che svolge una funzione positiva per il territorio e per tutelare i molti dipendenti che vi lavorano e che senza un nuovo piano di rilancio rischierebbero di perdere la loro occupazione». Così Claudio Marignani, vicepresidente della commissione regionale Agricoltura in merito allo stanziamento di un milione di euro a sostegno di un possibile progetto di rilancio dell’Enoteca Italiana deciso oggi a seguito dell’approvazione di un emendamento alla Legge Finanziaria.

Oggi si sono chiuse le urne per la rielezione della RSU alla Confesercenti Firenze. La Filcams CGIL Firenze, esprime soddisfazione per la grande partecipazione al voto dei lavoratori, infatti hanno votato 114 su 162 dipendenti. oltre il 70% degli aventi diritto. Un voto che indubbiamente rafforza e conferma le scelte recentemente assunte dai delegati insieme alla Filcams CGIL di Firenze. Fondamentale che per rafforzare ulteriormente la futura RSU i lavoratori hanno scelto di presentare tutti i propri candidati sotto la lista Filcams CGIL che ovviamente ottiene tutti e 5 i seggi.

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